Rival Sons – Campus Industry Music – 14 febbraio 2019
Sfortunatamente il camion dei Rival Sons è stato fermato alla dogana Svizzera. Fortunatamente sono stato avvisato.
L’apertura dei cancelli al Campus Industry Music era prevista per le 19.30 ma a causa del disguido è stata posticipata alle 22.00.
Mancano pochi minuti quando arrivo e la gente in attesa è già tanta. Nonostante la comunicazione sia stata data anche tramite Facebook, molti vengono da lontano e non hanno fatto in tempo a vederla.
Alle 22.10 si può finalmente entrare. Qualcuno esulta.
È l’unica data italiana del tour dei Rival Sons e le prevendite hanno fatto registrare il tutto esaurito già da tempo.
Il Campus si riempie velocemente e tocca ai The Sheepdogs rompere il ghiaccio. Il loro buon vecchio rock’n’roll fa subito colpo sui presenti, tanto che dopo un paio di pezzi sembra quasi che siano loro gli headliner della serata.
Finita la loro esibizione, però, la folla acclama a gran voce i veri protagonisti e sin dalle prime note di Back in the Woods tutto il locale comincia a cantare e saltare.
La presenza scenica di Jay Buchanan è potente tanto quanto la sua voce e coinvolge continuamente il pubblico in uno scambio di energia reciproco. Dopo Do Your Worst la band californiana scende dal palco prima del consueto bis.
Al grido unanime di “One more song! One more song!” sembra che i fan abbiano dimenticato definitivamente il tanto ritardo. C’è spazio ancora per Shooting Stars e Keep on Swingingprima dei saluti finali con un “Grazie mille Parma” urlato in italiano.
Grazie a Vertigo
The Sheepdogs
Testo e Foto a cura di
Mirko Fava