Avenged Sevenfold – Firenze Rocks – 13 giugno 2024

Avenged Sevenfold – Firenze Rocks – 13 giugno 2024
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A poco più di 7 anni di distanza dall’ultima data italiana di Milano, poi annullata, gli Avenged Sevenfold sbarcano al Firenze Rocks per il loro Life Is But A Dream World Tour, in una Visarno Arena, però, tutt’altro che piena

Sono le 16.30 e i Cemetery Sun, rock band americana, aprono quella che sarà la prima giornata del Firenze Rocks 2024 che vedrà esibirsi anche Bob Vylan, duo rap rock londinese, e i Bowling For Soup, altra rock band americana, che scalderanno a dovere il pubblico prima dell’arrivo dei protagonisti della serata: gli Avenged Sevenfold.

Ormai è passato quasi un anno dall’uscita dell’ultimo album della band intitolato “Life Is But A Dream”, ed era dunque il momento di un tour mondiale per portare dal vivo le nuove canzoni e alcune delle storiche, che hanno accompagnato generazioni di metallari.

Sembra, però, che i Sevenfold abbiano perso molti fan per strada, a considerare dall’affluenza vista alla Visarno Arena. Quando ormai mancava meno di mezz’ora all’inizio del concerto, infatti, il prato era ancora semi vuoto, ad esclusione del PIT che invece risultava praticamente pieno, probabilmente grazie ai fan più affezionati.

Forse alcuni fedeli al vecchio stile metal dei Sevenfold non hanno apprezzato molto il loro progressivo cambio di rotta, che li ha portati a sperimentare altri generi musicali e a produrre un album composto da un mix degli stessi.
C’è da dire, però, che il mercato cambia, e solo chi è disposto ad adattarsi può sopravvivere in questa giungla che, evidentemente, è popolata anche da fan che non accettano di buon grado il cambiamento.

Devo dire che è stato triste vedere così poca gente al concerto ma, per fortuna dei presenti e dei Sevenfold, quella che c’era si è fatta sentire lo stesso.

Più vecchio che nuovo

Forse consapevoli del poco gradimento ricevuto dai fan sopracitati rispetto all’ultimo album, i Sevenfold provano a rimediare pensando e realizzando una scaletta che contiene più brani vecchi che nuovi.
Certo questo non potevamo saperlo prima di partecipare, e sicuramente il fatto che il nome del tour fosse lo stesso dell’ultimo album non ha aiutato a portare tutto il pubblico che ci si aspettava per una band che si è imposta con prepotenza nel panorama rock/metal negli ultimi 25 anni.

I primi due brani sono, infatti, “Game Over” e “Mattel”, tratti appunto dall’ultimo lavoro dei Sevenfold, che non fanno altro che scaldare la platea, in evidente trepidante attesa di ascoltare qualcosa di più familiare.

Arriva, dunque, un blocco con ben 5 canzoni storiche come “Afterlife”, “Hail To The King” e “Buried Alive”, per poi tornare alla più recente “Nobody”.

C’è stata poi una piccola dedica, annunciata da M. Shadows, esclusiva per il pubblico italiano:

“Tempo fa abbiamo fatto un album chiamato The Stage, e in questo album c’era una canzone dedicata a Giordano Bruno, una delle menti più importanti della storia. La canzone si chiama Roman Sky e non la facciamo molto spesso live, ma vorremmo suonarla qui per voi oggi.”

Ovviamente non poteva mancare la canzone simbolo di uno dei migliori album dei Sevenfold, ovvero “Nightmare”, che ha fatto urlare a squarciagola tutti i presenti. Tutto ciò accompagnato da dei bellissimi effetti visivi riprodotti sui maxi schermi che, però, hanno avuto dei problemi tecnici durante tutto il concerto, finendo per lasciarci “al buio” per almeno 3 canzoni.

Finale memorabile…ma l’encore?

Per concludere questo concerto i Sevenfold hanno deciso di suonare 3 delle loro canzoni più lunghe: la prima è stata l’inquietante e grottesca “A Little Piece Of Heaven”, seguita da “Save Me”, tratta dall’album “Nightmare” e infine la psichedelica “Cosmic”, che ha terminato il concerto con una visione su schermo degna dei migliori funghi allucinogeni.

I Sevenfold ringraziano un pubblico ancora confuso a causa del trip appena avuto, promettendo un ritorno in Italia già l’anno prossimo e scatenando la gioia dei fan presenti.

Ovviamente sono tutti rimasti lì ad osannare la band gridando il loro nome ripetutamente per richiamarli sul palco e avere le ultime canzoni come di solito avviene con l’encore che, però, non c’è stato.
Era visibile il disappunto sui volti dei fan che si aspettavano qualche canzone in più e, di conseguenza, almeno un’altra mezz’ora di concerto.

Purtroppo, però, le canzoni sono state solo 12 e il concerto è durato 1 ora e mezza. La band ha lasciato fuori molte delle loro canzoni più famose e amate, per lasciare spazio a quelle più nuove che, però, non sono state poi così tante.
La domanda dunque sorge spontanea: perché non fare un concerto di 2 ore?
Sfortunatamente non abbiamo una risposta, possiamo solo dire che l’assenza di alcune canzoni si è fatta sentire, ma il concerto in sé è stato ugualmente intenso e adrenalinico.

Conclusioni

Nonostante i problemi tecnici, la poca affluenza e una scaletta un po’ scarna, i Sevenfold hanno portato sul palco uno spettacolo che vale la pena di essere visto. M. Shadows era in gran forma e ha regalato una performance vocale davvero notevole, seppur con qualche difficoltà sul finale, e Synyster Gates ha ancora una volta dimostrato la sua bravura con la chitarra elettrica, facendo sembrare ogni assolo registrato.

Insomma, i difetti si contano sulle dita di una mano e sicuramente tolgono poco o nulla al grande lavoro fatto dalla band e da tutta la crew di tecnici.

Contiamo sul fatto che i Sevenfold manterranno la promessa fatta e torneranno l’anno prossimo in Italia, magari questa volta portando le canzoni che sono mancate in questo concerto.

Scaletta
  1. Game Over
  2. Mattel
  3. Afterlife
  4. Hail to the King
  5. Buried Alive
  6. Roman Sky
  7. Bat Country
  8. Nobody
  9. Nightmare
  10. A Little Piece of Heaven
  11. Save Me
  12. Cosmic

a cura di
Edoardo Iannantuoni

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