Giulia Penna: un vulcano di energia allo stato puro

Giulia Penna: un vulcano di energia allo stato puro
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Tra musica, canto, studio di registrazione, video e una vita vissuta sempre al massimo.

Se dovessi scegliere degli aggettivi per descrivere Giulia Penna credo che avrebbero tutti a che fare con la positività e la determinazione di una forte personalità. Sì, perché Giulia è una ragazza con le idee ben chiare in testa, che coltiva e porta avanti con entusiasmo i suoi sogni sin da quando era piccola.

Ama mettersi in gioco e lo fa spaziando in diversi campi, dalla musica al cinema, dal ballo al canto e il suo percorso artistico ne è la dimostrazione. Il 2019 è stato un anno importante per lei e per i suoi due singoli Shake e Zero favole e pare che questo nuovo anno appena iniziato non sia da meno perché il 10 gennaio è uscito un nuovo singolo Caramelle Mou con il quale emergono tante altre sue sfaccettature e stati d’animo.

La bellezza di Giulia risiede nella sua naturalezza, nella sua ironia e auto-ironia e nel modo in cui sceglie di mostrarsi ogni giorno per quella che è, senza cercare di costruire un personaggio ma difendendo e portando avanti i valori della sua persona. Senza filtri.

Ha scelto la sua strada e tra ostacoli e temporali, tra sacrifici e soddisfazioni è sempre pronta ad affrontare tutto con un sorriso.
In questa intervista ci ha raccontato qualcosa in più del suo mondo…

Giulia tra musica, canto, studio di registrazione, video e una vita vissuta sempre al massimo. Qual è la tua forza e quant’è importante trovare la propria strada e lottare per i propri sogni a vent’anni?

La mia forza è la mia famiglia sia online che offline, la mia forza sono gli obiettivi raggiunti dopo diversi sacrifici, la mia forza sono io che mi guardo al mattino allo specchio e sono felice della donna che sto diventando. Lottare per i propri sogni non è importante è necessario, questo è il motore della vita.

Dai un’immagine di te molto “colorata” e ricca di sfumature tutte positive, il colore che risalta è il viola, non solo per i tuoi capelli ma perché hai dichiarato essere il tuo colore preferito. Stando al significato dei colori, chi predilige il viola oltre ad amare l’arte in tutte le sue forme e le sensazioni forti, trova difficoltoso controllare il suo livello emozionale e spesso sente la necessità di difendersi, ma sa anche accantonare la troppa razionalità per lasciarsi andare. Ti rispecchi in questo?

Dopo questa spiegazione del viola confermo a gran voce che è assolutamente il mio colore. Sai una grande cantante dice :”Siamo così dolcemente complicate, sempre più emozionate,delicate”. Ecco io sono tante cose, sono tante sfumature di Viola, tendo a puntare sempre per le tonalità più accese, ho paura del nero, capita di vederlo ma cerco sempre di contrastarlo con la voglia di sognare.

Quali sono le cose che non devono mai mancare nel mondo di Giulia e quali sono invece le cose che mancano?

Non deve mai mancare la musica e con musica intendo tutto, perché amore è musica, famiglia è musica, amicizia è musica. Cosa manca? Cerco di non farmi mancare nulla, se mi manca qualcosa esco e me la vado a prendere.

Con i tuoi testi sei reale ma anche virtuale e sei molto vicina al linguaggio tipico di oggi, focalizzato su tutte quelle parole con le quali ormai conviviamo come “spunte blu” “online” “storie di 24 ore” e con le quali rischiamo di perdere di vista il contatto fisico e reale tra persone e in qualche modo sono parole che hanno cambiato anche il modo di vivere i sentimenti. Secondo te quali sono gli aspetti positivi e negativi di questa “vita sul web”?

Non sono molto d’accordo su questo concetto di online, perché grazie alla nuova comunicazione, se così la possiamo definire, alcuni rapporti si sono creati, io ho una seconda famiglia sui social e gli voglio bene sul serio. Poi come dico sempre la mia vita offline c’è ed è necessario che resti offline, perché quando spengo tutto tocco la mia bellissima realtà.

“Caramelle Mou” è il tuo ultimo singolo e sembra che con questa canzone tu ti sia messa un po’ più a nudo sotto l’aspetto emotivo e ciò che arriva al pubblico è una versione romantica-sensibile e forte. Quanto c’è di te nei tuoi brani e com’è nata questa canzone?

Giulia molto spesso canta a Giulia. “Caramelle Mou” è nata senza regole scritte, ero in studio, ero malinconica combo ideale per prendere un foglio bianco e riempirlo con le mie emozioni. “Caramelle Mou” è una raccolta di consigli è come se fosse una posta del cuore poi sta a chi la ascolta capire se parlo ad un’amica o parlo a me stessa.

Il nuovo anno è iniziato da poco, quante e quali belle novità porterà per te e per il tuo pubblico?

Come dice il mio papà: “Questo è il tuo anno amore”
ed io non deludo mai il mio papà, questo è quello che spero.

Qual è la cosa che auguri a te stessa?

Mi auguro di essere sempre me stessa e di arrivare così come sono. Non recito una parte, non ho un copione quindi non saprei dirti cosa c’è scritto sull’ultima pagina del mio diario. Spero che quando la leggerò mi saprà emozionare. Ecco mi auguro di emozionarmi sempre.

A cura di
Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

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