Blanco “Innamorato”, un’opera inno alla vita

Blanco “Innamorato”, un’opera inno alla vita
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Blanco torna con “Innamorato”, il suo secondo album in studio, per cercare di rimanere e dimostrare di non essere solo un fenomeno di passaggio.

Blanco è ormai noto al grande pubblico per la “gag” avvenuta sul palco di Sanremo con le celeberrime rose. Piccolo off topic: era tutto programmato, guardatevi il video ufficiale dell'”Isola delle Rose” e capirete; risulta tra l’altro imbarazzante l’indignazione provocata da questo episodio, quando su tante altre tematiche più rilevanti vige l’indifferenza generale.

Tralasciando queste polemiche, ormai decadute, è uscito il nuovo album di Blanco: “Innamorato“. Le aspettative erano altissime soprattutto dopo il successo mediatico dato dalla vittoria del Festival di Sanremo”nel 2022 e sei dischi di platino collezionati grazie all’album di esordio “Blu Celeste“. Il tutto corredato da un conseguente tour primavera-estate nel 2022 andato sold-out o quasi.

Blanco con questo disco può arrivare a far ricredere chiunque, in particolare i “giurassici” del settore, per dimostrare di non essere solo un fenomeno estemporaneo, ma di meritarsi il successo della propria musica.

L’album si compone di dodici tracce un numero che ritorna da “Blu Celeste“. “Innamorato” presenta uno schema quasi come se la tracklist fosse stata composta in rima alternata di successione nei toni delle canzoni; tracce più profonde e introspettive si susseguono ad altre create esclusivamente per scatenarsi.

Ascolta “Innamorato”.
Canzone per canzone
  • Anima Tormentata“:
    è un brano inusuale per aprire un disco perché l’artista si mette subito in discussione sottolineando una condizione d’essere tormentata. Nonostante il successo, questo stato d’animo non viene cancellato, anzi probabilmente alimenta il malessere;
  • Ancora, Ancora, Ancora“:
    il titolo della canzone è una chiara dedica al brano di Mina, in vista della traccia successiva. Dopo un’apertura dell’album più interrogativa, in questo brano l’artista inizia a sfogarsi soprattutto nel ritornello con l’aiuto di nuovi sound;
  • Un Briciolo di Allegria“:
    il capolavoro dell’album, “SOLO” per questo featuring con Mina quasi surreale il disco merita un ascolto, almeno per degustarsi questa collaborazione. Mina non si è snaturata troppo e BLANCO l’ha condotta sulla via della musica odierna. Questa canzone è un esempio concreto di come due generazioni totalmente distanti possano unirsi grazie alla musica;
  • Lacrime di Piombo“:
    è la canzone più struggente di tutto il disco, giocandosela con “Giulia” in questo senso. Questi sono i brani “ideali” dove BLANCO riesce a esprimere la sua massima caratura artistica. Torna anche qui un BLANCO fragile e lo riesce a trasmettere nel migliore dei modi;
  • L’Isola Delle Rose“:
    l’unico singolo uscito in vista dell’album e “sporcato” dalla questione Sanremo, ma è un brano di tutto rispetto per lasciarsi andare ulteriormente dopo due tracce più intime;
  • Innamorato“:
    a metà del disco si incontra finalmente la traccia dove BLANCO si perde nei mille aspetti legati all’amore. Piccoli gesti, situazioni che si manifestano in questo stato tanto bramato e odiato dall’essere umano;
Continua “Innamorato”
  • Scusa“:
    è un brano di pura liberazione, il “corro nella no-no-tte” ripetuto in sequenza nel ritornello può solo portare a immedesimarsi in una corsa sotto alla pioggia per sfogarsi dei problemi della vita a fine giornata;
  • Fotocopia“:
    tra i brani più lenti è forse quello più “deludente” seppur si ascoltino bene le nuove influenze musicali a livello strumentale; è un buon inizio ma c’è ancora del lavoro da fare per riuscire a unire la vera essenza di BLANCO a suoni più elettronici;
  • Giulia“:
    inserire nel disco una canzone riguardante una vecchia storia d’amore è un messaggio forte, soprattutto se il disco è denominato “Innamorato“. BLANCO descrive in questa traccia un amore vitale finito male sia per colpa sua ma cercando allo stesso tempo un concorso di colpe.
    Che ho già perso la testa // E non è la prima volta // Ho finito le lacrime che mi rendevano fragile // Ho già perso la testa” […] “E dividiamoci le colpe // Se no è una storia folle // Finita quasi a botte // Tutto tranne che dolce.“;
  • La Mia Famiglia“:
    Blanco in questo brano, forse, vuole ribadire il fatto di come sia fondamentale avere persone fidate e di avere poche persone a cui veramente affidarsi dal punto di vista personale perché il successo e il settore non sono decisamente influenze positive;
  • Raggi Del Sole“:
    questa canzone è forse la più “superficiale” e “debole” del disco. Sicuramente non è stata pensata per essere una canzone impegnata ma più come brano sfogo dal punto di vista delle sonorità e del testo;
  • Vada Come Vada“:
    Blanco a fine disco sembra “rassegnarsi” alla vita, manifestando la volontà di volersela godere nonostante possano esserci momenti oscuri cancellati o comunque ben bilanciati da momenti pieni di luce. Un finale a lieto fine.
Due parole nel complesso

La penna di Blanco, soprattutto nelle canzoni più introspettive e profonde, è indubbiamente una delle migliori delle nuove generazioni. Lo stile del disco ha mantenuto alcuni elementi di continuità di “Blu Celeste” seppur si senta un Riccardo più maturo e con nuove sfumature di suono elettronico in alcuni brani.

A primo impatto l’artista lombardo può sembrare estremamente superficiale e “vuoto” nelle sue canzoni, in realtà è tutto il contrario. “Innamorato” è un manifesto di inno alla vita che presenta i suoi aspetti negativi, contrastati da diversi sprazzi di luce, tra cui l’amore, che porta a dare senso a questo viaggio degno di essere vissuto.

Innamorato” può essere considerato come disco di transizione per far avanzare ulteriormente BLANCO verso un’ulteriore maturità umana e artistica. Ci saranno da aspettarsi grandi cose in futuro, ne siamo certi.

a cura di
Luca Montanari

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