I Bravo Gesù Roger si raccontano
I Bravo Gesù Roger pubblicano il loro singolo di debutto, preludio di un disco in arrivo quest’inverno. Un primo capitolo, disponibile da giovedì 3 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali in distribuzione Believe Music Italy, dal titolo “Fame“, primo assaggio di un album di debutto che ci friggerà le trombe d’eustachio con tormentoni spregiudicati, riffoni tricefali, rime, assonanze, onomatopee, allitterazioni, e quella giusta dose di follia che garantisce un sonno agitato e un risveglio su un pavimento di marmo e grappa.
Noi abbiamo i Bravo Gesù Roger intervistati: sopra le righe, burrosi e affamati. Ecco cosa ci hanno raccontato riguardo il loro nuovo album in arrivo!
1. Com’è nata questa nuova formazione? E perchè avete deciso di esordire digitalmente solo ora? Ci fate un riassunto di quanto è successo sinora?
Siamo tre musicisti del Friuli Venezia Giulia e ci conosciamo da tempo, tutti abbiamo collaborato in altre formazioni. Io (Flavio) e Marco volevamo iniziare un nuovo progetto dove poter fare brani originali e abbiamo pensato che la solida chitarra di Efrem potesse ben completare la formazione. Abbiamo scritto i brani di questo disco in un inverno, alla vecchia, lavorandoci assieme a prove. Poi abbiamo cominciato a suonare in regione esclusivamente il nostro repertorio (no cover) riscuotendo da subito successo e maturando un buon seguito. Alcuni hanno visto tutti i nostri concerti, abbiamo deciso di premiare questa fedeltà facendo uscire un cd a maggio proprio per loro. Ora che è passato qualche mese pubblichiamo il disco sulle piattaforme digitali cosí possiamo riascoltare i nostri brani anche senza un lettore cd.
2. Perchè dite che interpretate tre personaggi diversi, in questo progetto?
Piú che interpretare, esasperiamo quello che siamo. Siamo molto diversi sotto tanti punti di vista e abbiamo pensato che forzarci all’uniformizzazione sarebbe stato scomodo ed innaturale. Quindi siamo andati nella direzione opposta e se ci venite a vedere dal vivo troverete un metallaro che ringhia di fianco ad uno con cravatta e occhiali e un giovane spensierato colorato.
3. E come mai avete deciso di chiamarvi “Bravo Gesù Roger”. Quali erano gli altri nomi papabili per questo viaggio che avete deciso di intraprendere?
Bravo Gesú Roger è l’unico nome possibile e come dice la Bibbia “in principio era il verbo”, in poche parole il nome del gruppo è nato prima del gruppo. È un nome strano, per alcuni imbarazzante o comico o incredibilmente serio o particolarmente brutto. Ci permette di fare quello che ci pare proprio per questo.
4. Cosa potete anticiparci del vostro nuovo album in uscita?
L’album conta 9 tracce ed è abbastanza eterogeno (viste le diverse personalità). Di base c’è un approccio rock ma quello che esce fuori ha una difficile catalogazione.
C’è il metal, c’è il rock, c’è il jazz, c’è dell’hip hop, c’è un vago gospel…l’importante però è il burro. Ci metti il burro e diventa tutto più buono e fruibile.
Il disco è stato registrato in presa diretta ad esclusione delle voci.
5. Il burro cosa c’entra?
É la rappresentazione fisica di ciò che ha permesso di mantecare al meglio le nostre influenze musicali, derivanti da mondi diversi, convergendole nella creazione di composizioni così eterogenee ma al contempo così legate tra loro, quello che in termini musicali si potrebbe definire “interplay”. E poi, è una parola di senso compiuto ottenuta anagrammando il nome della band!
a cura di
Staff
Seguici anche su Instagram!