Coez – Teatro Arcimboldi, Milano – 16 dicembre 2022
Sold out a Milano per la prima delle tre date del “From the Rooftop Tour” di Coez
Coez, il rapper e cantautore italiano tra i maggiori esponenti in Italia del “pop-rap-indie” arriva a Milano con il suo “From the Rooftop tour“.
La prima delle tre date milanesi, tutte al Teatro Arcimboldi, è andata sold out in breve tempo e il cantante campano ha promesso ai suoi fan uno show speciale e intimo.
E cosi è stato.
Alle 21:00 si accendono le luci sul palco e compare una band speciale, formata da Ilaria Calabro Altan agli archi, Giuseppe D’Ortona alla batteria, Valerio Smordoni alle tastiere, Alessandro “Gaspare” Lorenzoni alla chitarra e Daniele Dezi “Orang3” al basso che ha curato tutta la struttura musicale del concerto.
“From the Rooftop” è un concept di cui è uscita la seconda parte quest’anno (la prima nel 2016) dove Coez rielabora pezzi suoi e cover (come per esempio “Fuori Orario” di Gue) in una versione più “intima”, con una celebrazione dell’atmosfera acustica che fa emergere l’emotività e personalità dell’artista.
Tra cover e successi
Per la prima data di Milano Coez regala una bellissima cover di “Verso altri lidi” degli Uomini di Mare, mentre su “Crack” entra un inaspettato Frah Quintale che rimane a duettare con Coez anche per il brano successivo, “Nei treni la notte”.
Molto emozionante anche la cover di “Cosa mi manchi a fare” di Calcutta, per arrivare poi a un momento di estrema dolcezza quando Coez durante “Ali sporche” scende dal palco e attraversa tutta la platea bassa e alta, avvicinandosi ai fan super felici.
Tutto il live ha un tono molto appassionante, emotivo, sia quando vengono eseguite ballate lente sia quando ci sono pezzi un po’ più energici come i grandi classici di “Faccio un casino” , “Ciao”, “È’ sempre bello” e “La musica Non c’è”.
La scenografia poi fa la sua parte, una scatola nera a mezz’aria sul palco “chiude” un po’ i musicisti in una sorta di cornice, un quadro, per poi alzarsi inclinandosi ad emanare giochi di luce o lasciare scoperto il 3D di una luna colorata che rende tutto ancora più magico.
Il concerto si chiude con “La strada è mia” e il pubblico si alza in piedi applaudendo gli artisti che sul palco, inchinandosi, ringraziano.
Grazie Coez, “è sempre bello averti intorno” (cit.)
Ecco la scaletta:
- Flow easy
- Fra le nuvole pt.2
- Le luci della città
- Verso altri lidi (cover di Fabri Fibra/Uomini di mare)
- Faccio un casino
- Essere liberi
- Come nelle canzoni
- Crack
- Nei treni la notte (cover di Frah Quintale)
- Fuori orario (cover di Gué)
- Testa uragano
- Taciturna
- Cosa mi manchi a fare (cover di Calcutta)
- Le parole più grandi
- Costole rotte
- Davide
- Margherita
- Occhi rossi
- Lontana da me
- Ali sporche
- Ciao
- Vorrei portarti via
- È sempre bello
- La musica non c’è
- La strada è mia
a cura e foto di
Emanuela Giurano
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