Cineasti europei in dialogo alla Mostra del Cinema di Venezia. Quale futuro per la creazione e l’indipendenza del cinema europeo di fronte alle pressioni commerciali americane?
Le Giornate degli Autori proseguono quindi la riflessione sulle sorti del cinema e dell’audiovisivo nello spazio denominato La declaration des cinéastes che quest’anno adotta il nome Cinèastes en dialogue con uno speciale momento di confronto fissato per domenica 31 agosto alle ore 12.30 nell’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior.
In tal senso, l’incontro offrirà a tutti i cineasti presenti alla Mostra del Cinema l’occasione di affrontare questioni centrali per il loro lavoro: l’indipendenza nella creazione e la libertà di espressione, oggi minacciate dalle crescenti pressioni commerciali provenienti dagli Stati Uniti. Infatti, a partire dalla “guerra dei dazi”, le conseguenze che essa avrà sui pilastri delle politiche europee del cinema e dell’audiovisivo – a cominciare dall’Eccezione culturale – rischiano di essere devastanti.
Del resto, i film sono beni culturali indispensabili alla vita democratica, il terreno comune su cui si fonda la cultura europea. Per questo motivo, difendere l’indipendenza del settore cinematografico e audiovisivo europeo è essenziale per garantire la diversità dei punti di vista e delle opinioni.
In conclusione, il cinema e l’audiovisivo non possono diventare una moneta di scambio nei negoziati economici tra Stati Uniti ed Europa. La battaglia per il controllo dei mercati è una minaccia concreta per autori, registi, sceneggiatori, musicisti e adattatori europei. Si battono per una visione aperta e plurale della creazione.
Le recenti dichiarazioni della Commissione Europea (del 16 luglio scorso) destano preoccupazione. Il cinema viene inglobato in un’unica voce di bilancio insieme a media televisivi e radiofonici, videogiochi e stampa. Nessuna destinazione specifica dei fondi è stata definita e il principio di indipendenza è stato cancellato dalla descrizione degli aiuti.
Difendere la libertà di espressione e il pluralismo dei media non deve avvenire a scapito della diversità e della libertà di creazione. È indispensabile garantire strutture di produzione e distribuzione europee indipendenti, condizione essenziale per la vitalità del settore e la sua capacità di rinnovarsi.
L’incontro è organizzato da ANAC, 100autori, WGI, AIDAC, SRF, ARP, ACMF, di concerto con FERA. Il confronto vedrà protagonisti autori e autrici in rappresentanza del cinema europeo.
a cura di
Staff
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