Dopo la partecipazione a Sanremo Joan Thiele ha deciso di scoprire le proprie carte con un nuovo album in studio “Joanita”
Joan Thiele è stata una piacevole scoperta per molti durante l’ultima edizione di Sanremo con il suo brano “Eco”. Come spesso accade per tanti artisti ha coniugato la partecipazione al festival all’uscita di un nuovo album; in questo caso dopo 5 anni torna un album ufficiale di Joan Thiele: “Joanita“.
Joan Thiele si è fatta conoscere particolarmente nel tempo, oltre alla sua discografia, per le sue partecipazioni agli album del produttore MACE in brani come “SENZA FIATO” e “VIAGGIO CONTRO LA PAURA” tra i più noti. Da lì questo nome ha iniziato a circolare in maniera sempre più intensa per la sua scrittura, la sua voce e la sensibilità artistica che trasmette. “Eco” ha confermato ancora una volta la particolarità e il talento di questa ragazza.
Passando a “Joanita”
“Joanita” si presenta come un album pop ma con tante influenze tra soul e R&B. I suoni sono raffinati e i testi si vede che hanno della ricercatezza. Rischia quindi finalmente di arrivare alla ribalta del mainstream un’artista con uno stile leggermente diverso dal puro pop o rap che sovrastano le classifiche odierne. Ogni tanto fa bene prendersi una pausa dalla solita roba che si sente ridondantemente per concedersi ascolti più fini.
Dobbiamo dire però che dopo così tanti anni in cui non usciva un suo lavoro originale completo e per ciò che ha dimostrato negli ultimi anni di carriera, dopo diversi ascolti questo album fatica a ingranare. La prima parte dell’album fino appunto a “Eco” ci ha convinto maggiormente, non che la seconda non abbia nulla da dire però ci fa giungere a una conclusione.
Paradossalmente “Joanita” non è un album da ascoltare in blocco canzone dopo canzone, l’abbiamo trovato molto più ideale nella sua somministrazione a pillole. Quando abbiamo affrontato l’ascolto a tranche senza tirare dritto nella sua interezza ci ha colpito molto di più e siamo riusciti ad apprezzare maggiormente le sue tracce. Forse è la prima volta che ci capita e non sappiamo se sia un buon segno o meno.
Rimane il fatto che a parte la stessa “Eco” non riusciamo a identificare nessun altro banger dell’album. Non fraintendeteci l’album è interessante da farsi scivolare addosso in maniera piacevole sia per le sonorità sia per la per la voce dell’interprete. Avevamo aspettative più alte, speravamo infatti di trovare tracce su tracce da ascoltare a ripetizione sapendo di cosa è capace quest’artista.
Conclusioni
La sola collaborazione con Frah Quintale la troviamo un po’ fuori luogo rispetto al mondo che rappresenta e includerlo come unico featuring, un po’ ci fa storcere il naso. Se dobbiamo selezionare comunque delle tracce da ascoltare senza dubbi: “La forma liquida”, “Veleno”, “Tramonto” e “L’invisibile”.
L’album si potrebbe dire che lo “accettiamo con riserva”, il giudizio viene rimandato fino a quando non ascolteremo queste canzoni prendere vita dal vivo per poterne magari capire la vera essenza e comprenderle al meglio (ndr, cosa che probabilmente non abbiamo fatto da casa). In ogni caso “Joanita” è un pezzo del percorso di un’artista che tenderà a regalarci sicuramente alternatività e soprattutto qualità artistica.
a cura di
Luca Montanari
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