Si va, verso canzoni da ascoltare e nuove proposte provenienti dal mondo terracqueo
Febbraio è agli sgoccioli, evviva. Come di consueto, io sono qui per proporvi nuova musica. Partiamo, canzone per canzone.
Artista: Mexico86
Brano consigliato: Cani
Genere: Indie Rock
Nazionalità: Italia
Alternative sporco, cadenzato, quasi d’altri tempi. Se amate o avete amato quell’indie rock (nel senso vero di non mainstream) dei primi 2000, eccovi qui accontentati. I Mexico86 sprigionano un’aura di fancazzismo e di esser diretti, senza fronzoli, con testo a tratti quasi non-sense, ma che attira. E poi… quei cani nel video. Mi avete conquistato.
Artista: DiscoMostro
Brano consigliato: Peperoni
Genere: Alternative Rock
Nazionalità: Italia
Sono molto felice perché in questa tornata di “Andrea consiglia” ho beccato un po’ di roba molto interessante che mi ha solleticato le corde più grezze del mio animo. I DiscoMostro si esibiscono in un rock alternative tagliente con venature punk, sporco, diretto, vanno dritti al punto. Non avete tempo di pensare, loro hanno già un seguace in più da ora.
Artista: Liqueedo
Brano consigliato: 1999
Genere: Pop
Nazionalità: Italia
Elementi del brit-pop, tra primi Coldplay e qualcosa di Oasis. Non perfetto, ma il ritornello è ben congegnato e ha un bel respiro.
Artista: Revel
Brano consigliato: Inferno
Genere: Pop-Punk
Nazionalità: Italia
Avevamo intercettato Revel qualche tempo fa con “Kasino”. Questa volta il ragazzo si destreggia su sonorità più oscure, una struttura più solida e un cantato più aggressivo. Interessante. Ci sono margini di miglioramento, ma questo nuovo stile si adatta bene alla scrittura e alla vocalità di Revel. Bene così.
Artista: CarroBestiame
Brano consigliato: È quella giusta
Genere: Folk-Rock
Nazionalità: Italia
Allora, qui abbiamo un “problema”: inizialmente stavo per scartarli, poi mi sono trovato per l’intero giorno il ritornello in testa. Maledetti CarroBestiame. O benedetti CarroBestiame. Umbri di provenienza, hanno azzeccato praticamente tutto: musicalità, orecchiabilità e ridondanza ipnotica del ritornello. È quella giusta… cioè, son quelli giusti.
Artista: Adrian Benegas
Brano consigliato: Unstoppable
Genere: Metal
Nazionalità: Germania / Paraguai
Prendete gli Avantasia, fateli incazzare molto e avrete Adrian Benegas con “Unstoppable”. Canzone con ottima e solida struttura che si rifà a tutto lo scibile metal del caso, tra tecnicismi ben innestati nell’arrangiamento, passaggio da cantato pulito e scream ben eseguito e cori possenti. Ottima produzione. Insomma, zitti e ascoltate.
Artista: Sunnyvale
Brano consigliato: Mama Tried
Genere: Punk rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Punk Rock semplice, diretto, melodico. Cover dei Merle Haggard’s, è un interessante biglietto da visita per questi Sunnyvale, da Washington D.C. con commisurato furore.
Artista: Jeffrey Beaver
Brano consigliato: Dance Dangerously
Genere: Elettronica / rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Prendi un po’ di elettronica danzereccia, prendi un po’ di passione per il rock. Unisci il tutto e avrai “Dance Dangerously”, un brano che non rimarrà negli annali della storia, ma che si piazza piacevolmente nella playlist a metà serata, dove non sei completamente sbronzo, ma non sei nemmeno con la lucidità di un professore universitario. Oltre alle feste, immaginate questo brano all’interno di un videogame, tipo platform / hack ‘n slash, o un FPS stile Doom. Perfetto.
Artista: Reed Turchi
Brano consigliato: Get Back Train
Genere: Blues / Country
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Uno dei miei pezzi preferiti delle ultime settimane. “Get Back Train” di Reed Turchi ha una struttura essenziale, pochi colpi ben assestati per un blues / folk dal grande impatto. Elegante, sommesso, potente. Mettere insieme pochi elementi funzionali nel posto giusto è un’operazione solo all’apparenza semplice. Lui ci riesce con naturalezza.
Artista: The Virtual Waves
Brano consigliato: The real handcuffs
Genere: Rock
Nazionalità: Italia
Loro sono dei veterani di questa rubrica. Un gruppo di amici che scrive e registra pezzi rock dal sapore classico con tanta passione e genuinità. Elementi, questi ultimi due, che si percepiscono ad ogni loro uscita. Anche in questo caso, “The real handcuffs” è una bella canzone rock con venature e rimandi (vaghi e onesti) a un certo blues. Piccole ingenuità in fase di mix non sminuiscono la bellezza di questo progetto musicale: si scrive e si suona perché è questo che rende felici.
a cura di
Andrea Mariano
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