Litfiba – Arena della Regina Cattolica – 20 agosto 2022
Premetto che seguo ed apprezzo i Litfiba fin dai loro primi vagiti, per questo posso considerarmi assolutamente di parte. Di conseguenza, proprio per questo, sono pronto a trovare una giustificazione a qualsiasi scelta artistica e non che possa fare il duo toscano.
Come recita il titolo, “L’ultimo girone” dovrebbe essere il tour dell’addio. Una grande festa collettiva per chiudere in gloria una carriera che è iniziata più di quarant’anni fa. Una carriera che di casino ne ha fatto ben tanto dagli anni ottanta, cavalcando l’onda punk e new wave che imperversava all’epoca in Europa. Per poi approdare dai novanta ad un genere hard rock che nel tempo assumerà contorni sempre più pop e commerciali regalando alla band una popolarità definitiva e incontrastata.
Nel mezzo di questo percorso, successi, eccessi, tragedie e dissapori che determineranno diversi eventi tra cui anche lo scioglimento della band. La prima rivoluzione fu quando i Litfiba diventarono sostanzialmente un duo (dato di fatto che è rimasto nell’immaginario collettivo) costituito dai soli superstiti Ghigo Renzulli e Piero Pelù intorno ai quali si avvicenderanno nel tempo sempre musicisti di prim’ordine.
A seguire una lunga serie di produzioni discografiche di grande successo fino al primo incrinarsi dei rapporti anche tra Ghigo e Piero. Quest’ultimo esce dal gruppo per intraprendere (con successo) una carriera da solista, mentre invece Ghigo tenta di proseguire il percorso Litfiba anche senza Piero cercando invano di sostituire il leader carismatico della band.
I primi anni duemila sono all’insegna di nuove produzioni discografiche e relativi concerti che però faranno fatica a decollare. E cosi, dopo una pausa forzata di riflessione, nel 2009 complice la Sony Music che li metterà sotto contratto, c’è il riavvicinamento tra Ghigo e Piero e dall’anno dopo sono di nuovo in pista.
Il resto è storia nota. Di nuovo tournée e concerti affollatissimi. Piero mantiene con successo la sua autonomia artistica che lo porterà ad esplorare nuovi campi come la conduzione televisiva, l’editoria e ultimamente anche il cinema. Ghigo continua a suonare.
Tuttavia, diciamo la verità, quell’alchimia, quella complicità, quel pazzeggio che vedevo una volta on stage, fatico a ritrovarla. Ma i Litfiba dal vivo mi piacciono lo stesso. D’altronde sono di parte.
a cura e foto di
Moris Dallini