Anna Castiglia - Hiroshima Mon Amour, Torino - 27 febbraio 2025

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Prima data per il Mi Piace Tour di Anna Castiglia in quella Torino che è stata la sua casa per alcuni anni prima del successo, sancito con la partecipazione ad X-Factor, e la costituzione del collettivo “Canta fino a dieci” che porterà in giro per l’Italia la sua musica fatta di voce potente e tanta sensibilità

Un Hiroshima Mon Amour completamente sold out ha accolto la prima data del Mi Piace Tour di Anna Castiglia, l’aria era quella della grande rimpatriata grazie soprattutto agli anni trascorsi nel capoluogo sabaudo che hanno portato tanti amici a cantare con lei per tutto il concerto.

Sono le 20.30 quando, fuori dal locale, ci sono già le prime persone in coda, l’entusiasmo è alto, i sorrisi si sprecano e ci sono anche alcuni che sperano di trovare ancora un biglietto nonostante sui social dell’artista e dell’Hiroshima Mon Amour sia indicato il tutto esaurito.

Alle 21.00 i cancelli si aprono e la gente riempie, con tranquillità, il sottopalco in attesa del concerto; tra il pubblico si possono trovare sia la mamma dell’artista che le componenti del collettivo Francamente: Irene Buselli e Rossana De Pace che si scopriranno essere parte degli ospiti che saliranno sul palco nel corso del concerto.

Alle 22.00 le luci si spengono e sul palco sale Martina Ravetta, giovane cantante torinese che, all’alba dei 20 anni, domina il palco come le veterane, incantando il pubblico con pezzi delicati e tutti i sentimenti che solo una ragazza con tutto il futuro davanti ha. Pochi i brani e il tempo a disposizione, ma sono il biglietto da visita per un futuro splendente.

Una superwoman sul palco

Tempo di dare un attimo di respiro a tutti e il palco si riempie di artisti con al centro una star: Anna Castiglia. L’emozione è tanta e palpabile; salire su quel palco amico però è una liberazione per la cantante catanese che si toglie di dosso in fretta la paura e con un sorriso inizia il suo concerto.

I brani corrono veloci e in un attimo ci troviamo al primo ospite quel Guido Catalano, scrittore e poeta torinese, che aveva accolto la Castiglia e con cui è nata una collaborazione artistica che incanta i presenti e fa emozionare, lasciando spazio per un futuro incrociato tra poesie e note delicate.

Si arriva poi a momenti inaspettati dimostrando ai presenti la poliedricità dell’artista che sfoggia una dimestichezza nel tip-tap da far invidia a ballerini affermati, facendo sussultare anche il più distratto dei presenti.

Spazio al collettivo che, salito sul palco, accompagna la cantante in un pezzo di pura sperimentazione che porta il pubblico in un viaggio leggero tra le note e il tempo, tanto da estasiare presenti e chi tra il pubblico si stava nascondendo, il fresco partecipante del Festival di Sanremo: Willie Peyote.

Un’ora e mezza di pura magia che finisce forse troppo presto, ma lascia nella mente di tutti la convinzione che un altro passo verso la consacrazione di Anna Castiglia è stato fatto.

Appuntamento alle prossime date del tour che, tra alcuni sold out già confermati e altri vicini, attraverserà tutta l’Italia con l’obiettivo di diventare Terra di Castiglia.