Tick Tick… Boom! – Gran Teatro Morato – Brescia – 16 dicembre 2022

Tick Tick… Boom! – Gran Teatro Morato – Brescia – 16 dicembre 2022
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Un anno dopo l’uscita su Netflix dell’adattamento cinematografico, in Italia giunge per la prima volta il musical teatrale: Tick Tick… Boom!

Ieri sera, al Gran Teatro Morato di Brescia, ho avuto l’occasione di assistere allo spettacolo Tick Tick…Boom!. Per chi non la conoscesse è un’opera semiautobiografica del compianto drammaturgo Jonathan Larson, autore del celebre musical capolavoro, “Rent”.

30/90
fonte foto: https://www.ilrossetti.it/it/spettacoli/tick-tick-boom-3124

L’opera è stata realizzata nel 1990 ed è una sorta di one man show dove lo stesso Larson racconta la sua storia di come, prima dei trent’anni, ha cercato di mettere in scena a Broadway un suo spettacolo. Una piccola produzione con pochissima scenografia e con solo 3 interpreti. Nel corso del tempo ha visto diverse modifiche e riedizioni introdotte da David Auburn che venne successivamente accreditato come co-autore del libretto.

Il film di Netflix ha avuto un successo straordinario, fu candidato a numerosi premi cinematografici, e fece conoscere quest’opera ai più. Un trampolino internazionale che ha permesso di proporre l’opera nella sua forma originale: il teatro. Infatti, a distanza di anni, arriva anche da noi lo spettacolo prodotto dalla Scuola del Teatro Musicale e Teatro Coccia con alla regia il duo Massimo Perticari e Marco Iacomelli.

No more
fonte foto: https://www.ilrossetti.it/it/spettacoli/tick-tick-boom-3124

Infatti, la cosa più importante da segnalare è che le canzoni vengono proposte in italiano. Sono tradotte e cantate completamente in italiano e nell’assistere allo spettacolo, tale scelta mi aveva lasciato un po’ basito.

La messinscena del tour italiano del musical non è quella originale, in quanto la produzione ha ottenuto dalla Larson Estate di ampliare la sua struttura aggiungendo un quartetto d’archi, di allargare il cast da 3 a 7 interpreti e di riorchestrare la partitura.

Avendo apprezzato i testi originali, non mi piaceva l’idea di “snaturare” l’opera. Tuttavia, dopo un po’ di reticenza, devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro e mi sono ricreduto. Poi, valutando la cosa con uno sguardo più ampio, ha un senso in quanto noi italiani siamo un Paese dove tutto deve essere tradotto. Quindi per rendere più fruibile la sua visione ci sta alla grande.

Certo, la partitura perde un po’ di quel contrasto linguistico, dell’assonanza delle parole e quel giocare sul bisticcio della stessa parola, ma nel complesso, sul lungo, mi ha soddisfatto.

Come to your senses

fonte foto: https://www.ilrossetti.it/it/spettacoli/tick-tick-boom-3124

La produzione italiana, pur arricchendola, si conferma essenziale nella messinscena. Viene mantenuta una scenografia unica, con una struttura rettangolare e i vari cambi di scena vengono fatti dagli attori in corso d’opera. Allo spettatore viene lasciato il compito di colmare le mancanze scenografiche. Le luci e i costumi variano e permettono la scansione diegetica della storia, la percezione dello scorrere del tempo e del mutamento di location.

Rispetto all’originale ci sono quattro interpreti in più che arricchiscono e colorano alcune situazioni: quella del brainstorming del colloquio, del bar e del workshop/recita di Superbia. Anche il voler inserire un accompagnamento musicale si rivela azzeccata e permette al musical di essere totalmente live.

Il cast è formato da giovani interpreti: Nicolò Bertonelli nei panni di Jon e Matteo VolpottiFederica Maria StomatiElena SistiAlessia GenuaJacopo SpuntonMatteo Giambiasi. Tutti molto bravi, chi più e chi meno, anche se Matteo Volpotti (nei panni di Michael) ed Elena Sisti (nel panni di Karessa) spiccano.

This is the life of boho

Complessivamente, lo spettacolo “Tick Tick… boom!” si rivela godibile e ben strutturato. Nonostante sia privo della sfarzosità di numerosi musical prodotti da compagnie teatrali più blasonate, la messinscena italiana dell’opera di Larson è soddisfacente, appagante e divertente. Un’ora e mezza ben spesa.

A livello di trama, l’opera non è così originale, ma ciò che colpisce di più e la sua schiettezza e la sua aura di ribellione giovanile. La carica del giovane protagonista che vuole ribaltare completamente la sua vita, inseguire i suoi sogni fino alla fine e di sovvertire la società. Un ritratto onesto e (quasi) senza filtri della sua esperienza. Si muove al limite tra dramma e commedia, ma nel complesso è un’opera che fa riflettere della vita.

Il tick tick è un mantra costante che si ripercuote per tutta la durata dello spettacolo e raggiunge il suo apice nel boom suo atto conclusivo. Lo scandire del tempo, un’entità onnipresente e incontrollabile, che crea ansi e timore. Larson gli conferisce una sorta di cornice, di bolla, per raccontare la tappa del suo trentesimo compleanno che alla fine diventa il pretesto per confezionare un’opera musicale variegata, onesta, ben sfaccettata che racchiude in sé i sogni e le speranze dell’intera gioventù.

Piacerà tantissimo a coloro che hanno un animo da sognatori. Bello.

a cura di
Daniele Marazzani

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Daniele Marazzani

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