L’artista Eugene Ebipade Konboye espone a Villa Bellombra: una mostra “terapeutica” per le Persone e il Pianeta. Ecco RESTART
Nel cuore del Presidio Ospedaliero Accreditato Villa Bellombra, martedì 26 novembre alle ore 11 si inaugura la nuova mostra permanente a cura di The Rooom. Protagonista è il talento di Eugene Ebipade Konboye che utilizza ciabatte e infradito di plastica riciclate per realizzare ritratti di vita emozionali. Per Villa Bellombra l’arte è un elemento centrale nel percorso di cura e di riabilitazione, tra ripartenze e nuovi inizi. Da qui il nome della mostra: Restart.
Da materiali di scarto a opere d’arte con l’obiettivo di donare bellezza alle persone e all’ambiente circostante. Protagonista della nuova mostra allestita all’ospedale Villa Bellombra di Bologna è Eugene Ebipade Konboye, artista nigeriano che recupera e rigenera ciabatte e infradito di plastica, richiamando metaforicamente nelle sue opere i passi della vita. Il tutto in stretta vicinanza con il percorso riabilitativo che i pazienti vivono in un ospedale, tra alti e bassi, tra momenti di fragilità ma anche ripartenze e nuova speranza per il futuro.
La mostra dal titolo “RESTART” sarà inaugurata all’interno del Presidio Ospedaliero Villa Bellombra martedì 26 novembre alle ore 11, in via Casteldebole 10/7, alla presenza della direzione, del personale sanitario e della proprietà della struttura che all’arte affida un valore ed un significato terapeutico.
Queste le parole del Cav. del Lavoro Averardo Orta, Amministratore delegato del Consorzio Colibrì di cui Villa Bellombra è fondatrice:
“Sono molto orgoglioso di ospitare questa esposizione che è la terza dall’apertura della nuova Villa Bellombra ad oggi. Abbiamo volutamente destinato questo spazio ad artisti che con il loro talento sappiano trasmettere un messaggio di positività e di speranza ai pazienti e alle loro famiglie. Questa mostra esprime inoltre una forte attenzione alla sostenibilità, un valore ed un impegno che ci accomuna all’artista”.
In linea con le due precedenti mostre e i relativi artisti Angelo Maisto ed Elahm M. Aghili, entrambi impegnati nell’esprimere le relazioni tra esseri umani e tra questi e l’ambiente circostante, Eugene Ebipade Konboye approfondisce l’aspetto introspettivo della relazione con sè stessi, attraverso la metafora del riciclo come restituzione di una nuova vita.
Un lavoro artistico in grado di nobilitare la materia di ciò che sembra essere perduto ovvero i rifiuti come sottolinea il critico d’arte Francesco Masani:
“I rifiuti da cui Eugene Ebipade Konboye riparte sono resti di tante vite, la pratica di cura è quella di una loro rigenerazione valoriale attraverso l’immagine. RESTART invita a ragionare sul percorso dalla prospettiva dell’inciampo, sulla risalita da un punto d’osservazione posto nel futuro. Così da poter collocare nel mezzo l’unica forma di speranza auspicabile, quella che trova in sé stessa la volontà di superarsi”.
L’ARTE COME METAFORA ESISTENZIALE E DI VITA
Nei suoi ritratti, Eugene riutilizza le calzature di plastica recuperate da discariche o da canali di scolo della città di Abeokuta, in Nigeria, che vengono pulite, tagliate e attaccate sulla tela come se fossero tessere di un mosaico tridimensionale.
Una profonda attenzione è riservata all’accostamento tra le varie tonalità cromatiche, per dar vita a colori vivaci che ricordano quelli dei tradizionali vestiti africani. Le tinte forti e brillanti esaltano così il potere simbolico dei rifiuti, considerati la testimonianza di ciò che ha soddisfatto dei bisogni o assecondato delle emozioni.
La mostra è un’iniziativa a cura di The Rooom, concept agency specializzata in tematiche legate alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e alla responsabilità sociale. Un progetto realizzato dal Consorzio Ospedaliero Colibrì dedicato a tutta la comunità ospedaliera e a tutti coloro che vorranno venire a conoscere la mostra.
a cura di
Staff
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