Bryan Adams- Unipol Arena- 14 dicembre
Ci sono artisti che non smettono mai di emozionarmi e che continuerei a rivedere all’infinito: Bryan Adams è in cima a questa lista.
Non so se siano i ricordi legati alle sue canzoni, ognuna delle quali ha per me un significato speciale, o se sia semplicemente perché reputo la sua musica meravigliosa ma per me Bryan, la sua chitarra e la sua voce sono una sorta di coperta di Linus. Ogni suo concerto è una boccata d’aria fresca e mi regala una sensazione di gioia.
Quello di Bologna è stato un concerto speciale: il centesimo show dall’inizio dell’anno. Credo che molti musicisti farebbero carte false per arrivare a 60 anni e calcare il palco come lui, inanellando un concerto dopo l’altro, senza fermasi e senza perdere un colpo.
Poco prima dell’inizio dello show un coloratissimo video ha spiegato che, in collaborazione con la DHL, per ogni biglietto venduto del Shine a Light Tour sarebbe stato piantato un albero. E’ la voce del canadese che ci spiega questo progetto. “Se avete un biglietto, per favore, alzate le mani […] Immaginate, ognuna di queste mani è un albero. Ora immaginate 80 show, di questo tour, pieni di mani e avrete un intera piccola foresta”. Una bella iniziativa, degna di un artista da sempre attento alle tematiche ambientali.
La scaletta, rispetto al concerto dello scorso anno, ha subito poche variazioni: fuori Ultimate Love per fare spazio a The Last Night on Earth e Shine a Light, canzone che da il titolo all’album uscito a marzo.
I grandi classici come Summer of ’69 ( che il pubblico chiedeva a gran voce), Everithyng I Do, Here I Am e Please Forgive Me (in cui ricorda e ringrazia i genitori) sono state intervallate alle canzoni richieste dal pubblico. Ed è così che Bryan ci regala delle piccole perle: da un classico del rock come Seven Nights to Rock, a brani del canadese come All or Nothing o Remember.
Il momento più emozionante del concerto però credo che sia il finale. Quando sul palco ci sono solo Bryan con la sua chitarra. Quest’anno, siccome Natale è vicino ed è da poco uscito l’ep Christmas, ha deciso di regalarci Something About Christmas Time, prima di chiudere con la classica All For Love.
Non riesco a trovare le parole giuste per descrivere il carosello di emozioni che ho provato nel corso del concerto: gioia, malinconia, felicità…un vortice di emozioni che si sono susseguite ininterrottamente per oltre due ore.
Bryan Adams è una certezza, ogni suo concerto è un regalo per il suo pubblico e non possiamo fare altro che augurargli di continuare così; a donarci canzoni che non smettano di farci sognare.
A cura di
Laura Losi