Il thriller documentario di Àlvaro Longoria che ha seguito per 3 anni il ritrovamento dell’Ecce Homo, ne ricostruisce anche il retroscena del restauro e del lungo processo che ne ha confermato l’attribuzione, mostrando il dietro le quinte del mondo dell’arte e del suo mercato. Il Caravaggio perduto arriva al cinema il 10,11 e 12 marzo, distribuito da Fandango.
Cosa succede quando un dipinto, da sempre semplice oggetto di arredamento del soggiorno di una casa ordinaria a Madrid, si rivela essere un’opera d’arte unica al mondo? Il Caravaggio perduto, un documentario diretto da Àlvaro Longoria, racconta proprio l’affascinante storia di un quadro, l’Ecce homo, che, alla luce della possibilità di essere un Caravaggio smarrito, ha attirato l’attenzione di collezionisti e commercianti d’arte in tutto il mondo.
Un viaggio, attraverso diverse città europee e italiane, che illustra alcune delle meravigliose opere di Michelangelo Merisi e ci aiuta a comprendere quelle particolarità che lo hanno reso uno dei pittori più importanti e rivoluzionari della storia. Il documentario racconta anche l’affascinante e misterioso mondo dei “dormienti”, ovvero di quelle opere d’arte di enorme valore che restano nascoste o erroneamente non classificate come tali, così come il dipinto che fa da punto focale della nostra storia.
Guidato dal mercante d’arte Jorge Coll e dai suoi soci, il team ha seguito per tre anni con un accesso unico ed esclusivo il restauro, l’attribuzione e la vendita di quest’opera d’arte, che fino ad allora era rimasta nell’ombra. Un documentario che apre le porte all’affascinante mercato dell’arte e a tutte le sue complessità.
Il documentario è prodotto da Àlvaro Longoria, Ricardo Fernandez-Deu, Gerardo Olivares e Francisco Pou, Domenico Procacci e Laura Paolucci. Prodotto da Morena Films, Mediacrest ed Estrategia Audivisual, Fandango, in collaborazione con Madrid City Council e Madrid Film Office e con la partecipazione di RTVE – Produttrice esecutivo Ana Pelà. In associazione con CAIXAFORUM+.
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