“Mille Viole”, il nuovo brano di Felix Rovitto raccontato dall’artista

“Mille Viole”, il nuovo brano di Felix Rovitto raccontato dall’artista
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La nuova canzone di Felix Rovitto “Mille Viole” è l’opera conclusiva della trilogia di brani tutti iniziati con la lettera “M”. Ecco cosa ci ha raccontato al riguardo

“Mille Viole” è il nuovo singolo di Felix Rovitto, che chiude il cerchio di altri due brani sempre iniziati con la lettera “M”: “Marinella e Mariposa”. A differenza degli altri due brani, “Mille Viole” è più malinconico e racconta di come due protagonisti affrontano la tristezza dopo la fine della loro relazione; tra voglia di riscatto e ricerca di sensazioni positive. Lo stesso rimando al fiore (le viole) non è causale: nel linguaggio dei fiori le viole indicano purezza e profondità dei sentimenti ma spesso anche associate a morte e sofferenza.

La canzone è nata in acustico, dal solo suono della chitarra di Felix, poi però arricchita in studio con batterie elettroniche e arrangiamenti in grado di indirizzarla verso un sound più moderno quasi hip-hop. Uno stile assai diverso rispetto a quanto ci aveva abituato, e per scoprire il perché di questa scelta, lo abbiamo intervistato.

Ciao Felix, con “Mille viole” concludi una trilogia. Ci spieghi meglio come l’hai concepita?

L’ho concepita basandomi sul racconto relativo alla nascita e conclusione di una conoscenza, con un iter delineato: con “Marinella” si tratta del primo approccio a una nuova relazione, dove nella fase iniziale tutto è bello ed è curioso iniziare a conoscere l’altra persona. Le prime uscite, si va a una festa, ci si diverte. Con “Mariposa” si passa allo step più spinto e sessuale della situazione, dove in maniera più esplicita si evince il tutto. Con “Mille Viole” si arriva invece alla separazione, alla fine diciamo di questa storia o flirt che dir si voglia, ho cercato di rappresentare appunto tramite tre canzoni inizio e fine di una situazione.

Raccontaci nello specifico di “Mille Viole”

“Mille Viole” è nata in un modo particolare, poiché all’inizio doveva essere una canzone reggaeton e spensierata ma più “seriotta” e meno sconcia di “Mariposa”. In realtà in fase di stesura del testo ho cambiato improvvisamente il ritornello, basandomi su solite esperienze che possono capitare a chiunque, banalmente il semplice non ricevere piu’ risposta ad un messaggio. Da lì in studio la canzone ha preso una piega più pop e meno reggaeton, che invece avrebbe reso più frivola una situazione di fine relazione

Raccontaci come scrivi le tue canzoni

Scrivo le mie canzoni basandomi principalmente su esperienze di vita reale, non necessariamente autobiografiche, ma magari viste/vissute anche da persone diverse da me. In più prendo spunto da frasi che mi piacciono che io stesso dico, oppure sento dire dalla gente. Cerco un argomento e assemblo il tutto.

Chi sono i tuoi punti di riferimento musicali?

Sono ormai molto variegati, il fatto che negli ultimi anni mi sono spinto bel oltre le mie “basi” rock mi sta stimolando nell’avere più creatività. Diciamo che le ultime canzoni nascono da un ascolto maggiore e costante del pop commerciale in genere, ma anche reggaeton o semplicemente, ancora non si sente del tutto però, qualcosa di rap e perché no trap. Non prendo spunto da una band o cantante in particolare, ecco.

a cura di
Staff

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Elisa Manzini

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