Bestiario POP a teatro – Teatro Gerolamo, Milano – 5 giugno 2024
La prima dello spettacolo con Michele Monina, Luccioola e Valentina Parisse ha entusiasmato il pubblico del Teatro Gerolamo
Scrivere una recensione su qualsiasi cosa che coinvolga Michele Monina fa una certa impressione se si conosce la scena musicale italiana degli ultimi decenni. La speranza di aver materiale per criticare aspramente uno dei critici più feroci d’Italia, c’era. Purtroppo mi trovo a dover ammettere che anche questa volta se l’è cavata.
Uno spettacolo che unisce le letture di Bestiario POP a dei capolavori della musica italiana, intepretati dalla bellissima voce di Valentina Parisse. Ad accompagnarla una band composta da Fabio Garzia alla chitarra, Nicola Benigni al pianoforte, Andrea Lopalo alla batteria e Guerino Rondolone al contrabbasso. Giusto per citarvi alcune delle perle che sono state selezionate oltre alla bellissima “Animali” della Parisse, “Escluso il cane” di Rino Gaetano e “Cervo a primavera” di Riccardo Cocciante.
Parlare di animali è un pretesto per raccontare qualcosa sul mondo della musica. Partendo dal medio ultrasviluppato dell’aye aye o dalla lotta tra i leoni e i tassi del miele si parla di quello che non va in un mondo che Monina conosce benissimo. Con il suo spirito irriverente e la dialettica mai banale, trovano spazio riflessioni e stoccate.
Dei lettori speciali hanno accompagnato gli spettatori in questo viaggio: partendo dalla bravissima seconda voce del videocast Luccioola (nome d’arte di Lucia Monina, figlia di Michele), Andrea Mirò, Dani e Cleo delle Bambole di Pezza e Francesco Baccini. Nomi importanti della scena artistica e musicale, che si prestano alle letture dei pezzi di Monina, che invece apre e chiude lo spettacolo con dei monologhi, che forse ci dicono che se gli animali sono un pretesto per parlare di musica, la musica è un pretesto per parlare di sè.
Uno spettacolo coinvolgente e godibile
Uno spettacolo godibile, dove l’irriverente penna di Michele Monina regala spunti di riflessione e strappa risate. Ma l’intuizione di trasformare i brani nel legante tra una lettura e l’altra, con quella coda che diventa un piacevole tappeto per i lettori, offre un’esperienza unica ed elegante. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa, critica il sistema, si prende uno spazio per raccontarsi.
Se mai ci saranno delle repliche, consiglio a tutti i lettori di approfittarne. Viste le reazioni entusiaste del pubblico presente al Gerolamo mercoledì sera, non stento a credere che arriverà presto l’annuncio!
a cura di
Luca Nicolini
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