“Buonanotte Punpun”: crescere nell’oscurità

“Buonanotte Punpun”: crescere nell’oscurità
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La storia di un bambino che diventa adulto, in balia del peggio che il mondo può offrirgli. Un viaggio nella profondità dell’animo umano per riscoprire sé stessi

Buonanotte, Punpun (titolo originale Oyasumi Punpun) è un manga che, più che essere semplicemente letto, va vissuto, affrontato, digerito. Scritta e disegnata da Inio Asano, uno degli autori più noti del panorama manga contemporaneo, quest’opera è una discesa senza freni nell’animo umano, un viaggio attraverso le profondità delle emozioni che spesso tendiamo a ignorare o reprimere. Punpun non è solo un personaggio, è lo specchio di tutti noi.

L’assurdità in una storia di formazione

Asano racconta la storia di un bambino che affronta la sua crescita e tutto ciò che ne consegue. Le esperienze accumulate durante questo percorso si proietteranno poi nella sua vita da “giovane adulto” nei suoi aspetti positivi e negativi. Punpun Onodera è una figura bizzarra: è un uccellino stilizzato e cartonesco in un mondo disegnato con minuziosa attenzione ai dettagli. Questa scelta stilistica potrebbe sembrare una trovata estetica o una forma di umorismo surreale, ma in realtà cela molto di più.

La rappresentazione di Punpun come un’entità così distaccata e astratta rispetto agli altri personaggi umani serve a enfatizzare la sua alienazione, il suo distacco dalla realtà e dalle persone che lo circondano. Nonostante sia visivamente strano, Punpun si comporta come un essere umano a tutti gli effetti: va a scuola, si innamora, soffre, fa scelte spesso sbagliate, ma profondamente umane.

L’idea di disegnare il protagonista in questo modo non solo rende l’opera unica dal punto di vista visivo, ma sottolinea un tema centrale del manga: l’impossibilità di comprendere pienamente la propria identità e il proprio posto nel mondo.

Punpun è un giovane che, come tanti, si trova a lottare con il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, un momento della vita in cui tutto sembra incerto, nebuloso e, a tratti, spaventoso. Questo è un periodo in cui tutto ciò che ci circonda contribuirà allo sviluppo e alla realizzazione della nostra identità.

Fonte: Pinterest
Perdersi… per poi perdersi ancora

Come abbiamo già evidenziato prima, il resto dei personaggi di questo manga viene rappresentato normalmente. Punpun, insieme alla sua famiglia, svetta in ogni tavola con le sue fattezze da uccellino. Inizialmente lo possiamo inquadrare come un personaggio “puro” in preda alla sua identificazione ed evoluzione ma, proseguendo nella lettura, entra in contatto con tutto ciò che la società ha di peggio da offrire ad un individuo fragile.

In un ambiente familiare disfunzionale, Punpun entra in contatto con le parti più tossiche della società, che lentamente finiscono per corrompere e “sporcare” la sua purezza, rappresentata anche stilisticamente nel corso del manga.

L’identificazione di sé stesso, il paragonarsi agli amici e la nascita dei primi amori portano il protagonista a rimanere in un limbo. L’incapacità di identificarsi e di prendere le giuste decisioni fanno di Punpun un individuo in balia di forze esterne, obbligato ad adattarsi alla meglio all’ambiente che lo circonda.

La “sostanza” delle persone

Asano riesce a gestire i personaggi in maniera eccelsa, penetrando e sviscerando le dinamiche più complesse delle emozioni umane. I diversi personaggi che ruotano intorno al protagonista ci mostrano quanto l’ambiente che ci circonda possa influenzare le nostre decisioni e le nostre reazioni a diverse situazioni.

Nel corso della storia Punpun si ritrova a dover affrontare eventi complicanti per un bambino. Tutto questo non fa altro che modellare il suo comportamento e il suo modo di vedere il mondo per reagire a ciò che accade nella sua vita.

Tuttavia, in Buonanotte Punpun non è solo il protagonista che dà modo di osservare la natura umana nei suoi aspetti peggiori. Asano, infatti, riesce magistralmente a rendere tutti gli altri personaggi intorno a Punpun incredibilmente elaborati e profondi, ma in maniera grottesca. Le loro storie piene di segreti lentamente si incastrano come pezzi di un puzzle, creando così la cornice che racchiude la storia di Punpun.

Ogni esperienza che il nostro protagonista vive si rifletterà nei suoi comportamenti futuri, scatenando così una sorta di circolo vizioso. La “sostanza” delle persone in questo manga riflette una visione cinica e pessimistica della natura umana. Essa mostra al lettore quanto di peggio può esserci nelle persone e quanto a volte non è possibile evitare di agire in modo egoistico.

Se all’inizio l’alienazione di Punpun può essere letta come “l’innocenza” della tenera età, proseguendo ed entrando nel periodo adolescenziale essa si trasformerà lentamente in qualcosa di oscuro e inquietante.

Fonte: Pinterest
Non sentirsi al proprio posto

Il tema dell’alienazione del protagonista e della sua famiglia, rappresentati diversamente dalle altre persone, sottolinea quanto sia difficile sentirsi al proprio posto. Punpun si sente differente dagli altri, ma questo accade semplicemente perché cerca disperatamente di inquadrarsi nella società. Lo stesso vale per la madre e lo zio, entrambi con un passato costellato da errori.

Questo tentativo di inquadrarsi, di trovare il proprio posto nel mondo, non fa altro che sfaldare sempre di più l’animo del protagonista. Purtroppo questo lo porterà a sviluppare un’identità sempre più tendente al marcio, frutto di tutti gli errori commessi e delle esperienze condivise con la propria famiglia.

Un capolavoro senza mezzi termini

Buonanotte Punpun è una manga che riesce a colpire nel profondo. La capacità dell’autore di descrivere l’infanzia e l’adolescenza in maniera così cruda ma allo stesso tempo dolce lascia poco spazio alla critica. La sua rappresentazione cinica della società fa rabbrividire, sviscerando i lati più oscuri delle varie fasi di vita di una persona, dall’infanzia all’età adulta.

I discorsi più profondi, le dinamiche relazionali, le situazioni più comiche che tendono a “sdrammatizzare” o rendere più divertenti alcuni momenti tipici dell’adolescenza si incastrano in un vortice che non ci lascia mai rilassare.

Se in un momento ci divertiamo leggendo una tavola che ironizza sull’adolescenza, poco dopo viene subito inserito un riferimento grottesco e macabro, un dettaglio o una frase che sconvolgono la lettura e lasciano spazio alla riflessione.

I disegni tecnicamente superbi riescono a catturare e condividere la nostalgia di alcuni momenti della vita che tutti quanti abbiamo vissuto. Grazie a tutti questi elementi Buonanotte Punpun riesce a guadagnarsi il titolo di uno tra i manga più rilevanti attualmente e che sicuramente meritano di essere letti e custoditi nella propria libreria.

a cura di
Lorenzo De Bonis

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