Club 1899 Vip Hospitality – Come godersi il Milan in prima classe
Non ci soffermeremo sulla vittoria della Supercoppa italiana che tanto sta facendo parlare i tifosi, soprattutto dall’altra parte del naviglio, ma in questo reportage vedremo com’è godersi una partita a San Siro con uno dei pacchetti Vip Hospitality presenti sul sito acmilan.com
Non nascondo la mia passione per il Milan, ricordo ancora la prima volta a San Siro: era il 18 ottobre 2000 la partita era Milan – Barcellona, salii la scala che porta alla tribuna del secondo anello arancione (si non sono un amante delle partite in curva) nel preciso momento dell’inno della Champions.
Davanti a me si stagliò uno spettacolo incredibile: 80mila persone che mi accolsero con un boato, una delle sensazione più incredibile della mia vita e di cose pazzesche ne ho fatte tante (incredibilmente sono ancora vivo nonostante ci provi in mille modi a farmi fuori con cose stupide).
Quella partità finì 3 a 3 con tripletta di Rivaldo e un’assurda doppietta di Albertini, fu lì che capii che la mia squadra sarebbe stata quella, sarà la magnificenza dello stadio, sarà per le emozioni del pubblico o semplicemente perchè il rosso e il nero assieme ci stanno dannatamente bene, ma son quasi 25 anni che sono milanista, ma non perdiamoci nei ricordi.
Oggi sono qui a raccontarvi com’è vivere uno dei pacchetti Vip Hospitality che il Milan mette a disposizione dei suoi tifosi con una maggiorazione di prezzo rispetto al singolo biglietto, partita designata è stata Milan-Genoa in occasione delle celebrazioni dei 125 anni della squadra di Milano, una serata che si prospettava piena di festa e celebrazioni.
Quindi Bando alle ciance e partiamo col racconto!
Tanti pacchetti interessanti
Da qualche anno ormai molte squadre di Serie A danno la possibilità ai tifosi di vivere un’esperienza alla stadio che va oltre alla semplice partita, un tempo questo era un privilegio per pochi, ma in un mondo dove l’entertainment deve stare al centro di tutto ormai è stato sdoganato e pagando si potrà vivere un match col senso di essere coccolato.
Il pacchetto scelto è denominato Sports Pub Experience: posti in tribuna d’onore al primo anello arancione e accesso esclusivo al pub posto a bordocampo con incluso un drink a scelta e un menù ricco di offerte per tutte le tasche.
Qualche giorno prima della partita sulla mail arrivano le indicazioni con tutti i consigli per gli accessi e per viversi al meglio l’esperienza, quindi per la prima volta arrivo allo stadio due ore prima l’inizio della partita saltando i paninari (solitamente tappa fissa prima di ogni gara), mi metto quindi in coda nell’accesso zero, quello dedicato agli Sky Box e alla Vip Hospitality.
Dopo il consueto litigio ai tornelli con la lettura del biglietto, entro allo stadio, la tribuna d’onore è comoda, comodissima (i sedili Lino Sonego sono una coccola che non ero abiutato ad avere allo stadio), il clima è freddo, ma è pur sempre dicembre.
Acclimatato sulla poltroncina decido di fare capolino al pub per vedere cos’hanno fatto, mi godo una birra che non è la classica Heineken (sempre disposto ad una collaborazione), mi scaldo un po’ e decido di mangiare un boccone: un bell’hamburger con la fontina e delle sfere di riso con fonduta di parmigiano.
Come negli States
L’idea è quella di essere catapultati in quel pub americano dove mi guardai il Milan in un freddo dicembre del 2013 con la televisione davanti a me e le spine di birra a coccolarmi facendomi quasi dimenticare di essere allo stadio, ma è ora di tornare al proprio posto sta per iniziare la festa.
Si perchè in questa serata si festeggiano i 125 anni di storia del Milan, nelle intenzione sarebbe dovuta essere una grande festa, ma nella realtà sarà stato davvero così? Sappiamo che gli americani sono malati di entertaniment e tutto quello che fanno è sempre portato all’eccesso.
Quindi l’interesse attorno a questo evento è tantissimo, i nomi che circolano che saranno presenti sul quadrato verde sono altisonanti e non solo per la storia del Milan, ma per il calcio intero.
Mi siedo al mio posto, dove ho una bandiera rossa da alzare al momento giusto e lo stadio tutto si prepara alla festa; le luci si spengono, Germano Lanzoni lo speaker del Milan, ma più comunemente conosciuto come Il Milanese Imbruttito da il via alle danze.
La festa pur con un gioco di luci e di tribune entusiasmanti risulta decisamente sottotono e poco da Milan nonostante un video passato sugli schermi con la voce di Luca Ward da brividi, quello che si vede sul campo non è all’altezza, tanti campioni e tante coppe, ma nessuno ad annunciarli, per i più piccoli sarebbe stato bello sapere chi erano quei campioni.
La partita in pillole
Per una festa che si rispetti anche la partita dev’essere all’altezza, ma sfortunatamente non è questo il caso; il primo tempo scorre via veloce e la contestazione da parte della curva monta sempre più forte dopo un inizio di cori e incitamente.
Congelato dal clima milanese e con ancora addosso il ricordo di Abu Dhabi, mi lancio nel pub a fine primo tempo per scaldarmi e bere ancora qualcosa scambiano quattro chiacchiere con gli altri tifosi che hanno acquistato lo stesso pacchetto scoprendo che moltissimi sono stranieri.
Stupito, ma nemmeno troppo mi distraggo al punto che ritorno al mio posto sono al 50esimo, la partita non è cambiata di registro, ma i mugugni dagli spalti sono sempre più rumorosi diventando copiosi fischi col passare del tempo.
L’incontro finisce sullo zero a zero, quella che doveva essere una festa per il cosiddetto milanismo si trasforma nel primo passo che porterà solo qualche settimana dopo all’esonero (in maniera poco elegante) di Mister Fonsera, ma questa è un’altra storia.
Torno al Pub con la cosapevolezza di avere ancora 90 prima che le porte chiudano, un modo per recuperare da tutto il freddo preso e per potersi godere San Siro in totale silenzio in tutta la sua maestosa bellezza.
Gli americani hanno ragione
Senza Ombra di dubbio questo tipo di esperienza è da fare almeno una volta nella vita, ne esistono diverse che vanno fino a diverse migliaia di euro col pensiero che non si tratta della tipica giornata da tifoso, ma una giornata diversa da godersi dal primo all’ultimo istante.
Certo la partita rimane centrale nell’esperienza, ma non è tutto e quel fascino tutto americano di fare spettacolo lo si sente in ogni cosa e la coccola che ti viene data a partire dall’accoglienza rende meno amaro un risultato negativo.
Abbiamo superato le mille parole, ma ancora non vi ho detto il prezzo per questo pacchetto, considerata la partita di fascia b i costi sono inferiori rispetto alle cosiddette partite di cartello e il prezzo che ho pagato è stato di 150 euro, che considerando la tribuna d’onore non è così elevato (sempre relazionato al tipo di esperienza).
Forse l’unica nota negativa è per il tifoso da curva che preferisce la sostanza ai fronzoli, ma consiglio comunque a tutti di provare un’esperienza come questa con le squadre che ne danno la possibilità, il gioco ne vale la candela.
Prossimamente potrei provare per voi altri pacchetti (magari AC Milan ci puoi accogliere per far scoprire le varie Experience?), cosa siete curiosi di scoprire?
Al prossimo reportage.
A cura e foto di
Andrea Munaretto
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