“Lisa Morpurgo”, la signora delle stelle

“Lisa Morpurgo”, la signora delle stelle
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Negli ultimi anni sono apparsi molti libri relativi all’astrologia, complici social network e meme a tema. A volte snobbata, a volte eletta a nume tutelare di ogni nostra azione, l’astrologia è qualcosa che, permettendoci di ravvisare tratti comuni in casistiche diverse, in qualche modo ci “rassicura”. A tal punto da istituire vere e proprie regole: “vado d’accordo con le bilance e gli scorpioni perché ce ne sono tanti nella mia compagnia”, “il mio ex è dei gemelli quindi è un segno da evitare” e così via…

Nel panorama editoriale invaso da compendi sulle caratteristiche zodiacali, il libro di Melissa Panarello (autrice di 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire) Lisa Morpurgo (Giulio Perrone Editore) in questo senso è un un unicum. Perché parla di questo tema attraverso una figura che l’astrologia l’ha fatta, nel vero senso della parola.

Fonte: Pinterest
Lisa Morpurgo, scrittrice e astrologa

Lisa Morpurgo, complice forse l’ascendente cancro, “ha sempre tutelato la sua vita privata e rifiutato di essere colpita dai violenti raggi dei riflettori”, restando un po’ in sordina rispetto ad altri autori. Traduttrice per Longanesi, fino ai 40 anni non si era mai occupata di tali temi, finché un giorno le capita di tradurre dal francese Lo Zodiaco – Segreti e sortilegi, che le apre un mondo. Cercando autori italiani con cui trasporre quelli francesi, infatti, si accorge che a ogni personaggio ne associa uno con il medesimo segno zodiacale.

Da qui ha inizio una ricerca che occuperà tutta l’ultima parte della sua vita, usando come “cavie” per i ritratti astrali autori del calibro di Montale, Marquez e Buzzati, arrivando addirittura a riformulare teorie astrologiche. Teorizza, ad esempio, che il sistema delle corrispondenze tra pianeti e segni, come era stato concepito prima di lei, è manchevole di due pianeti, che ipotizza essere talmente lontani da non essere tracciati.

Morpurgo non era una studiosa rinchiusa nella sua torre d’avorio: teneva a Bologna lezioni e conferenze per diffondere la sua passione e scriveva sulla rivista Sirio dando prova in diverse occasioni di un forte femminismo. L’astrologa infatti è presentata dall’autrice non solo in quanto tale ma anche e soprattutto come donna, intellettualmente forte e conscia dei suoi diritti.

Fonte: Pinterest
Lisa e Melissa, unite dalla passione per gli astri

Oltre alla figura di Lisa Morpurgo e alla tematica affascinante, vi è un elemento che rende il racconto ancora più particolare e prezioso, ed è il punto di vista dell’autrice Melissa Panarello. La scrittrice del libro “scandalo” uscito nel 2003 racconta la vita dell’astrologa partendo da episodi della sua vita. Senza intralciare il ritratto della Morpurgo con un racconto autobiografico; Melissa narra di quanto la sua passione per gli astri l’abbia avvicinata all’autrice. Tanto da riscoprirne anche la sua opera letteraria: Lisa Morpurgo ha scritto infatti diversi libri, mai arrivati all’attenzione del grande pubblico.

Quando apre l’agenzia letteraria PAL nel 2020, Melissa ha l’occasione di dare una nuova vita alle opere di Lisa – in particolare al romanzo Madame andata e ritorno. Questa riscoperta in un anno terribile per via della pandemia coincide anche con una sorta di rinascita anche per Melissa, che aveva dovuto attraversare lutti e crisi personali nel corso dell’ultimo anno.

Ci muoviamo con le stelle

Si voglia credere nell’astrologia o considerarla un insieme di coincidenze, il messaggio che fanno passare Panarello e Morpurgo, prima di lei, è che ci muoviamo insieme alle stelle e che non esiste un percorso già tracciato. Sta a noi cogliere i segni in movimento nel cosmo e adattarli ai cambiamenti con cui abbiamo a che fare.

Lisa Morpurgo è un libro prezioso e leggero, grazie al quale è possibile scoprire una figura femminile importante per l’astrologia e per la letteratura. Ma utile anche a noi stessi per una nuova consapevolezza sui cambiamenti, sulla possibilità di rinascere, sul potere della scrittura e sull’essere donna.

a cura di
Martina Gennari

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