Marco Mașini – Grana Padano Theatre, Mantova – 17 marzo 2023
A grande richiesta ritorna sui palchi dei teatri italiani Marco Masini con la seconda parte del tour celebrativo “T’innamorerai di noi” sottotitolo: Oltre trent’anni insieme. Mantova ha accolto la prima data di questa seconda trance del tour che si snoderà attraverso la penisola
In effetti sono passati più di trent’anni da quel Sanremo del 1990, quando per la prima volta Marco Masini si fece notare al grande pubblico con “Disperato” e vincendo poi il primo premio tra i giovani. Era un’edizione importante quella, c’erano Ray Charles e Tina Turner, Rod Stewart e Liza Minelli, i Depeche Mode e Miriam Makeba.
Un talento puro, un cavallo di razza della scuola Fiorentina, con una voce potente e carismatica, ma soprattutto una brava persona. I primi anni di carriera sono stati stratosferici, un successo via l’altro, fino a quando strane dicerie hanno tentato di oscurare la carriera di Marco. Proprio nel periodo storico in cui le stesse dicerie uccisero quella grande artista che era Mia Martini.
La reazione di Marco fu pubblica e talmente forte da portarlo coraggiosamente a continuare la sua carriera riappropriandosi piano piano di quel successo che gli era dovuto. Memorabile la sua partecipazione al programma di Adriano Celentano in prima serata dove si presentò interpretando “Gli uomini non cambiano“.
Essendo questo un tour celebrativo, la scaletta del concerto si articola prevalentemente attraverso i successi più importanti. Non mancano pertanto: “Ci vorrebbe il mare”, “Perché lo fai”, “Disperato”, “L’uomo volante”. Fino alle dissacratorie “Bella stronza” e “Vaffanculo”.
Condividono il palco con Marco: Massimiliano Agati alla batteria, percussioni e chitarra acustica, Alessandro Magnalasche alla chitarra elettrica ed acustica, Cesare Chiodo alla chitarra acustica, basso, direzione musicale, Lapo Consortini alla chitarra acustica e ideazioni sonore, Stefano Cerisoli alla chitarra elettrica ed acustica e Antonio Iammarino alle tastiere e pianoforte.
a cura e foto di
Moris Dallini
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