Per riempire il tempo esistono gli hobby non le persone #parliamone

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Perdere un amico può far male quanto perdere un amore?

Ecco come inizia la storia di oggi ma facciamo un passo indietro. A scrivermi è ancora una volta un ragazzo, che in questo momento sta vivendo una di quelle esperienze che nell’arco della vita è possibile capiti a chiunque: perdere un amico per “colpa” di un amore.

Sparire dalla vita di una persona è diventata una delle mode attuali più frequenti. Che sia in amore o in amicizia, a tratti sembra davvero di vivere in un supermarket di sentimenti e rapporti umani con possibilità di scambio, sostituzione, annullamento e dimenticatoio o cestino della spazzatura che dir si voglia.

Forse abbiamo perso un po’ di vista il significato reale di entrambe le cose perché coltivare un legame, a prescindere dalla sua natura, implica investire delle forze, delle energie e del tempo. Sembra banale da dire, ma ci sono persone che credono fermamente in tutto questo. CREDONO FERMAMENTE NEI RAPPORTI CHE SCELGONO DI COSTRUIRE.

Volete sapere cos’è successo al nostro amico?

In poche parole colui che è sempre stato il suo migliore amico con il quale ha condiviso anni di gioie, dolori e momenti importanti ad un certo punto si è fidanzato ed è diventato il suo peggior nemico. Nel giro di poco tempo infatti, la donna con la quale ha iniziato una relazione ha completamente fatto terra bruciata intorno alla sua vita arrivando ad eliminare ogni sua amicizia.

Inizialmente il nostro amico (ritenuto “negativo” da quel genio di donna sicuramente eccessivamente gelosa e possessiva) ha provato a cercare risposte e ha fatto dei tentativi di riavvicinamento tutti miseramente falliti. Ad oggi è ancora lì che aspetta di capire cosa sia effettivamente successo e perché da un giorno all’altro colui che è stato il suo “compagno di merende” sia diventato improvvisamente un fantasma.

Ad un certo punto scrive:

Non riesco ancora ad accettare tutto questo, mi impongo e mi ripeto che il tempo farà il suo corso, magari un giorno capirà… o forse capirò?

Ecco secondo me è tutto molto chiaro e non c’è bisogno di aspettare nessun giorno perché non siamo più dei ragazzini, ma uomini e donne in grado di decidere a cosa e a chi dare o togliere priorità in base a ciò che siamo e vogliamo. Se basta davvero così poco per rinunciare ad una persona vuol dire che di quel rapporto in realtà non te ne frega poi così tanto ma è solo un rapporto di comodo e di circostanza.

Il problema non è il fidanzamento, il problema è non saper gestire i propri legami e adattarsi alle richieste altrui senza nessuna forma di rispetto non solo nei nostri confronti ma anche nei confronti di chi c’è sempre stato.

Accettare qualcosa non è mai semplice, soprattutto quando si tratta di un cambiamento non voluto e improvviso che sposta un po’ le nostre certezze e fa crollare alcune sicurezze ma alla fine ogni persona si rivela per ciò che è ed ogni maschera cade.

Tornando alla domanda iniziale, per me perdere un amico fa male tanto quanto perdere un amore, anzi forse fa ancora più male.

Bisogna stare attenti a chi si dà fiducia e resto dell’idea che L’AMICIZIA VERA SIA PUR SEMPRE UNA FORMA D’AMORE e che, come tutte le forme d’amore abbia bisogno di protezione, cura e attenzione.

“Non esiste necessariamente una risposta a tutto. Ogni tanto la risposta è un silenzio. Punto. E te lo devi far bastare.” (Io ti voglio felice – Capitolo 1)

Consiglio musicale: “Quanti col sorriso dopo l’uso ci hanno buttato?”

A cura di Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

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