Poké melodrama: il primo album di Angelina Mango

Poké melodrama: il primo album di Angelina Mango
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A distanza di un anno dall’EP d’esordio “Voglia di vivere”, Angelina Mango, torna con un nuovo album in studio.

In un solo anno il percorso artistico della cantautrice ha subito un glow up pazzesco. Dopo la vittoria nella categoria canto ad Amici, e quella al Festival di Sanremo, la cantautrice è volata a Malmö per rappresentare l’Italia all’Eurovision, dando inizio subito dopo ad un tour estivo con tappe in alcuni importanti festival europei, per poi approdare in autunno nei club di Italia ed Europa.

Poké melodrama

Composto da quattordici tracce, scritte dalla cantautrice , insieme ad altri autori e produttori, il progetto discografico si articola su più livelli stilistici, ed ad ognuno di essi corrisponde un preciso stato d’animo.
Nell’ascolto dell’intero lavoro è possibile notare come non sia stata fatta una scelta stilistica precisa e definita, ma piuttosto si sia scelto di spaziare.
Come d’altronde è avvenuto nel corso dell’ultimo anno con il rilascio dei singoli, cui si alternavano brani commerciali, a testi decisamente più introspettivi.

Le tracce

Tra i quattordici brani che compongono l’album si fa fatica a trovarne uno che non catturi l’attenzione.
In “Gioielli di famiglia“, “Melodrama” ed “Edmund e Lucy“, si ha quasi la sensazione di trovarsi davanti alla narrazione di un diario, dove vengono raccontati perfino i momenti più drammatici della vita.

Una considerazione a parte indubbiamente la merita “Smile“, la quale, seppur con un testo estremamente impegnativo emotivamente, si adagia su sonorità allegre e ritmate, le quali tengono alto il messaggio di speranza e ottimismo, anche nei momenti peggiori.
Come rivelato dalla stessa cantautrice questo brano nacque in seguito ad un incontro avvenuto ad un firmacopie lo scorso anno.

Gen Z

Al contempo coesistono nell’ album, brani le cui sonorità allegre e tematiche leggere, si avvicinano alla mentalità della Gen Z. Tra queste sicuramente Crush“, e “Cup of tea“.
Proprio in quest’ultimo brano vengono poste attenzioni a tutti coloro che muovono costantemente critiche o hanno atteggiamenti paternalistici, come sottolinea nel testo:

State sempre a guardarmi, senza parlarmi,
it’s not my cup of tea
State nei panni degli altri e vi stanno grandi
it’s not my cup of tea
Al posto tuo, a modo tuo, farei così

Nel complesso “poké melodrama” è sicuramente definibile un buon prodotto in cui nulla è lasciato al caso. Funzionano le immagini, i testi, ed anche le sonorità. Anche il titolo racchiude perfettamente il contenuto. Un perfetto miscuglio di ingredienti a sfondo melodrammatico.

A cura di
Marta Canu

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