Fatoumata Diawara e Damon Albarn insieme per “Nsera”

Fatoumata Diawara e Damon Albarn insieme per “Nsera”
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Davide Lasala e Andrea Fognini di Edac Studio mettono a segno un nuovo colpo! 

Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato “Nsera”, singolo di Fatoumata Diawara feat. Demon Albarn che ha visto la luce grazie anche al lavoro svolto dai due. Cogliamo l’occasione per scambiare due chiacchiere con Davide, per capire come è nato il brano e quali saranno i suoi prossimi progetti.

Ciao Davide, bentrovato! Sono passati due anni dalla nostra più recente chiacchierata. Quindi, per prima cosa, come state e come vanno le cose in Edac Studio?

È un piacere trovarci di nuovo qui!

In Edac Studio tutto bene, siamo sempre qui nella nostra “sala giochi” a fare quello che amiamo.

In questo lasso di tempo ne sono successe di cose belle. La più recente è il singolo Nsera di Fatoumata Diawara feat. Demon Albarn, uscito il 15 novembre e sul quale ci avete messo lo zampino. Nello specifico, cosa avete fatto per questa canzone?

In pratica abbiamo iniziato registrando il provino di questa canzone con Fatoumata Diawara, come per tutti i pezzi su cui abbiamo lavorato insieme. Credo sia iniziata semplicemente con una parte di chitarra acustica a cui abbiamo aggiunto delle percussioni, il tutto è stato looppato per diversi minuti e poi Fatou ha iniziato a cantare.
Solitamente la prima take è molto freestyle e da lì poi andiamo ad ascoltare le parti migliori per iniziare a costruire un abbozzo di struttura del pezzo. Vengono doppiati i cori (tratto che contraddistingue molto lo stile dell’artista) ed aggiunti basso e chitarre elettriche.
In particolare poi questa canzone è stata registrata in studio con la band di Fatou, da lì abbiamo continuato a lavorare alla struttura e all’arrangiamento e a quel punto è stata inviata tutta la sessione di Pro Tools a Damon Albarn, che a distanza ha iniziato ad aggiungere le sue idee di suond.

A quel punto Damon ci rimandava i progetti e noi li finalizzavamo in studio insieme a Fatou, fino a quando il tuttto è stato mandato a mixare ed è uscito fuori quello che tutti potete ascoltare.

Il bello è che Fatoumata e Damon hanno trascorso alcuni giorni da voi. Come è stato averli in studio e che rapporto si è creato?

In realtà Damon è stato in studio solo durante la registrazione di Desolè (singolo dell’ultimo disco dei Gorillaz) il resto è stato fatto tutto a distanza.
Fatoumata invece in questi anni è stata la persona che è stata più tempo in studio con noi.

Fin dal primo giorno con lei si è subito instaurato un rapporto speciale, sia a livello umano che lavorativo, siamo molto in sintonia. 

Ora però dovete dirci in che modo vi siete conosciuti fino ad arrivare a lavorare insieme…

Semplicemente abbiamo ricevuto una chiamata dalla BMG di Londra che ci chiedeva la disponibilità dello studio e da lì è iniziato tutto.

La prima session è stata con Fatoumata Diawara e Nick Gold (produttore dei Buena Vista Social Club) e la seconda volta che ci siamo visti lei è tornata in studio con i Gorillaz.

Da lì in poi abbiamo iniziato a lavorare insieme costantemente, dato che Fatou si era trovata molto bene con noi e ovviamente, con il tempo, il rapporto è diventato sempre più stretto e siamo diventati sempre più affiatati.

Avete lavorato con grandi nomi della musica italiana, oltre che con un incalcolabile numero di emergenti. Avete notato una differenza d’approccio tra artisti di calibro internazionale come Albarn e le star di casa nostra? Se sì, sotto quali aspetti?

La grossa differenza sta nelle persone e nella semplicità con cui si lavora.

Damon Albarn è una star internazionale e lo sa, proprio per questo non lo fa pesare, anzi.

Siamo tutti sulla stessa barca, l’obiettivo è comune, stiamo facendo tutti musica.

L’idea di base è quella di immortalare un momento, un’emozione, e donarla agli ascoltatori.

Qui in Italia invece, in alcuni casi, è come se ci fosse sempre una gara, per arrivare a vincere chissà cosa. Ci si dimentica troppo spesso del fine principale e l’ego prende il sopravvento.

Ovviamente non ha senso generalizzare, anche perchè con la maggior parte delle persone con cui abbiamo collaborato ci siamo sempre trovati molto in sintonia.

Parlando proprio di come si lavora in uno studio di registrazione, avete recentemente tenuto un workshop di microfonaggio. Che tipo di riscontro avete ottenuto e che tipo di persone si sono presentate? Addetti ai lavori, tecnici o anche artisti?

È stato fantastico!

Era la nostra prima esperienza in quanto a workshop e non sarebbe potuta andare meglio.

Abbiamo deciso di avere un numero limitato di partecipanti proprio per avere un contatto diretto con loro e renderli veramente partecipi di quello che stavamo facendo. Non volevamo fare un workshop teorico (internet è pieno di qualsiasi cosa pseudo-nerd a riguardo), volevamo spingere i partecipanti a ragionare con le proprie teste e ad usare le proprie orecchie, e parremmo esserci riusciti.

I ragazzi (tutti giovani musicisti appassionati di audio) erano molto soddisfatti e ci ha fatto un piacere immenso.

Stiamo pensando di fare altri workshop nei prossimi mesi, magari su temi un po’ più settoriali e, perchè no, anche con degli ospiti…

Grazie per il tempo trascorso insieme! Ed ora cosa succederà in Edac?

Continueremo come sempre a sperimentare e divertirci nella nostra “sala giochi”, in particolare stiamo lavorando a due progetti emergenti a cui teniamo molto: The Snookers e Devis Carten.

In ogni caso siamo sempre alla ricerca di nuovi artisti che hanno qualcosa da dire, lavorare con giovani emergenti è per noi molto stimolante!

a cura di
Redazione

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