#GentEmergente e quel fuoco che si chiama “musica”

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Donato Giove alias DONNI ha iniziato ad amare la musica sin da piccolo, percependola come una compagna, un’amica che assieme a lui percorreva i chilometri che lo separavano da casa sua, Bari, fino alla casa dei nonni in Sicilia. Grazie al padre ha imparato a conoscere i Pink Floyd, grazie alla chitarra dello zio si è affezionato a Battisti e De Andrè, ma il fuoco della passione per la musica si è acceso a 14 anni circa con “l’incontro” con Jim Morrison e i Doors.

Non trovando persone con cui condividere la passione per la musica, ed avendo nel cuore Dalla e Guccini, Donato decide di trasferirsi a Bologna dove finalmente ha conosciuto persone, musicisti, con le sue stesse passioni.

“Tornerete qui” è il titolo del secondo singolo di DONNI (il primo è “Bestie Libere” uscito a luglio) dove il tema del ritorno a casa si fa pressante durante la sua prima estate bolognese. In una Bologna svuotata a causa delle vacanze estive, che stride con le strade palpitanti di persone della Sicilia, DONNI prova nostalgia per la propria terra ma rimane dove ha scelto di essere per amore della musica.

Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare qualcosa di più.

Ci racconti l’idea dalla quale nasce il progetto? In sostanza qual’è il tuo rapporto con la musica e perché hai deciso di intraprendere questa carriera?

Ma questa è una storia che non si può decidere, non puoi alzarti una mattina e dire “da oggi sono un cantante” saresti da manicomio. È qualcosa che succede più che altro dal bisogno di doversi sfogare e il mio è quello di scrivere una canzone, forse anche solo perché ho una chitarra in camera. Perché non sto pari mai e ci metto dentro tutti i miei deliri per non impazzire. Questo progetto è una sfida, perché non ho un’etichetta importante che paga, che copre i costi e innumerevoli dosi di pubblicità, è tutto fatto per come vogliamo noi dalla Cactoos Production cioè Brian Belloni, Manuel Pili e Nico Bellisario. Ci stiamo mettendo tutto al costo di rimetterci la pelle, per arrivare, perché arriviamo, arrivo ma per lo meno come dico io.

Che tipo di musica ascolti? E quanto la musica che ascolti influenza la tua musica?

C’è qualcuno che mi ha detto che ascolto sempre roba piena di malessere, che non è mai rilassante, ma perché ho bisogno di energia dalla musica, anche dalla canzone più delicata ed è chiaro che mi influenza continuamente, perché riesco ad ascoltare una canzone per una settimana per 6/7 volte al giorno. Me ne impadronisco. L’ultima è stata “Boom di Friedberg”. Fantastica.

Quanto è difficile portare avanti questo progetto indipendente? Cosa ti auguri per il futuro?

È durissima, da solo non potrei mai, siamo una squadra, un team ed ognuno con il suo ruolo, idee, sogni e fatti da realizzare! Ci diamo da fare! Al futuro non ho guardato mai, non è che mi sia mai interessato in generale, non ci trovo il senso, di sicuro ci sarà pieno di nuove canzoni.

C’è in programma un EP oppure un LP?

Sono concentrato sui singoli per ora. Spotify ha cambiato tutto. Le persone vogliono costantemente qualcosa di nuovo da ascoltare e pubblicheremo un singolo nuovo ogni mese o giù di li. Arrivati a maggio ci sarà abbastanza materiale da riempire certamente un LP.  

a cura di

Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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