Siamo stati in anteprima alla nuova mostra su Pino Daniele al Palazzo Reale di Napoli. “Spiritual” ci fa conoscere l’artista dagli esordi, attraverso ricordi, cimeli, bozze di canzoni e molto altro.
“Spiritual” racconta la storia del re del blues napoletano, percorrendo le fasi della sua vita partendo dagli esordi, di come un ragazzino del sud abbia fatto conoscere il suo talento e la sua città attraverso la musica. La stessa musica che è rimasta e rimane colonna portante di Napoli, e non solo.

Un modo speciale per ricordare i suoi successi nel decennale della sua scomparsa. La mostra si divide in due sale: Sala Plebiscito e Sala Belvedere.
Nella prima ritroviamo la fase che va dal 1955 al 1977. Gli esordi, i primi brani, fino alla fondazione della band Batracomiomachia. Qui è possibile anche ascoltare una registrazione inedita della band, una prova del 1974. La band mescola il blues con il rock e il progressive, ispirandosi a gruppi musicali come i Led Zeppelin. Tentano uno sbocco discografico, delusi dal fallimento si concentrarono sull’aspetto musicale. Collaborarono con il Tin, Teatro Instabile di Napoll, per musicare le loro produzioni teatrali. Pino inizia a sentire la necessità di scrivere dei testi, oltre che suonare, perché cresce in lui un malessere, una rabbia contro con le istiluzioni. Nel 1975 i Batracomiomachia si sciolgono e Pino inizia la sua carriera da solista. Nel 1977 esce il suo primo disco “Terra Mia“, canzoni ancorate nelle sue radici che saranno un vero manifesto musicale e culturale.
Nella seconda sala si procede fino al 2014. Qui si ripercorre la sua crescita. Sia musicale che personale. Questa parte è focalizzata sugli incontri, sulle collaborazioni avvenute negli anni con altri musicisti come Fiorella Mannoia, De Gregori e Ron e sulle produzioni musicali di Pino. È possibile vedere molte rarità, frammenti di vita quotidiana, fotografie rare, abiti di scena e i suoi amati strumenti musicali. In una delle sue ultime sale ci si immerge completamente in alcune esibizioni dal vivo dell’artista. Nella sala Belvedere si può apprezzare ancora di più l’animo di Pino Daniele, la sua evoluzione e il suo modo unico di fare musica. Quella che ancora oggi accompagna una città e un popolo che, nonostante il tempo passi, continua a ritrovarsi nelle sue canzoni.

Info e costi
La mostra è stata promossa dalla Fondazione Pino Daniele con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai, radio ufficiale Rai Radio 2, con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Storico Luce e Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia che la produce e organizza.
È possibile visitarla dal 20 marzo al 6 luglio tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 9 alle 20, l’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura. Il costo del biglietto è di 15€, il ridotto ha un prezzo di 10€ (per over 65, under 26 e gruppi organizzati composti da un minimo di 12 persone e un massimo di 20). Per i bambini, dai 6 ai 14 anni e le scuole secondarie di secondo grado, il biglietto ha un costo di 6€.
a cura e foto di
Loredana Desiato
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