The Kooks – Fabrique (MI) – 1 febbraio 2023

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La band indie rock britannica The Kooks arriva a Milano per celebrare la quasi maggiore età del loro primo album “Inside In/Inside Out”. Ad aprire per loro c’erano i The Stone

In una delle poche serate con un freddo sostenibile di Milano, ci pensano i The Kooks a scaldare ancora di più il clima, rendendo il Fabrique l’equivalente di un forno. Infatti il locale era stracolmo di fan in attesa di ascoltare la band che, però, si è fatta attendere un po’, iniziando a suonare 15 minuti dopo l’orario previsto.

Come in quasi tutte le serate al Fabrique la scenografia era molto semplice, con i soli strumenti in vista e luci per accompagnare le canzoni nel migliore dei modi.

Inside In/Inside Out

I The Kooks salgono finalmente sul palco e fanno partire l’inevitabile applauso di accoglienza. Senza perdere tempo si inizia subito lo spettacolo con ben quattro canzoni in fila, tutte tratte dal primo album e tutte rigorosamente nello stesso ordine che troviamo in quest’ultimo: da “Seaside” a “Eddie’s Gun”.

Poi è il momento di un rapido saluto al pubblico con le solite frasi di circostanza che, dopo tanti concerti visti vi posso dire con certezza, sono sempre più o meno le stesse dette da tutti, ma non per questo meno apprezzabili.

Subito dopo prosegue la celebrazione del primo album con altre tre canzoni: “Ooh La”, “You Don’t Love Me” e “She Moves In Her Own Way”. In pratica abbiamo ascoltato metà di “Inside In/Inside Out”. L’altra metà l’hanno fatta dopo.

It’s time to dance!

Si prosegue con un ritmo piuttosto serrato, praticamente senza pause e le canzoni successive spingono tutti a ballare e a scatenarsi, senza neanche bisogno di essere coinvolti dalla band. Questo dimostra che anche le canzoni degli altri album sono altrettanto godibili.

Infatti arriva il momento di ascoltare anche qualcosa di “Konk, Junk Of The Heart e Listen”, con i brani tratti da questi ultimi alternati con alcuni rimasti del primo album come per esempio “Jackie Big Tits” e “If Only”.

Come ultime canzoni prima dell’encore sono state suonate “Taking Pictures Of You” e “Junk Of The Heart”, che hanno fatto ovviamente scatenare il pubblico, specialmente la seconda.

“I wanna make you happy
I wanna make you feel alive
Let me make you happy
I wanna make you feel alive at night
I wanna make you happy
Are you a good girl through the night?
Yeah”

Junk Of The Heart (Happy) – The Kooks

Encore

Dopo pochi minuti dall’uscita i The Kooks ritornano sul palco ringraziando tutti e suonando le ultime tre canzoni: “Matchbox”, “No pressure” e non poteva mancare la canzone che li ha resi famosi in tutto il mondo, ovvero “Naive”.

Non appena è partita l’ultima canzone tutto il pubblico ha iniziato a cantarla e a ballare, senza rinunciare a fare qualche video col proprio cellulare per portarsi a casa il ricordo della serata con l’esibizione della canzone più famosa della band.

Infine, i The Kooks si sono fermati a salutare tutti con un bell’inchino e abbracciandosi per le ultime foto di rito.

Conclusioni

Non ho molto da dire sul concerto e non perché sia stato brutto o noioso, anzi. Credo che i The Kooks abbiano portato sul palco esattamente ciò che volevano, ovvero la semplicità e la leggerezza della loro musica, che li ha resi apprezzati e amati da numerosi fan in tutto il mondo.

Questo ha fatto sì che i presenti stasera non abbiano sentito canzoni depresse o dal ritmo troppo lento, bensì tutte canzoni divertenti e ballabili, seppur con testi non sempre positivi.

Ogni tanto lasciare la tristezza a casa e pensare solo a divertirsi, fa bene. Per info chiedere ai The Kooks!

“You are my connection
I witnessed all the things that you do
I see you in my reflection
I’m in the waiting room of your heart
You leave me in a state of euphoric tone
Time ain’t gonna heal my bones”

Cold Heart – The Kooks

Di seguito la scaletta del concerto: