Paradise: una delle serie TV meglio scritte degli ultimi anni

Condividi su

“Paradise” è una Serie TV statunitense distribuita in Italia da Starz (Disney +) e composta da 8 episodi. Lo show è ideato da Dan Fogelman (lo stesso sceneggiatore di “This is Us”) ed interpretato da Sterling K. Brown, Julianne Nicholson e James Marsden.

Nel vasto panorama delle serie TV, poche riescono a sorprendere come Paradise, lo show trasmesso su Disney + che ha saputo mescolare mistero, tensione e un’inaspettata profondità narrativa. Una serie che parte con un’apparente semplicità per poi rivelarsi qualcosa di molto più complesso e avvincente.

Trama e struttura narrativa

La storia inizia con quello che sembra essere un classico caso investigativo: qualcuno commette un crimine ed il focus è quello di trovare il colpevole.

Ma già dalla prima puntata ci si rende conto che Paradise è molto di più. Il mistero iniziale è solo la punta dell’iceberg di una realtà molto più ampia e sconvolgente: un’ambientazione apocalittica che si svela poco a poco, episodio dopo episodio.

La trama si sviluppa all’interno di una comunità apparentemente perfetta, abitata da individui influenti provenienti da tutto il mondo. Ma un brutale omicidio sconvolge la tranquillità e porta a galla tutti i segreti nascosti sotto la superficie idilliaca della società.

Il protagonista, l’agente dei servizi segreti Xavier Collins (interpretato da Sterling K. Brown), scopre il corpo senza vita del Presidente degli Stati Uniti, Cal Bradford (James Marsden) e l’indagine che ne segue lo conduce a svelare una realtà distopica.

I protagonisti di Paradise sono costruiti con grande attenzione, in modo credibile e coinvolgente. Ogni personaggio ha un ruolo ben definito e porta con sé le proprie motivazioni e i propri conflitti, contribuendo a rendere la trama ancora più avvincente.

Ciò che rende la sceneggiatura della serie così efficace è la sua capacità di tenere viva l’attenzione dello spettatore senza mai sbattergli in faccia tutte le risposte.

Ogni puntata aggiunge un tassello al grande puzzle, fornendo allo spettatore piccole soddisfazioni lungo il cammino, ma mantenendo sempre alta la curiosità per ciò che accadrà dopo. Paradise è una delle poche serie degli ultimi anni in grado di bilanciare così bene il ritmo narrativo e il progressivo svelamento della verità, senza mai risultare prevedibile o frustrante.

Il ruolo chiave del Presidente

Il Presidente Cal Bradford è un personaggio centrale nella serie. La sua morte misteriosa è il catalizzatore degli eventi che si susseguono, rivelando le tensioni e le dinamiche di potere all’interno della comunità.

La sua figura rappresenta le sfide morali affrontate dai leader in tempi di crisi, aggiungendo profondità alla narrazione e ricollegandosi a temi complessi come il potere, la sopravvivenza e la moralità in una società al collasso.

In molte serie e film di genere apocalittico, i leader politici sono spesso ritratti come freddi calcolatori, opportunisti o addirittura antagonisti. Qui, invece, il Presidente è un uomo che tiene veramente ai suoi cittadini, e lo dimostra più volte nel corso della serie.

La sua grande prova arriva nel momento in cui deve prendere una decisione cruciale per il futuro della specie umana: invece di scegliere la via più sicura e logica, preferisce dare una possibilità a chi è rimasto indietro, a coloro che non sono riusciti a mettersi in salvo.

Una scelta che non solo aggiunge una dimensione emotiva alla storia, ma che contribuisce a rendere il personaggio ancora più memorabile, donando umanità a tutta la narrazione.

Il marketing geniale della serie

Oltre all’alta qualità della sceneggiatura e della narrazione, Paradise si distingue anche per il modo in cui è stata promossa. Il trailer rilasciato prima della messa in onda ha svolto un lavoro magistrale nel suscitare curiosità senza svelare troppo.

Inizialmente, la serie sembrava un classico thriller investigativo incentrato su un crimine da risolvere. Ma, già dalla prima puntata, lo spettatore si rende conto che la realtà è molto più ampia e complessa.

Il fatto che il trailer sia riuscito ad incuriosire senza rivelare il vero cuore della storia è qualcosa di raro nel panorama televisivo moderno, dove spesso le campagne promozionali tendono a mostrare troppo, rovinando il piacere della scoperta.

Conclusione

La serie è dunque una delle opere televisive più avvincenti e ben scritte degli ultimi anni. Con una sceneggiatura solida, personaggi sfaccettati ed una narrazione che riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore fino all’ultima puntata e che si distingue come un prodotto di altissimo livello.

Se siete alla ricerca di uno show che riesca a sorprendervi e a tenervi incollati allo schermo, Paradise è assolutamente da vedere. Una narrazione intelligente, un cast ben costruito e una strategia di marketing perfetta la rendono un vero gioiello nel panorama delle serie TV recenti.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE: Mickey 17 – La recensione in anteprima dell’epopea satirica di Bong Joon-ho!
LEGGI ANCHE: “Il Gattopardo” – La recensione dei primi tre episodi in anteprima 
Condividi su

di Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *