Supersex, uscita il 6 marzo sulla piattaforma Netflix e diretta anche da Matteo Rovere, racconta la storia del pornodivo Rocco Siffredi, interpretato da Alessandro Borghi. La serie, liberamente ispirata alla vita di Siffredi, sta riscuotendo notevole successo tra gli spettatori.
Supersex non è esclusivamente il racconto della vita di Rocco Siffredi, ma è anche un viaggio all’interno di un mondo di cui spesso si parla poco e mai in maniera approfondita: il mondo del porno. Il viaggio attraverso la vita del divo del porno inizia dall’infanzia, fino al momento in cui decide di abbandonare la vita di pornoattore.
La trama
Rocco Tano vive ad Ortona, in un quartiere di periferia con la famiglia ed i fratelli: Claudio, affetto da epilessia, e Tommaso (Adriano Giannini), il fratello più grande, fidanzato con Lucia. La famiglia non vive in condizioni economiche agiate. Rocco trascorre le sue giornate con gli amichetti e legge una rivista pornografica di nome “Supersex“. Una volta cresciuto, si trasferisce dal fratello a Parigi, dove inizierà a scoprire un mondo diverso e comincerà a frequentare un club per scambisti, luogo in cui farà un incontro che cambierà la sua vita.
Rocco e il suo “superpotere”
Rocco è il più piccolo dei suoi fratelli e cresce all’ombra di Tommaso. Vorrebbe essere come lui, forte, grande e desiderato, lo vede come un mito da seguire. Cresce anche all’ombra di Claudio, il fratello affetto da epilessia, curato amorevolmente dalla madre, anche se in maniera ossessiva. Rocco ha un rapporto molto complesso con sua madre, che non lo guarda quasi mai. Seppur il bambino cerchi in ogni modo di compiacerla e di attirare l’attenzione della donna, ogni suo sforzo è vano.
Adesso conto fino a dieci e mia mamma mi guarda
-7-8-9-10
mia mamma non mi guardava mai
Il bambino cerca rifugio in quello che diventerà il suo superpotere. Diventa un avido lettore della rivista pornografica “Supersex“, fantasticando di esserne il protagonista. Grazie alla rivista, egli sfugge dalla miseria del quartiere, dai ragazzini rom che lo tormentano e dalla madre che non gli regala nemmeno uno sguardo amorevole.
Trascorrono molti anni e grazie al trasferimento a Parigi, Rocco scoprirà il mondo del sesso con la sua prima ragazza e, successivamente, con un club di scambisti. Qui, verrà notato da un regista che lo introdurrà al porno.
Il sesso e il mondo pornografico
Supersex affronta una tematica importante, quella della sessualità. La serie tv è stata accolta con grande clamore, ma al tempo stesso non sono mancate le critiche. Molti si sono chiesti se fosse proprio necessario fare una serie su un pornoattore.
Il biopic su Rocco Siffredi, però, non scade mai nel ridicolo, né tantomeno nel volgare. Raccontare il sesso e la sessualità era una necessità, soprattutto in Italia dove questa tematica è ancora oggetto di discussioni. Spesso quando vengono prodotti film o serie tv nel nostro Paese che riguardano il mondo del sesso, si accendono tantissime polemiche, anche inutili. E a volte la scatta la censura. Il sesso si può fare, ma parlarne è ancora un taboo.
Ogni scena di sesso ha un suo significato ed è funzionale alla trama della pellicola. In particolare, durante la serie viene affrontato il problema della dipendenza dal sesso, da cui il protagonista è affetto.
Rocco Siffredi stesso viene definito “una bestia” sul set, poiché ha bisogno di vivere la sua sessualità in maniera molto irruente, a causa anche della sua dipendenza. Persino le ragazze con cui lavora si lamentano, poiché provano più dolore del dovuto.
Il bambino dietro l’uomo
Un punto forte della serie è la caratterizzazione psicologica del protagonista, interpretato magistralmente da Alessandro Borghi. Rocco Siffredi è diventato un emblema del mondo pornografico, non solo per le sue “dimensioni”, ma anche per le sue prestazioni sessuali durante le scene girate.
Quello che riesce a trasmettere la serie è che dietro un personaggio così amato, invidiato e talvolta odiato, c’è un uomo con tutte le sue fragilità, che è stato un bambino come tanti, alle prese con un’infanzia difficile. Tutto ciò è stato rappresentato in maniera egregia, non solo dai registi, che hanno dato importanza ai dialoghi e alla psicologia dei personaggi, ma anche ad Alessandro Borghi. Rocco è stato un bambino in cerca di sguardi, in cerca d’affetto e d’amore.
Le donne e la sessualità
In Supersex viene dato ampio spazio anche alle donne, soprattutto a due protagoniste: Lucia e Moana. Lucia, interpretata da Jasmine Trinca è la fidanzata del fratello di Rocco, Tommaso, emblema della mascolinità tossica. Lucia è una donna molto bella e desiderata, ma al tempo stesso viene maltrattata dal compagno, che la obbliga a prostituirsi in una via di Parigi. Una donna molto forte, ma al tempo stesso molto fragile.
Ella è cosciente che la sessualità femminile viene spesso giudicata. In paese era stata sempre additata per il mondo in cui viveva la sua sessualità. In un dialogo tra Rocco e Lucia, ella gli fa notare quanto possa essere difficile essere donne e vivere la propria sessualità. Lui viene considerato un divo, mentre lei una prostituta.
Un altro personaggio molto importante è Moana Pozzi (Gaia Messerklinger). Rocco e Moana si conoscono sul set. Entrambi sono delle persone fragili e sole, ma al tempo stesso anche combattive. Moana viene raffigurata come una donna molto affascinante, ma triste e malinconica. Durante la serie c’è una scena iconica, in cui Rocco e Moana dialogano sulla vita e di quanto si sentano soli. Una scena che umanizza, agli occhi degli spettatori, i due protagonisti.
Ve la consigliamo?
Supersex non è una semplice serie sul porno, una serie banale e scontata, ma un viaggio emozionale attraverso le vite dei singoli personaggi. Un viaggio fatto di dolore e metamorfosi, in cui il protagonista ci accompagna passo passo, attraverso il suo cambiamento, da bambino insicuro e in cerca d’amore, ad un uomo che ha fatto di quella ferita il punto di partenza per cambiare la propria vita.
a cura di
Maria Raffaella Primerano
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