Andrea Appino – Locomotiv Club, Bologna – 24 febbraio 2024
Il cantautore toscano Andrea Appino arriva con il suo nuovo album “Humanize” al Locomotiv Club di Bologna per un live dalle emozioni forti
Lo scorso giugno, in un energico live degli Zen Circus, Andrea Appino aveva annunciato una pausa di due anni della band per potersi dedicare ai relativi progetti da solisti. Lo scorso novembre è stato rilasciato “Humanize”, nuova fatica discografica del cantautore che contestualmente aveva annunciato le prime date del tour nei club.
Ieri sera eravamo al Locomotiv Club di Bologna, sold out già da diverse settimane.
Humanize
Il nuovo album è un lavoro ambizioso, un’opera a 360 gradi che si propone di uscire dai diktat della scena musicale contemporanea al fine di indagare l’umanità in tutte le sue sfaccettature. A riprova di ciò, basti pensare che l’album ha una durata di 72 minuti circa, senza soluzione di continuità. Un mondo, quello immaginato da Appino, lontano dalle classifiche e dal mainstream, ma estremamente coerente con la sua personalità artistica e non solo.
Personalmente sono stato già affascinato dalla scelta del titolo, un chiaro riferimento ad una funzione presente in quasi tutte le daw che “simula” errori umani in impulsi midi altrimenti perfetti.
Il live
L’approccio di Appino solista al live appare subito ben diverso da quanto avviene con gli Zen Circus. La sera del 24 febbraio il cantautore appariva meno istrionico e più concentrato nel porre le canzoni al centro della scena, anche a costo di sacrificare il loro interprete. Il contatto con il pubblico è ridotto all’osso così come i silenzi. Fatto questo, però, che non coincide con un’assenza di empatia, anzi. Canzoni al centro, dunque, e tutto quel turbinio emotivo che l’essere umano in quanto tale sa provare e percepire; scorrono veloci le nuove “Metti questa al mio funerale”, “La fine di un ragazzo” e la potente “Enduro”.
Senza anelli alle dita
C’è spazio per i classici del repertorio di Appino solista, quelle canzoni che fanno urlare il pubblico a squarciagola come “Il Testamento”, “Ulisse” e “La festa della Liberazione”. Mi si conceda una piccola digressione su una canzone che non esito a definire generazionale: Rockstar. Benché all’ascoltatore medio questo titolo potrebbe suggerire tutt’altro artista e tutt’altra canzone, trovo che questa sia una di quelle canzoni dotate di intelligenza emotiva, una di quelle canzoni in cui è fin troppo facile riconoscersi. Il ritornello è, appunto, un inno generazionale con poche parole, tante immagini, ed immensa potenza:
Senza anelli alle dita
Senza troppa fatica
Senza conto in banca
Senza la benzina che è finita“Rockstar”, Andrea Appino
A cura di
Donato Carmine Gioiosa
Seguici anche su Instagram!
