#GentEmergente e il cantautorato elettronico, ecco chi sono i Diurno

#GentEmergente e il cantautorato elettronico, ecco chi sono i Diurno
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#GentEmergente non si ferma mai e oggi viaggia alla scoperta di un interessantissimo duo electro-pop: loro sono i Diurno e vengono da Genova. Lo scorso giugno è uscito il loro singolo intitolato “Campiglia Marittima” con il quale ci hanno dato un assaggio di quello che sarà l’EP – prossimamente su questi umili schermi – e per il quale hanno lanciato una campagna crowdfunding.

Qui si legge:

Diurno fa dell’elettronica e della musica indipendente internazionale i propri capisaldi e un incontro di anime. Una ricerca sonora dove synth atmosferici, beat cavernosi e narrativa vogliono creare un racconto in movimento.
Diurno è un duo proveniente da Genova, con alle spalle diversi anni di progetti dream pop e ambient, adesso maturati in una nuova idea di canzone che si sofferma maggiormente sui ritmi, i suoni eterei e le ambientazioni esotiche.
Il primo EP di Diurno vuole essere un lavoro dove elettronica e pop d’autore si fondono, seguendo il percorso di molti altri artisti della scena indipendente italiana contemporanea, su tutti Cosmo e Colapesce.
Con la pubblicazione dei 5 brani in primavera, il duo vuole portare in giro per i locali italiani uno spettacolo a metà tra il concerto e il djset da club.
Supportateli e ne saranno felici.

Campiglia Marittima è una canzone che ben si colloca all’interno del cantautorato italiano moderno ma che, allo stesso tempo, strizza l’occhio a sonorità decisamente british e anni ’80. Un connubio fresco e funzionale capace di raccogliere apprezzamenti da pubblici differenti.
Ma…questo inizio un po’ alla Stranger Things?
Ci piace!

Diurno – Campiglia Marittima

Scopriamo qualcosa in più nell’intervista

Ciao Diurno! Presentatevi. Raccontateci un po’ chi siete, da quanto tempo suonate, come vi siete avvicinati alla musica…
“Ciao Giovanna! Diciamo che gli inizi sono più che banali: ci siamo conosciuti ormai 7 anni fa. Abbiamo iniziato come membri di una band post-rock e dream-pop, assieme ad altri due ragazzi e la nostra storia come band è stata parecchio bella. 
Ma poi le scelte di vita dei singoli ci hanno portato a rimanere in due e a quel punto ci siamo trovati ad un bivio: o mollare tutto o continuare. Se siamo qui a rispondere è perché abbiamo scelto la seconda opzione. 
Ci siamo dimenticati le chitarre, i bassi e tutti gli altri suoni analogici. Abbiamo abbracciato la vena più elettronica e sperimentale che ci stava già influenzando enormemente nelle ultime produzioni con la precedente band, ma senza dimenticare il nostro lato pop e narrativo, che è sempre stato un lato importante nella nostra produzione musicale.”

Perché questo nome? 
“La nostra produzione era sempre stata contraddistinta da una certa vena “notturna”.  
Volevamo sganciarci un po’ da questa connotazione e abbracciare, in un certo senso, la luce. “Campiglia Marittima” ha un mood molto luminoso (forse non mattutino, ma più pomeridiano) e, oseremmo dire, mediterraneo.
Evitando supercazzole, il nostro claim è sempre stato “musica elettronica declinata alle atmosfere esotiche”. E poi Diurno ci sembrava conciso, impattante ed esplicito.”

Il vostro primo singolo si intitola “Campiglia Marittima”: raccontateci qualcosa su questo brano. Sembra provenire direttamente dagli anni ’80! A questo proposito: cosa dobbiamo aspettarci dal vostro secondo singolo?
“Campiglia è un po’ una somma di tante cose. Dentro ci sono, come dici tu, sicuramente una buona dose di suoni anni ’80, a cominciare dalla scelta dei synth utilizzati, ma anche gli arrangiamenti che ricordano un po’ una certa produzione indie italiana degli ultimi anni.
Non solo: ci sono anche viaggi, incontri e una certa ricerca dell’esotico nostrano.  È stata un’esplorazione anche dei suoni base da utilizzare nella nostra produzione futura, compreso il secondo singolo che uscirà per Natale e si intitolerà “Morfeo”. 
Quello che possiamo dire è che la sperimentazione e le sonorità wave del primo singolo ci saranno anche in questo, ma ci spingeremo oltre nelle scelte di arrangiamento.”

Ascolta su Spotify!

Quali sono i vostri riferimenti nella musica? (O anche al di fuori di essa)
“Sicuramente tra i nostri riferimenti italiani ci sono Cosmo (che piace di più al cantante) e Colapesce (che piace di più al batterista). 
In qualche modo vogliamo continuare questo filone di musica, come si può definire… “cantautorato elettronico”? A noi piace questa definizione.”

Siete genovesi: quanto della Superba portate nella vostra musica?
“Genova è una città di navigatori ed esploratori, ma con le radici ben piantate nel proprio territorio.
Nel nostro piccolo proviamo a proporre questo approccio nella nostra musica, con i piedi che poggiano sulla tradizione italiana del cantautorato e con gli occhi che guardano a cosa viene da fuori.”

Quali sono i vostri progetti futuri?
“In ballo c’è una cosa molto importante e per noi fondamentale per la riuscita del nostro progetto, ovvero il crowdfunding per la produzione e distribuzione del nostro primo EP: https://www.produzionidalbasso.com/project/il-primo-ep-di-diurno/
Abbiamo tante belle cose in mente e vorremmo riuscirci nel migliore dei modi.”

Siccome ci chiamiamo TheSoundcheck: che cosa proprio non deve mancare al soundcheck prima di un concerto? Avete riti scaramantici?
“Nessun rito scaramantico in particolare. In realtà Diurno esiste da pochi mesi come progetto, e per adesso è stato solamente un progetto da studio. Ma l’esperienza sui palchi non ci manca dopo 7 anni di live in giro per il nord Italia.
L’approccio sarà sicuramente diverso perché i nostri non saranno veramente concerti, ma spettacoli a metà tra la live music e il dj set da club. 
Non sappiamo cosa ci sarà o non ci sarà al nostro primo soundcheck, sicuramente ci sarà una certa carica di adrenalina, dopo tanti mesi di preparazione lontano dai palchi.”

A cura di
Giovanna Vittoria Ghiglione

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Giovanna Vittoria Ghiglione

Giovanna, classe 1992, è un’instancabile penna incallita. Per lei, le cose importanti passano tra inchiostro e carta: tutto il resto è noia. Impulsiva come Malgioglio davanti a un negozio di pashmine floreali, ha sempre trovato nella scrittura il rimedio più efficace contro gli errori della vita: scrivere significa pensare e pensare – purtroppo – non è da tutti. La musica ha sempre giocato un ruolo primario nella sua vita e scriverne è diventato presto un obiettivo da raggiungere. E se è vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace, a lei non piace proprio tutto: è passata, negli anni, da grandi classici della scena Pop dell’adolescenza, al Rock degli anni ‘90, fino all’Hip Hop – che sin da bambina ha amato grazie alla danza. Autentica sostenitrice della morte dell’Indie, oggi non ha un genere preferito nonostante le statistiche di Spotify evidenzino una grande tendenza Pop.

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