“Gli amanti della notte”, un romanzo di Mieko Kawakami

“Gli amanti della notte”, un romanzo di Mieko Kawakami
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Irie Fuyuko è una giovane redattrice di 30 anni che vive unicamente per il suo lavoro, senza amici e senza particolari interessi. A Irie non piace uscire con gli altri né fare amicizia. L’unico sfizio se lo concede una volta l’anno, quando, in occasione del suo compleanno, esce di casa e passeggia per le strade di Tokyo illuminate dalla luna.

Una sua grande ossessione sono i libri che, in quanto correttrice di bozze, scandaglia in ogni loro parte per trovare refusi o errori grammaticali. Prende talmente sul serio il suo lavoro che quando si reca in una libreria si mette a sfogliare i volumi che lei stessa ha corretto per vedere se sono rimasti degli errori.

Irie è completamente inadatta alle relazioni sociali, quando conosce qualcuno di nuovo non spiaccica parola, arrossisce e non sa mai come rispondere alle domande. Nel suo mondo ci sono i libri e il suo lavoro, svolto perlopiù in solitaria, l’unico che una come lei potrebbe mai svolgere.

Un giorno, le offrono di collaborare part time per una nuova casa editrice e così conosce Hijiri Ishikawa, una donna caratterialmente molto diversa da lei. Hijiri è estroversa e ribelle e dice sempre ciò che pensa. Una ragazza che si presenta come l’opposto di lei e con la quale, nonostante o forse proprio per questo, trova una certa affinità.

Irie conduce un’esistenza apatica e si limita ad osservare gli altri vivere le loro vite senza mai fare qualcosa di concreto per la propria. Attraverso l’analisi del suo passato comprende di non avere mai preso una decisione per sé stessa ma di aver sempre subito, passivamente, le decisioni che gli altri volevano per lei.

Col tempo questa consapevolezza, assieme all’incapacità di stringere relazioni, sfocia nella depressione e in comportamenti malsani. Irie inizia a bere per sfogare la propria frustrazione. Finché un giorno, proprio a causa del suo problema con l’alcol, incontra Mitsutsuka, un’affabile uomo di mezza età, che la aiuta a ritrovare la sua borsetta. È l’inizio di una solida amicizia, che si trasformerà ben presto in qualcos’altro.

Mitsutsuka è un professore di fisica con molteplici interessi che riesce ad ammaliare Irie con la sua grande cultura. I due prendono l’abitudine di incontrarsi tutti i giovedì per perdersi in lunghe conversazioni sulla vita e su ciò che gli appassiona.

La ragazza inizia ad ascoltare la musica e a leggere i libri che le consiglia il professore, trovando finalmente delle passioni e uno scopo per andare avanti. Entrambi scoprono di essere amanti della luce, nel senso metaforico del termine. Quella luce che Irie ha perso a causa della depressione e che vorrebbe ritrovare. Questo si ricollega anche alle passeggiate notturne che ama fare ogni anno il giorno del suo compleanno. Irie esce di notte perché solo in quel frangente si possono contemplare le persone e gli oggetti illuminati dai lampioni. In pratica, lei crede che solo attraverso il buio, arrivando a toccare il punto più cupo della solitudine, potrà ritrovare la sua luce.

Gli amanti della notte è un viaggio introspettivo dentro alla mente della protagonista. È il racconto profondo e sincero di una donna, che passa dalla completa apatia al raggiungimento di uno scopo che dia significato alla propria esistenza.

Il libro tratta anche di depressione e alcolismo ma non lo fa in modo troppo diretto, bensì attraverso la descrizione dei comportamenti che la protagonista assume giorno dopo giorno.

Il romanzo, edito in Italia per E/O e uscito nel 2023, è un’opera che parla di rinascita e di speranza.

L’autrice

L’autrice Mieko Kawakami, già famosa in tutto il mondo per il best seller Seni e Uova (2008), ha vinto numerosi premi in Giappone, tra cui il celebre e più importante di tutti, il premio Akutagawa.

La sua carriera è iniziata come cantante e poetessa, per poi approdare alla scrittura di romanzi. La sua opera prima è un romanzo breve: Io nei miei denti e nel mondo, uscito in patria nel 2007. Molto celebre è anche il suo romanzo Heaven (2021), un racconto poetico e struggente di bullismo e amicizia.

Nei suoi libri tratta i temi della solitudine, della donna nella società giapponese moderna, di bullismo, relazioni e dei pregiudizi e delle imposizioni sociali.

a cura di
Silvia Ruffaldi

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Silvia Ruffaldi

Silvia ha studiato Scienze della Comunicazione a Reggio Emilia con il preciso scopo di seguire la strada del giornalismo, passione che l’ha “contagiata” alle superiori, quando, adolescente e ancora insicura non aveva idea di cosa avrebbe voluto fare nella vita. Il primo impatto con questo mondo l’ha avuto leggendo per caso i racconti/reportage di guerra di Oriana Fallaci e Tiziano Terzani. Da lì in poi è stato amore vero, e ha capito che se c’era una cosa che voleva fare nella vita (e che le veniva anche discretamente bene), questa doveva avere a che fare in qualche modo con la scrittura. La penna le permette di esprimere se stessa, molto più di mille parole. Ma dato che il mestiere dell’inviato di guerra può risultare un tantino pericoloso, ha deciso di perseguire il suo sogno, rimanendo coi piedi ben piantati a terra e nel 2019 ha preso la laurea Magistrale in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Delle sue letture adolescenziali le è rimasto un profondo senso di giustizia, e il desiderio utopico di salvare il mondo ( progetto poco ambizioso, voi che dite ?).

2 pensieri su ““Gli amanti della notte”, un romanzo di Mieko Kawakami

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