Le OGR di Torino sono il palcoscenico per la prima data del Sonic Park festival che si dividerà tra le vecchie officine ferroviarie dentro Torino e il parco della Palazzina dei Caccia di Stupinigi, in un susseguirsi di di nomi altisonanti il primo soldout è ad opera dei Dogstar
Quando annunciarono i Dogstar come prima data del Sonic Park i fan di Keanu Reeves presero d’assalto i siti di ticketing per accaparrarsi uno dei biglietti per il concerto alle OGR di Torino, una corsa folle che portò ad un soldout quasi immediato.
A distanza di mesi il concerto è arrivato e le OGR si sono animate di un fiume umano eterogeneo in attesa di poter essere il più vicino possibile ad uno degli attori più amati della scena cinematografica mondiale, ma al tempo stesso di scoprire un gruppo, i Dogstar, che ai più era sconosciuto.
In un periodo di grandi attori lanciatisi nella musica il caso Reeves ha delle grosse differenze: correva l’anno 1991, la musica mondiale era stata stravolta da un giovane biondo frontman di una delle band diventate iconiche: i Nirvana.
Sulla scia del genere Grunge nacquero moltissimi gruppi con fortune alterne, in questa pletora di cantanti si inseriscono i Dogstar: tre amici, tre attori con una passione, nel tempo il gruppo ha cambiato nome e componenti fino a sciogliersi nel 2002.
All’alba del covid il gruppo si riunì e tornò con un nuovo album e un tour mondiale che ha toccato diverse città italiane e l’ultima tappa è stata appunto Torino.
Il grande salone delle OGR si riempie velocemente, al concerto manca ancora mezz’ora, ma il brusio misto all’eccitamento è altissimo, i cartelloni che inneggiano all’attore di John Wick sono sempre più e, ad ogni movimento sul palco, le urla sono assordanti e tutte per Keanu Reeves.

Tutti zitti, si inzia
Con un’invidiabile puntualità Keanu Reeves, Robert Mailhouse e Bret Domrose si presentano sul palco prendendosi l’ardore della folla, con sorrisi e compiacimento brandiscono i loro strumenti e la musica ha inizio.
A dispetto di quanto si possa pensare la serata è breve, la durata dello spettacolo è 1 ora e 15 compresi i bis, ma non è quello che conta; ciò che importa veramente è la scoperta di tutti nei confronti di un gruppo sconosciuto ai più, ma che ha delle sonorità che rimangono impresse e che portano i presenti alla ricerca dei brani su Shazam per poterseli riascoltare una volta tornati a casa.
Spesso i concerti rivelano perle rare e questi Dogstar lo sono, il pubblico portato dalla testa d’ariete Keanu Reeves diventeranno certamente fan che non lasceranno più la band grazie a sonorità che ricordano la nostra infanzia e, per una volta, ci fanno sentire più giovani e leggeri.
a cura e foto di
Andrea Munaretto
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Bella recensione e belle foto, grazie! Io c’ero ed ero tra quelli che conoscevano già i Dogstar e l’ultimo disco. Ero andata ad ascoltarmi praticamente tutti i concerti o parti di concerti non ufficiali dello scorso anno, pubblicati su Youtube, perché pur conoscendoli già, i concerti dopo la reunion erano l’unica possibilità di ascoltarli finalmente dal vivo e non mi hanno delusa! Domenica sera alle OGR è stato davvero un bel concerto! Siamo stati fortunati, oltre a fare un pezzo in più richiesto da uno di noi, hanno eseguito egregiamente anche “I wanna be sedated” dei Ramones che di sicuro negli altri concerti italiani non era prevista. Mi spiace solo che nella scaletta non abbiano inserito nessun pezzo “vecchio”, ci sono molti pezzi che meritano veramente. Alla prossima