Niccolò Fabi: “Meno per meno” con 10 canzoni in totale

Niccolò Fabi: “Meno per meno” con 10 canzoni in totale
Condividi su

Venerdì 2 dicembre esce in doppio vinile, CD e digitale “Meno per meno”, il nuovo progetto artistico di Niccolò Fabi, in occasione dei suoi 25 anni di carriera. L’origine di questo progetto trova ispirazione nel concerto del 2 ottobre all’Arena di Verona. Infatti, “Meno per meno” offre al pubblico che non ha potuto vivere il concerto, una testimonianza della nuova tappa artistica di Niccolò

Martedì 29 novembre, presso la Santeria Toscana 31 di Milano, si è tenuta la conferenza stampa del nuovo album di Niccolò Fabi. 10 canzoni in totale: 6 già edite e vestite per l’occasione dagli arrangiamenti orchestrali e 4 inedite nate grazie all’unione tra il mondo sonoro del cantautore e quello dell’Orchestra Notturna Clandestina, diretta da Enrico Melozzi.

Per quanto riguarda il titolo dell’album, “Meno per meno”, Niccolò afferma che cerca sempre di fornire uno stato d’animo musicale, non semplicemente delle parole, che spesso si riferiscono a uno stato di introspezione dolente. La malinconia è una caratteristica che molti cantautori cercano di raccontare nelle proprie canzoni.

Prosegue dicendo:

Sono sempre del parere che si debba avere più sicurezza che speranza che l’effetto finale di questa malinconia nell’arte e nella musica non produca ulteriore malinconia nell’ascoltatore, ma piuttosto che possa trasportare a un sentimento di conforto o di condivisione. Appartengo a quella lunga schiera di persone che, quando ho uno stato d’animo malinconico, lo colgono e lo dimenticano grazie alla musica. La musica ha amplificato e poi meravigliosamente trasformato il 95% dei miei momenti difficili, quindi, spero di essere partecipe nella vita degli altri nella stessa maniera.

Perché per fortuna una certa percentuale di esseri umani nei propri momenti di difficoltà prova conforto nel rispecchiarsi in una musica che ha quello stesso stato d’animo. In modo da attraversarlo fino in fondo riuscendo così a liberarsene e magari a tornare a sorridere, per quell’effetto catartico che l’arte può ottenere quando due energie apparentemente negative moltiplicandosi tra di loro ne generano una positiva. Meno per meno dà più per l’appunto.

Questa la tracklist di “Meno per meno”:

  1. Andare oltre
  2. L’uomo che rimane al buio
  3. Ha perso la città
  4. Una mano sugli occhi
  5. Solo un uomo
  6. Una buona idea
  7. Costruire
  8. Al di fuori dell’amore
  9. A prescindere da me
  10. Di Aratro e di Arena
Niccolò Fabi - Meno per meno

“L’uomo che rimane al buio” parla di un tema, quella della paura e della libertà, del fatto che essere liberi e fare qualcosa non è sempre così facile, e che a volte avere un aiuto è un conforto. Vorrei legare il significato della canzone con la reclusione della pandemia, che ognuno di noi ha vissuto sulla propria pelle. Il singolo è un po’ anche la fotografia di uno stato d’animo di chi avrebbe mantenuto dentro di sé una serie di distanze o di paure rispetto alla sua condizione di normalità.

Alla domanda su come reagisce alle diverse questioni politiche e di attualità, e cosa fa per sensibilizzare l’opinione pubblica, ha risposto:

La confusione dei linguaggi mi fa paura perché si perde l’autorevolezza di ciò che viene detto. Le modalità per esprimere le nostre opinioni passano sempre di più attraverso i social media e io non appartengo a quella forma di linguaggio.

Questo mi è stato confermato da un episodio accaduto durante il concerto di Verona, quando all’interno di una canzone che ho scritto e che si intitola “Io sono l’altro”, c’è un verso che dice: “Io sono il velo che copre il volto delle donne”.

In quel momento tutti hanno iniziato ad applaudire, ciò significa che in qualche modo si può essere portatori di sensibilità anche se in modo artistico. Il pubblico ha capito che quella frase andava a riempire qualcosa che lo toccava nel profondo. Preferisco comunicare in questo modo, piuttosto che postare su Instagram la foto di una donna iraniana con il velo. 

Niccolò Fabi

Gli applausi non sono tutti uguali, alla fine dell’opera danno un senso a quello che avete già dato. L’applauso prima che tu abbia detto una parola o emesso un suono ha un valore più grande, cioè un attributo di ciò che tu hai avuto nella vita delle persone.

a cura di
Livia Bulku

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Cristina D’Avena e lo speciale cofanetto per celebrare i 40 anni di carriera
LEGGI ANCHE – Jennifer Lopez con “This is me… Now” torna sui social media
Condividi su

Livia Bulku

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *