Sciopero generale dell’8 marzo: The Soundcheck aderisce
Sciopero generale: l’8 marzo non è una festa. L’8 marzo è lotta condivisa e collettiva.
Nella Giornata Internazionale dei diritti delle Donne, sindacati e associazioni tra cui FLC CGIL, CLAP, e Non Una di Meno, viene lanciato l’appello a fermarsi. Uno sciopero per fermare la catena produttiva, fermare le comunicazioni, i trasporti per ribadire a gran voce l’importanza dei diritti per tutti.
Nel nome della parità di genere, contro i femminicidi, per il salario minimo, contro l’autonomia differenziata e lo smantellamento dello Stato sociale, per lo stop ai conflitti in corso in Ucraina e Palestina.
Uno sciopero per l’autodeterminazione e per la parità salariale: cose che non sono ancora una realtà per tutte e tutti. Soprattutto per le donne di cui sono ancora messe in discussione i diritti che si sono conquistate nel corso degli anni.
Uno sciopero contro il lavoro precario: nel nostro Paese continua ad essere un problema e che si rivela anche nel gender pay gap e si riflette anche nello sfruttamento (invisibile) del lavoro di cura e assistenza.
Uno sciopero per combattere la violenza di genere, contro la guerra, contro il genocidio.
Come operatori della comunicazione, giornalisti, fotografi, uffici stampa, grafici, social media manager, noi di The Soundcheck fermiamo le pubblicazioni, consapevoli che l’8 marzo sia un venerdì ed è il giorno a più alto flusso di lavoro per una Testata che opera nella musica, tra le altre cose.
Per chi volesse, ci si becca alle manifestazioni in giro per l’Italia.
a cura di
Sara Alice Ceccarelli
Foto di Copertina
Depositphotos.it
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