“Parlarne tra amici”, un esordio sempre attuale

“Parlarne tra amici”, un esordio sempre attuale
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Tutti conoscono Sally Rooney, scrittrice irlandese classe 1991, acclamata dai millennial come voce schietta di una generazione “di passaggio”. Soprattutto con la sua seconda opera, Persone normali, diventata anche una serie tv, sbanca nel mondo della letteratura e si conferma definitivamente come scrittrice.

Ma la sua opera prima, Parlarne tra amici, uscita in sordina e oscurata subito dal secondo scritto, non era da meno.

Fonte: Pinterest
La trama

Edito in Italia nel 2017 da Einaudi, Parlarne tra amici tocca tutti i punti critici della giovinezza, e forse anche oltre, tra la scoperta delle prime volte, l’odio per il proprio corpo e la paura del futuro che bussa alle porte.

La storia è raccontata in prima persona dalla ventunenne Frances, universitaria magrissima ed eternamente insoddisfatta. Frances non si sente mai all’altezza: non è troppo bella, non è troppo brutta, sa di essere molto intelligente ma non ritiene che questo sia un vantaggio nella vita. È una scrittrice, o prova ad esserlo, e si rintana nelle sue poesie che mette anche in scena con l’aiuto della sua amica Bobbi.

Bobbi, lei si che è perfetta: alta e formosa, sovversiva, ha solo discorsi interessanti che spaziano dalla politica alle battute irriverenti. Bobbi è perfetta, ed è anche l’unico amore della sua vita.

Abbandonata la loro vita sentimentale ormai da qualche anno, le due ragazze sono rimaste amiche e vagabondano per la città incarnando tutti gli stereotipi di una vita bohemien. Libere, anticonformiste, artiste in erba, girano per locali e mostre d’arte dandosi un tono da grandi esperte.

Sarà proprio durante questi giri che conosceranno Marianne e suo marito Nick, una coppia di trentenni fin da subito interessata alle giovani ragazze. Marianne, scrittrice e fotografa, vuole scrivere un articolo biografico su di loro e questo sarà motivo di numerosi incontri con la coppia. Nick, attore affascinante, invece, da subito si mostra interessato a solo una delle due ragazze, Frances. Trai i due scoppierà una passione travolgente, ma entrambi gli amanti nascondono delle debolezze.

L’opera

Quella che può sembrare una “semplice” narrazione di una storia clandestina si rivela invece un romanzo di amicizia, di scontro generazionale e uno scritto introspettivo sulle debolezze umane.

Parlarne tra amici è sicuramente annoverabile tra i romanzi di formazione, anche se la storia si svolge nell’arco di pochi mesi. Sicuramente è lo specchio della generazione dei millennials, soprattutto nella presentazione di questi amori così fluidi, non più incanalati nella monogamia forzata, in cui l’omosessualità non scandalizza più, se non le poche persone bigotte rimaste. Un vivere liberi: loro non vengono toccati dalle piccole meschinità umane.

Il libro si legge in fretta, ma lascia comunque numerosi spunti di riflessione. Come i ragazzi siano in balia di sentimenti contrastanti e fortissimi fino all’autodistruzione e come, invece, gli adulti siano ormai devoti alla rassegnazione.

Anche il rapporto con i genitori, seppur marginale nel romanzo, descrive nettamente come questi ultimi diventino, a un certo punto della vita, la nemesi dei ragazzi che si affacciano alla vita adulta. Tutti giurano di non ripercorrere mai gli errori dei proprio padri o madri, per  poi scoprire che la vita ride in faccia alle promesse e ti pone avanti alle stesse scelte, mascherate da anticonformismo e libertà.

a cura di
Rossana Dori

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Rossana Dori

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