(Adnkronos) – È stata depositata da parte del Partito Democratico alla Camera una proposta di legge per disciplinare la “vendita di armi e coltelli a minori e misure di prevenzione” per dire basta a una situazione drammatica che riguarda principalmente i giovani. Sono infatti numerosi i casi di accoltellamento che si sono verificati recentemente. Solo da inizio mese, sono già almeno 5 i casi registrati fra i giovanissimi. A Napoli, sono stati ben due i minorenni, di 14 e 15 anni, feriti nel giro di 24 ore fra il 4 e il 5 maggio, da una coltellata inferta da loro coetanei. Il 4 maggio a Bologna, un 20enne tunisino è stato ferito con una pugnalata. Nella notte fra il 3 e il 4 maggio invece sono stati due i giovani ad essere uccisi da un’arma bianca: a Bergamo Riccardo Claris, tifoso 26enne dell’Atalanta, è stato ucciso con una coltellata alla schiena da un 18enne ultras dell’Inter, mentre a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è morto il 20enne Lorenzo Cristea al termine di una lite fuori da una discoteca. A fine aprile invece una ragazza di 20 anni aveva ferito il fidanzato 23enne durante una lite avvenuta a Sanremo. Ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, lo scorso 18 aprile ha perso la vita invece un 21enne egiziano, trovato con una grave ferita da taglio al torace; lo stesso giorno a Roma, in zona piazza Vittorio, un 18enne tunisino ha colpito al collo un suo coetaneo dopo avergli rubato una catenina. Il 3 aprile nel quartiere partenopeo di Chiaia poi un 14enne ha accoltellato a una coscia un 18enne. A Frascati, il 30 marzo scorso un 16enne è stato ferito da un coetaneo dopo una discussione legata ad alcuni debiti. Il 16 di marzo poi, a San Benedetto del Tronto, una rissa fra giovanissimi si è conclusa con l’accoltellamento di un giovane 24enne di origini africane e con il ferimento di altre cinque persone. Il 13 marzo poi una lite in famiglia per uno struccante fra due sorelle si è concluso con la 20enne che ha preso un coltello da cucina e ha sferrato 6 coltellate all’addome alla sorella di 24, nella casa di famiglia a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli. Arriviamo a febbraio, il 19, quando a Bologna un 17enne di origine tunisina accerchiato dal branco è stato accoltellato alla gola, salvandosi solo per pochi centimetri da un colpo mortale; il 9 marzo, nel comune trapanese di Castelvetrano, un 25enne magrebino ospite di un centro di accoglienza, al termine di una lite scoppiata per futili motivi con un suo connazionale minorenne gli ha inflitto quattro coltellate. Il 18 gennaio, in un centro di prima accoglienza di Firenze, un 18enne tunisino ha colpito al petto con una lama un connazionale, perforandogli il cuore. Il 13 di gennaio infine a Roma, un 20enne è stato raggiunto da 6 colpi all’addome e alle gambe dal fratello maggiore di un suo coetaneo per motivi sentimentali. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
di Staff
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