Una serata con Yoko Yamada

Una serata con Yoko Yamada
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Giovedì 15 giugno, Yoko Yamada ha inaugurato le serate di stand up comedy al Padova Pride Village.

Yoko Yamada è tornata a Padova a pochi mesi di distanza dalla data all’Hall, con il suo spettacolo Pizza sul gelato e ci ha regalato molte sorprese.

Sì, è vero, la scelta di tornare a vedere lo stesso spettacolo di stand-up è bizzarra ma la prima volta ci eravamo divertiti e avevamo voglia di passere una serata tranquilla al Padova Pride Village. Quindi ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto “perché no?”.

E abbiamo fatto bene perché è stato molto interessante.

Andiamo con ordine

Faccio un breve recap. Yoko Yamada, classe 1993, di padre giapponese e madre bresciana, è una delle giovani promesse della stand-up italiana. Presente già sul canale Comedy Central, sta portando in tour lo spettacolo Pizza sul gelato.

Tutte le sedie posizionate sono occupate e altre continueranno ad essere aggiunte. Tantissima gente è in piedi e, di fatto, il pubblico occupa tutta la tensostruttura. Sinceramente, considerata la vicinanza tra le due date, non mi aspettavo questa affluenza.

Yoko sale sul palco ed inizia lo show. Da qui è tutta una sorpresa.

C’è qualcosa di diverso nelle battute, nei temi e nei tempi.  Tra me ed Enrico (il fotografo) scatta un “trova le differenze” con lo spettacolo visto a febbraio.

Alcune battute sono simili come tema  ma diverse nello svolgimento, più fresche. Si perde una grossa parte di racconti sui genitori di Yoko e lo spettacolo diventa più incentrato su di lei.

È come se Pizza sul gelato di febbraio fosse stato un preambolo per arrivare alla serata del Pride Village.

Per tutto lo spettacolo mi chiedo se Yoko abbia apportato delle modifiche di data in data o se in realtà stiamo assistendo a qualcosa di nuovo.

Si passa dalla religione a Tinder, dai giochi dell’infanzia allo scoppiettante mondo del lavoro. E si ride, si ride molto. Il pubblico del Pride interagisce durante le battute e più passa il tempo, più gente si raduna vicino al tendone per sentire meglio.

Un’ora di spettacolo che è letteralmente volata.

Due domande al volo

La curiosità di capire cosa abbiamo appena visto è tanta e, saranno i due gin lemon (no, non è vero, erano tre) a darci coraggio, proviamo ad intercettare Yoko in backstage.

Quella che doveva essere una domanda al volo diventa invece una chiacchierata di venti minuti.

Yoko, Pizza sul gelato di oggi è molto diverso da quello di febbraio. Hai modificato dei pezzi durante il tour o abbiamo assistito a qualcosa di nuovo?

Lo diciamo o non lo diciamo? Sì, alcuni pezzi sono dello spettacolo nuovo che partirà quest’autunno. Ho già un’idea sul nome e pensavo a …(non possiamo svelarvi il nome ma sappiate che è parecchio divertente).

Quindi stasera siamo stati, un po’, le tue cavie da laboratorio. Hai provato i pezzi nuovi con noi!

Sì, non posso andare in tour senza aver mai provato lo spettacolo. Non posso continuare con Pizza sul gelato fino a settembre e poi, di punto in bianco, stravolgere tutto. Nelle prossime date voglio continuare a togliere sempre di più e aggiungere cose nuove. Non posso mandare in pensione di colpo tutto lo spettacolo, voglio che sia in evoluzione. La data padovana di febbraio è stata in realtà l’ultima in cui ho portato in scena lo spettacolo classico. Dopo l’Hall ho messo insieme i nuovi pezzi e ho deciso di provarli per la prima volta a Montespertoli. È stato strano perché ero in piazza e lì tra il pubblico c’era qualche anziano che, fatta una certa battuta, si è alzato e se ne è andato. Ho deciso di riprovarci oggi in questa data padovana.

Com’è andata quindi questa data?

Come ogni volta che mi esibisco nelle mie zone sono un po’ agitata. Persino alla data dell’Hall la ero, pur essendo ormai in tour da un po’. Quella volta c’erano le telecamere a riprendere tutto lo spettacolo. Questa sera invece, nonostante io provassi le nuove battute, sapere che eravamo al Pride mi ha fatto sentire a mio agio.

Felice di aver trovato risposta alla mia domanda, rimaniamo qualche altro minuto a chiacchierare. Yoko ci racconta di come sono andate alcune date e di un episodio in particolare avvenuto durante un secret show organizzato in un B&B che è stato bloccato da una coppia di assonnati e vagamente “arrabbiati” cinesi a quindici minuti dalla fine. Yoko è riuscita a terminare lo show sussurrando le battute, con il pubblico che tratteneva le risate per non disturbare la coppia.

Ammetto, mentre lo raccontava avevo le lacrime a forza di ridere.

È stata una serata davvero piacevole, un po’ per lo spettacolo che è stato davvero divertente e anche per aver avuto modo di chiacchierare con Yoko. È stato interessante capire come funziona uno spettacolo di stand-up e conoscere una persona così gentile e simpatica.

Consiglio quindi a chi ha già visto Pizza sul gelato di tornare anche nelle prossime date per scoprirne l’evoluzione ed avere un assaggio del prossimo tour. Vi prometto che non ve ne pentirete.

a cura di
Anna Bechis
foto di
Enrico Dal Boni

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