Coez – Auditorium della Conciliazione, Roma – 23 dicembre 2022

Coez – Auditorium della Conciliazione, Roma – 23 dicembre 2022
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Sold out anche la terza data romana di Coez. Aka “Coez Natale” ed il suo sacco di iuta strapieno di canzoni

Coez porta a teatro From the Rooftop, ma la location dei suoi concerti romani è molto meglio di un rooftop. L’Auditorium della Conciliazione: un’acustica perfetta per il racconto intimo e confidenziale che l’artista porta sul palco. Alla fine del concerto, esci e sulla destra l’enormità della Basilica di San Pietro, illuminata nella notte, corona il tutto. 

Sul palco alle 21.00. Un allestimento semplice, a differenza degli arrangiamenti delle canzoni. Le luci mostrano e nascondono la band sullo sfondo, il palco vuoto riempito solo da Coez con microfono e sgabello. Una luna, finta e cangiante sopra la sua testa, ci ricorda che fuori c’è il cielo di Roma, romantico e sereno. 

Gran parte del merito del concerto va alla band, già ampiamente rodata, che accompagna il cantautore: Daniele Dezi al basso, Alessandro “Gaspare” Lorenzoni alla chitarra, Giuseppe D’Ortona alla batteria, Valerio Smordoni alle tastiere, Ilaria Calabro Altan agli archi.

Il format “From the Rooftop”, nato nel 2016 e che ha visto l’uscita del secondo volume quest’anno, consiste nel reinterpretare alcune canzoni del repertorio di Coez in chiave più intima. Nel live sono gli arrangiamenti, articolati ora in elettronica e ora in acustica, a generare pathos e coinvolgimento emotivo.

Foto di repertorio, di Emanuela Giurano

“È  un modo per omaggiare From the Rooftop” – dice Coez – “È un’atmosfera un po’ natalizia: al posto di andare a vedere un cinepanettone, si viene a teatro ad ascoltare della musica e dei racconti.”

Per essere la terza data romana, dopo altre tre date milanesi, e tutte completamente sold out, la pecca potrebbe essere che lo spettacolo non ha alcuna variazione. Sicuramente non è un cinepanettone, ma sembra registrato.  

Tra canzoni più datate e rap, canzoni più recenti, cantatuorali e cover. Coez mostra tutte le sue anime. 

I momenti salienti del concerto sono sempre ed oggettivamente quelli. Fra le nuvole pt.2, poi una delle prime e indimenticabili canzoni è Le luci della città. Una delle più emozionanti per gli ascoltatori di lunga data di Coez. Ce la propone in live così come è arrangiata in “From the Rooftop 2”, più lenta, meno impattante. 

Faccio un casino, Come nelle canzoni, poi Testa uragano e con lui sul palco a cantarla sale Gemello. Prosegue con Nei treni la notte, anche questa nella nuova versione di “From the Rooftop 2”, arricchita dalla seconda strofa di suo pugno.

Poi la dedica, quasi pubblicitaria, all’amico e desaparecido Calcutta prima di cantare Cosa mi manchi a fare

Per Margherita arriva Ariete a duettare con lui, vestiti uguali, come fosse una sorellina.

Una scaletta ricca: Le parole più grandi, Costole rotte, poi Occhi rossi: una delle canzoni che in questo 2022 ha risuonato nelle orecchie, e nelle radio, e ovunque, continuamente. 

Foto di repertorio, di Emanuela Giurano

Quando tocca ad Ali sporche, canzone iconica di Coez, lui scende dal palco e cammina in mezzo alla gente, per cantarla tra la gente. Un momento bello ma privo di sorpresa, sapevamo già tutti sarebbe accaduto. 

Vorrei portarti via, È sempre bello. Infine, La musica non c’è, cantata in coro-karaoke dal pubblico. Quel pubblico che per l’intero concerto non ha abbassato per un attimo i cellulari, tanto che gli schermi luminosi sono diventati parte stessa delle luci di scena. 

Coez conclude il concerto con quella che è “la sua canzone preferita”: La sua strada.

Una strada che, tra collaborazioni, amici e platee strapiene, sembra essere molto ben accompagnata. Una strada che, a giudicare dall’estrema lunghezza della scaletta, è anche piena di canzoni di innegabile successo

a cura di 
Lara Melchionda

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