A sette anni di distanza, esce il secondo capitolo del film action con protagonista Gerard Butler: “Nella tana dei Lupi”. Questo sequel riuscirà a mantenere lo stesso interesse che ha suscitato il primo film o, come spesso accade, non ne sarà all’altezza? Scopriamolo assieme.
Il 5 aprile 2018 uscì Nella tana dei Lupi, un action thriller che ricorda molto da vicino Training Day, in cui un Gerard Butler sulla totale cresta dell’onda è assoluto protagonista di una storia dai ritmi serrati e mai scontata.
Una pellicola che ha avuto un successo inaspettato da più di 80 milioni di incassi e che, sin da subito, ha spinto la produzione a pensare ad un seguito, con l’obiettivo di dar vita a una saga di assoluto interesse per gli amanti del genere.
Una serie di intoppi hanno fatto sì che la pellicola impiegasse 7 anni per vedere la luce. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina hanno modificato molti dei piani, sia per quanto riguardava la location, sia per problemi fisici legati all’attore protagonista.
Solo nell’aprile 2023 sono iniziate le riprese, durate 3 mesi e girate tra Inghilterra e Canarie (a causa di imposizioni fiscali si è infatti dovuto desistere dal girare il film in Francia). Con un budget di 40 milioni di dollari, Nella tana del Lupi 2: Pantera si appresta a diventare uno dei film di genere più interessanti di questo inizio 2025.
Sarà davvero così?

Dove eravamo rimasti
Partiamo col presupposto che, anche se non avete visto il primo capitolo, potete godervi tranquillamente Nella tana dei Lupi 2 – Pantera. Facciamo, però, un breve recap del primo film (attenzione: potrebbero esserci piccoli spoiler sulla pellicola originale).
Avevamo lasciato Big Nick (Gerard Butler) in procinto di un divorzio, con un colpo alla federal reserve parzialmente sventato e con Donnie Wilson (O’Shea Jackson Jr.) scappato dall’arresto con diversi milioni di dollari in tasca.
Questo secondo capitolo inizia invece con una rapina su un aereo all’aeroporto di Anversa. La scena del crimine? Sono stati rubati dei diamanti dal valore inestimabile. La banda è composta da alcuni slavi, i Pantera, che stanno piazzando rapine in tutta Europa mandando totalmente in tilt la polizia internazionale.
Tra i componenti della banda troviamo Donnie Wilson ed il loro prossimo colpo sarà il Diamond District di Nizza (la citazione al reale colpo al World Diamont Center di Anversa avvenuto nel 2003 è lampante e nemmeno troppo velata).
Dall’altra parte dell’oceano, Big Nick ha appena concluso il suo divorzio e si trova sotto scacco, a causa di una prostituta (ex di uno degli uccisi nel primo film) che lo costringe a volare verso Nizza per recuperare i soldi della rapina alla Fed del primo capitolo.
Quando Big Nick ritrova Donnie, i due iniziano a preparare il colpo del secolo nel luogo più sicuro del mondo. Riusciranno a portarlo a termine?

Una pellicola solida
La regia di Christian Gudegast risulta solida come nel primo capitolo, mettendo in scena un racconto che non si perde e presenta anche qualche colpo di scena, nonostante l’eccessiva durata del film. Potrei continuare qui con la mia campagna contro i film da più di 2 ore, soprattutto riguardo certi generi come appunto i film d’azione. Come rimpiango i cari vecchi film da 90 minuti!
Questa eccessiva durata si traduce in momenti di pura noia, da cui il film si riesce a risollevare solo grazie alle prove attoriali. La fotografia è invece degna di nota e riesce a centrare ogni singola scena, mantenendo l’attenzione dello spettatore sempre alta.
Menzione d’onore per gli attori, che risultano sempre perfetti e mai delle macchiette, come invece sarebbe potuto capitare dato l’alto numero di etnie e dialetti inseriti nella pellicola. Ottimo Salvatore Esposito, che è riuscito ad immedesimarsi egregiamente nel suo personaggio slavo.
Questo Nella tana dei Lupi 2 – Pantera dimostra che, grazie ad una buona idea di base, si può costruire un franchise efficace, mantenendo il soggetto semplice e d’impatto attraverso una serie di attori che supportano il film con efficacia.

In attesa di “Nella tana dei Lupi 3”
Giunto in sala, la paura che questo secondo capitolo potesse essere un flop era molto di più di una semplice sensazione. Ma, uscito dal cinema, questa convinzione è svanita dinnanzi ad un degno successore del film originale.
Nonostante l’eccessiva lunghezza della pellicola, la quasi totale assenza di sparatorie e qualche errore di localizzazione della mafia italiana, Nella tana dei Lupi 2 – Pantera è un solido action thiller che richiama alla memoria uno dei più famosi colpi della storia delle rapine (e, chissà perché, proprio ad opera di italiani?).
Le sorprese non mancano e non risultano assolutamente telefonate, eccetto un evento decisamente scontato. Ma, come si sa, non sempre le ciambelle escono perfette, e questo piccolo scivolone non offusca minimamente l’ottimo risultato ottenuto, che può portare ad alti incassi al botteghino e – perché no – anche alla nascita di nuovi capitoli, magari anche più ravvicinati nel tempo.
Gerard Butler e O’Shea Jackson Jr. hanno saputo portare sullo schermo due personaggi ben strutturati che risultano solidi e duraturi nel tempo. Due protagonisti che riescono ancora ad intrigare il pubblico, diventando vere e proprie colonne portanti dell’intero film, nonostante la presenza di diversi personaggi di contorno che non sfigurano affatto dinnanzi ad essi.
Nella tana dei Lupi 2 – Pantera risulta una pellicola degna di nota, da vedere e da godersi magari dopo la visione del primo capitolo. Per capire fino in fondo il dualismo tra i Big Nick e Donnie e tutte quelle piccole sfaccettature che si potrebbero altrimenti perdere.
Un ultimo consiglio per tutti: guardate il film in originale, poiché col doppiaggio potreste non cogliere certe sfaccettature ed alcuni discorsi che in lingua rendono molto più profondo il rapporto tra i personaggi.
Buona visione!
a cura di
Andrea Munaretto
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