Tregua scaduta a Gaza, Israele vuole proroga ma Hamas punta a seconda fase

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(Adnkronos) – La prima fase del cessate il fuoco a Gaza, che ha permesso di liberare una parte degli ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre 2023 e centinaia di prigionieri e detenuti palestinesi, è scaduta ormai da sabato. Ma Israele e Hamas restano divisi sull’accordo. Mentre gli israeliani vogliono infatti che la prima fase continui, prolungandola di fatto come da proposta contenuta nel piano Usa al quale ieri Tel Aviv ha dato il suo via libera, Hamas insiste perché si entri nella fase due dell’accordo.  Per lo Stato ebraico – spiega la Cnn – si tratterebbe quindi di continuare con lo scambio di ostaggi (vivi o morti), in cambio del continuo rilascio di prigionieri e detenuti palestinesi e di un maggiore flusso di aiuti a Gaza. Ma il gruppo sciita chiede invece che la nuova fase di negoziati, come previsto dall’accordo, entri nel vivo includendo il ritiro delle forze israeliane da Gaza e la fine permanente del conflitto. Ieri sera, a seguito di una consultazione con il suo governo, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato di sostenere la proposta degli Stati Uniti di estendere temporaneamente l’attuale cessate il fuoco durante il mese sacro islamico del Ramadan e durante la Pasqua ebraica. Secondo il piano Usa, l’estensione della tregua inizierebbe con un significativo rilascio di ostaggi sin dall’inizio: “Il primo giorno, metà degli ostaggi vivi e morti saranno rilasciati e alla sua conclusione, se verrà raggiunto un accordo su un cessate il fuoco permanente, saranno rilasciati i restanti ostaggi vivi e i corpi dei deceduti”, la nota dell’ufficio di Netanyahu. Hamas, come spiega la Cnn, non ha voluto commentare la dichiarazione del premier israeliano. Ma poiché l’estensione proposta dagli Stati Uniti non significherebbe automaticamente entrare nella seconda fase dell’accordo, il portavoce Hazem Qassem ha escluso di poter procedere in tal senso, affermando che Israele “mira a recuperare i suoi prigionieri mantenendo la possibilità di riprendere l’aggressione contro la Striscia di Gaza, il che contraddice i termini dell’accordo. Per noi – ha spiegato – è inaccettabile estendere la prima fase nel modo proposto dall’occupazione”.  L’accordo originale sul cessate il fuoco, nota ancora l’emittente Usa, prevedeva che la tregua potesse essere estesa almeno finché ci fosse stato un dialogo tra i negoziatori, ma non è chiaro al momento se i negoziatori stiano ancora parlando tra loro.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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di Staff

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