Sfanghiamola! – Piazza Cavour, Rimini – 27 maggio 2023

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Il grande evento benefico a favore delle popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna è andato ben oltre le aspettative… Scoprite perché!

“Sfanghiamola!”, ovvero il concerto di beneficienza promosso dal Comune di Rimini in collaborazione con il TeamBòta, Michael Frisoni e Daniele Maggioli (Duo Bucolico), ha letteralmente gremito Piazza Cavour a Rimini, nella serata di sabato 27 maggio 2023.

Per raccontarvi la cronaca di quella che è stata una giornata memorabile vorrei partire da ben oltre la fine. Infatti solo ora, a quasi una settimana dal concerto, riesco a metabolizzare quello che è accaduto a Rimini sabato scorso.

Ancora mi rivedo i video nel telefono, a ricercarne altri su Instagram, mentre vado ad esaurire la post-elaborazione delle foto (oltre un migliaio da visionare). Una quantità immensa di ricordi digitali che non riescono a descrivere il vortice di emozioni nel quale si viene catapultati in un concerto del genere. E forse neanche le parole basteranno a spiegarlo.

Ma potrà forse essere utile a voi (per capire, se non c’eravate) e a me (per rimettere insieme i pezzi) il punto di vista di chi pensava di fare una mera cronaca fotografica della giornata di sabato. E invece si è ritrovato con cuore e fisico protagonista di un rito collettivo, dove migliaia di cuori hanno battuto all’unisono.

Fondamentale la partecipazione totalmente gratuita di una selezione di artisti che in qualche modo sono legati alla Romagna, che ora più che mai ha bisogno di aiuto (superfluo e ripetitivo citarli tutti: nella copertina potrete trovare l’elenco esaustivo)

E così arrivo in sella alla mia bici pieghevole in una Piazza Cavour che via via col passare delle ore si riempie lentamente, ma costantemente. In realtà, mi dedico ad immortalare poco i vari artisti che si succedono (e qualcuno l’ho pure mancato, non me ne vogliate!), perché la voglia di stare in mezzo alla gente e di rubare qualche scatto qua e là alle persone presenti era davvero troppa e irrefrenabile.

Sentirsi parte di una comunità, vivere e respirare una solidarietà incondizionata al ritmo di musica fantastica: queste sono le primissime sensazioni percepite nell’aria riminese. D’altro canto in perfetta sintonia con l’anima dei romagnoli, dei quali la partecipazione e lo spirito di iniziativa contagia anche chi, come me, prova una sana invidia per quel senso di appartenenza.

E il mio girovagare in cerchio mi porta a salire regolarmente quelle scalinate del porticato che ospita il backstage degli artisti. E mi chiedo “Ma cosa ci faccio qui?!”

Ti ritrovi a bere birra e a mangiare pizza, a chiacchierare del più e del meno, a ridere e a scherzare (tra gli altri) con Crista, Luca Fol, con il nostro Beppe Ardito e Lorenzo Semprini, con Lorenzo Kruger dei Nobraino e con il Duo Bucolico e Lo Stato Sociale.

Insomma, sembra di essere catapultati per magia in uno di quei festival dove chi ha il privilegio di far parte dello staff in qualche ruolo può permettersi di chiacchierare con gli artisti.

Ma la magia è vera, e non soltanto per me. C’è un intero pubblico su quel palco ricavato in cima alla scalinata. Ma che dico, c’è un’intera regione!

Se prima dell’imbrunire quella partecipazione è stata quasi platonica (ma non meno partecipata, sia chiaro), col calare della sera i più coraggiosi hanno saltato a piedi pari quei quattro scalini e come me si sono ritrovati a cantare fianco a fianco agli artisti!

Di certo qualche birra in più ha lasciato molto spazio all’improvvisazione, ma tant’è… Anche quel ricavato lì è andato in beneficienza. Per dovere di cronaca l’incasso raccolto ammonta a ben 12.000 euro.

Ma la sensazione più bella è stato ritrovarsi a cantare “Romagna Mia” sul palco, rivolto verso il pubblico insieme agli artisti (e non so suonare, figuriamoci cantare!). Questa immagine è per me la metafora perfetta di questa serata.

In quel momento era come se chiunque, sul palco o in piazza, fosse realmente a fianco delle persone colpite a spalare fango e a cantare, come abbiamo visto nei notiziari, sempre col sorriso.

Ognuno a suo modo ha abbracciato quella popolazione: spalando, donando, mettendo la propria arte a disposizione e chi tutte e tre le cose.

E allora, questo articolo e queste foto le dedico a voi, bella gente di Romagna, e chissà che non vi ritroviate in qualche scatto. La vostra terra (anche se un po’ la sento pure mia!) si rialzerà più forte di prima!