Megadeth – Ama Music Fest, Romano D’Ezzelino (VI) – 27 agosto 2023

Megadeth – Ama Music Fest, Romano D’Ezzelino (VI) – 27 agosto 2023
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Unica data estiva italiana per i Megadeth che, insieme a Lacuna Coil, Katatonia e Messa, hanno concluso l’Ama Fest registrando il tutto esaurito

L’ultima data di un festival estivo è come l’ultima puntata di Festivalbar: un chiaro sintomo di fine estate. E se l’estate deve finire, facciamola finire con il botto con i Megadeth, i Lacuna Coil, i Katatonia ed i Messa.

Per la giornata conclusiva di Ama Music Fest a Romano D’Ezzelino, gli organizzatori hanno puntato tutto sul Metal con delle band di tutto rispetto.

Nonostante le previsioni non fossero molto felici, già un’ora e mezza prima dell’apertura una lunghissima coda occupava il viale d’ingresso al parco della Villa Ca’ Cornaro. L’apertura è stata anticipata di circa quaranta minuti per permettere a tutti di godersi la prima band d’apertura.

Messa

I primi ad aprire questa meravigliosa giornata fatta di metal, birre e scapocciamenti, sono i nostri Messa. I Messa, per chi non li conoscesse (conosceteli) sono una delle band italiane attualmente più conosciute all’estero. Reduci da svariati tour e festival fuori confine, i Messa hanno ricordato al pubblico che pure noi sappiamo fare doom.

È la prima volta che vedo la band padovana su un palco così grande ma si vede che sono totalmente a proprio agio. I suoni sono perfetti, cosa che non sarà così per tutta la sera, e la voce della cantante è limpida e forte.

Dark Horse, Pilgrim, sono solo alcuni dei brani che la band ha portato sul palco.

Ottima la risposta del pubblico che nel frattempo continuava ad arrivare a frotte in area concerto.

Dispiace l’assenza di merchandising della band perché sono certa che la gente ne avrebbe approfittato per un po’ di shopping.

Katatonia

Sono una grande, grandissima fan dei Katatonia e dunque ciò che sto per dire mi spezza il cuore.
I Katatonia, domenica 27 agosto, sono stati i fantasmi di loro stessi. Complice anche un audio al limite del ridicolo, il set è stato una delusione feroce.

La voce di Jonas era completamente abbattuta dalla batteria e dalle chitarre e quando si sentiva, si rimaneva un po’ delusi.

C’è anche da dire che i Katatonia, lo sappiamo tutti, suonano nel buio più profondo ed è stato strano vederli alla luce del giorno. Una provvidenziale pioggerellina ha reso il contesto un po’ più consono alla band svedese ed infatti negli ultimi brani Old Heart Falls e July, il nostro Jonas Renske si è un po’ più ripreso.

Dai, voglio pensare che sia stata colpa del caldo atroce del pomeriggio unito alla mancanza di oscurità a non fargli dare il meglio di sé.

Però, davvero, che peccato.

Lacuna Coil

Credo che scrivere un report sui Lacuna Coil sia insensato per un semplice motivo: cosa potrei dire oltre a stupefacenti?

I Lacuna Coil sul palco sono sempre coinvolgenti, hanno sempre scalette perfette, mai momenti di vuoto, mai noiosi e sempre ineccepibili.

Ma ieri sera, se possibile, la band di Cristina Scabbia e Andrea Ferro è stata ancora più perfetta del solito. Sarà che davanti a loro c’erano 5.500 persone che cantavano con loro, sarà che c’era un meraviglioso clima (sia umano che meteorologico), sarà che a sti ragazzi gli si vuole un gran bene da più di vent’anni.

Siamo tutti concordi sul fatto che ieri, i Lacuna Coil, hanno portato sul palco un concerto perfetto sotto tutti i punti di vista. Avrei personalmente alzato un attimo il volume ma è solo un dettaglio.

Megadeth

Dai, diciamolo subito che così ci togliamo il pensiero: Sì, Mustaine ha detto al microfono che ha comprato casa in Italia. Non si sa bene dove ma voci di corridoio ipotizzano Toscana in quanto il riccioluto cantante dei Megadeth ha una propria vigna.

Tutti a vendemmiare canticchiando Symphony of Destruction!

Un muro di led alle loro spalle ingloberà la band in un vortice di colori illuminando fino all’ultima fila. Grossissimi problemi di audio faranno, più di qualche volta, sanguinare le orecchie dei presenti e mi chiedo se il fonico si sia divertito a mettere a zero l’asticella del volume. Non una, non due, bensì per tre volte siamo piombati nel silenzio.

Rovinata anche l’esecuzione di A Tout Le Monde con Cristina Scabbia a cui probabilmente è stato dato un microfono della Chicco. Voce non pervenuta.

Megadeth – 2017 – foto di Anna Bechis

Vaghi problemi di audio a parte, i Megadeth hanno portato ai fan italiani un buon concerto con ben quattordici brani, tra cui, “Hangar 18” in apertura, “Trust”, “Tornado Of Souls” e “Holy Wars… The Punishment Due”.

Di nuovo, Ama Music Fest si è confermato un ottimo festival, ben organizzato e, di nuovo, con pochissime code nonostante le 5500 persone affamate e assetate.

Sono assolutamente curiosa di scoprire la scaletta del 2024 a cui certamente parteciperò.

Scaletta Megadeth:
  1. Hangar 18
  2. Wake Up Dead
  3. In My Darkest Hour
  4. Sweating Bullets
  5. Dread And The Fugitive Mind
  6. Angry Again
  7. We’ll Be Back
  8. Dystopia
  9. Trust
  10. A tout le monde
  11. Tornado Of Souls
  12. Symphony Of Destruction
  13. Peace Sells
  14. Holy Wars… The Punishment Due

a cura e foto di repertorio di
Anna Bechis

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Anna Bechis

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