6 momenti fashion da ricordare del 2022

6 momenti fashion da ricordare del 2022
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Se la moda è un riflesso dell’epoca in cui viviamo, quella del 2022 racconta un capitolo della storia di grandi rinascite, nuove aperture, ma anche forti difficoltà.

Da azioni di empowerment dell’identità personale a prese di posizione politiche nell’epoca della guerra in Ucraina, stilisti e figure di rilievo della fashion industry non sono rimasti in disparte in questo tumultuoso 2022.

D’altronde, il potere della moda non sta solo nel creare tendenze, ma rappresenta un mezzo per raccontare e raccontarsi, ispirare, stupire, a volte anche rivoluzionare.

Ecco quali sono i 6 momenti che hanno segnato quest’anno!

L’addio a Gucci di Alessandro Michele

Partiamo da una delle notizie più dibattute degli ultimi mesi dell’anno. Dopo 7 anni come direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele annuncia di lasciare l’azienda. 

Sette anni di forte crescita del brand, il più desiderato del secondo trimestre del 2022 secondo The Lyst, che perde l’anima eclettica ed inclusiva che tanto lo ha fatto amare da star come Harry Styles e Billie Eilish, ma soprattutto dalle “persone comuni” che si sono ritrovate nella sensibilità espressiva del designer.

«Ci sono momenti in cui le strade si dividono a causa delle diverse prospettive che ognuno di noi può avere» sono le sue parole il giorno dell’annuncio.

Fortunatamente, non è la fine di Alessandro Michele. Ma la percezione diffusa di mancanza dopo la sua dipartita rappresenta senza dubbio la fine di qualcosa di importante.

Fonte: Instagram
Kim Kardashian indossa l’abito di Marilyn Monroe al Met Gala

Bene o male, purché se ne parli. Sembra essere questa la filosofia che spinge Kim Kardashian a restare al centro dell’attenzione mediatica.

In occasione del Met Gala ha indossato il celebre vestito nude di Marilyn Monroe utilizzato dall’attrice quando cantò “Happy Birthday, Mr. President!” a J. F. Kennedy nel 1962.

Una scelta dibattuta e criticata: il vestito, dal forte valore storico, è stato scelto perché ai tempi era considerato scioccante, uno dei primi naked dress della storia. La Kardashian ha però ammesso di aver dovuto perdere parecchio peso in poco tempo per poterlo indossare, venendo criticata per l’atteggiamento poco sano e l’incoraggiamento a canoni estetici non realistici. Non solo: pare anche che l’abito sia stato reso con dei danni.

Fonte: Instagram Kim Kardashian
Lo spray-dress di Coperni indossato da Bella Hadid

Una vera e propria performance quella che ha chiuso la sfilata di presentazione della collezione SS23 di Coperni.

Bella Hadid è stata vestita davanti al pubblico in sala utilizzando un tessuto spray, modellato in seguito direttamente sul suo corpo statuario. Un singolo momento in cui arte, fashion e tecnologia si sono uniti, diventato virale su ogni canale. 

Un momento che ha consolidato Bella Hadid tra le maggiori top model della scena (nel caso aveste avuto dei dubbi a riguardo…)

Fonte: Instagram Coperni
La risposta della moda alle problematiche sociali

Dalla guerra in Ucraina alla problematica scottante dell’aborto in USA, dalla reazione alle t-shirt razziste di Kanye West alla rivoluzione in Iran, la risposta della moda alle questioni etiche e sociali è stata forte e chiara.

Gucci, Moncler, Versace, Balenciaga, ma anche brand più giovani, in molti hanno scelto di esporsi e di sostenere con donazioni persone e attività in difficoltà, dimostrando che la moda può costruire ponti tra persone e culture diverse e promuovere valori come solidarietà e inclusione.

La storia di successo e fallimento di Linda Evangelista

Per festeggiare il venticinquesimo anniversario dell’iconica borsa baguette, Fendi ha invitato diversi ospiti d’eccezione al fashion show celebrativo di New York. Tra questi, Linda Evangelista.

La supermodel è tornata sulle passerelle e in copertina dopo cinque anni lontano dalla scena, in seguito a un intervento di medicina estetica che le ha alterato il corpo in modo permanente che l’aveva portata a non riconoscersi più e rinchiudersi in casa.

Una storia che racconta di fragilità umana e di traumi, ma anche di forza e accettazione.

La controversa campagna di Balenciaga

Il direttore artistico Demna Gvasalia ha reso Balenciaga uno dei brand più provocatori del 2022. Forse, spingendosi troppo oltre per l’opinione pubblica. 

Le controversie iniziano a novembre, in seguito al lancio della nuova campagna del brand che vede protagonisti bambini che reggono borse a forma di orsetto peluche vestito con accessori apparentemente BDSM. Continuata poi in seguito alla pubblicazione della campagna di lancio della Garde-Robe Spring 2023, in cui è possibile vedere tra i fogli sparsi sotto la borsa l’estratto di una sentenza della Corte Suprema nordamericana sul rapporto tra libertà di parola e pedopornografia.

Accusata di sessualizzazione dei bambini a volte, di supportare la pedopornografia altre, il brand ha ammesso di aver commesso gravi errori di comunicazione. Una scelta ingenua o una provocazione sfuggita di mano?

Fonte: Instagram Balenciaga

a cura di
Chiara Serri

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Chiara Serri

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