Glen Hansard –Teatro Petruzzelli, Bari – 29 giugno 2024
Glen Hansard arriva a Bari in uno dei teatri più belli della città e lo fa grazie al Locus che, in questa seconda giornata, offre al capoluogo di regione ben due concerti
Il tour
Sapere che Glen Hansard si è esibito in uno dei teatri più belli della città mi rende orgogliosa. È un piccolo gioiellino pieno di storia e fascino e soprattutto abbraccia totalmente gli artisti che vi si esibiscono con la sua forma ovale.
Il tour italiano lo vedrà esibirsi in quattro date, Bari con il patrocinio del Locus Festival è la seconda in ordine di esibizioni. In questo tour presenterà al pubblico il nuovo album uscito il 20 ottobre: All that was is west of me now, ma anche brani più datati che lo hanno fatto conoscere al pubblico.
Non dimentichiamoci che Glen Hansard è la voce e la chitarra del gruppo rock irlandese The Frames, ma soprattutto perché spesso è l’open scelto da Eddie Vedder, il frontman dei Pearl Jam.
Un po’ di fatti miei
Personalmente, ci tengo a dirvelo, ho conosciuto Glen Hansard nel lontano 2017, quando da poco single mi sono fatta un viaggio della speranza Bari-Firenze e ritorno in autobus per vedere Eddie Vedder. In teoria dovevano esserci anche i The Cramberries, ma annullarono tutte le date per un malore di Dolores.
Purtroppo sappiamo tutti com’è andata a finire, quindi già un po’ inalberata perché avevo preso il biglietto per due degli artisti che seguivo ritrovarmene solo uno non era il massimo, ma con mia grande sorpresa sul palco prima di Vedder salì questo ometto barbuto e ragazzi spaccò di brutto, fu epico lui e una chitarra, niente di più ma tenne testa a tutta quella gente.
Certo poi in quel concerto quando Vedder durante l’esibizione dedicò un pezzo a Chris Cornell il cielo notturno fiorentino venne squarciato delicatamente da una cometa; raccontarlo mi mette ancora i brividi e mi si riempiono gli occhi di commozione. Tutta questa digressione per dirvi che fui più che soddisfatta di aver conosciuto un nuovo artista da seguire.
Il concerto
Sul palco con Glen Hansard ci sono quattro musicisti che contribuiscono a rendere l’atmosfera sì intima, vista la bassa intensità della luce data da quattro punti luce alle spalle della band, in fondo al palco, ma anche una carica rock interessantissima. Tra il violino, la batteria, le tastiere e le chitarre non manca nulla.
E infatti anche questa volta la magia ha avuto esito positivo. Il pubblico applaude, acclama Hansard nonostante la battutina sull’esito della partita dell’Italia, questo omino con la barba folta folta con la sua simpatia, con il gesto di saltare davanti nella zona coperta dove di solito c’è l’orchestra per avvicinarsi al pubblico ha vinto.
Chi non c’era si è perso una bella esibizione. E intanto vi ricordo che la rassegna del Locus continua con nomi IMPERDIBILI!
a cura e foto di
Iolanda Pompilio
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