“Natale con i fantasmi”. Brividi sotto l’albero

“Natale con i fantasmi”. Brividi sotto l’albero
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Otto racconti che vi faranno riconsiderare la vostra idea di atmosfera natalizia

Natale è alle porte. Ormai tutti i social sono pregni di foto e reel a sfondo natalizio. Spuntano alberi addobbati su tutte le bacheche e i videotutorial su come personalizzare palline e tovaglioli vanno per la maggiore. Oggi si parte con la prima casellina dei calendari dell’avvento e si iniziano a fare liste regali, cercando, come ogni volta, l’idea giusta per la persona giusta.

E allora ecco il primo consiglio per gli acquisti: un libro a tema! (E cos’altro aspettarsi da una rubrica di lettori?). Ma, in realtà, Natale con i fantasmi richiama lo spirito natalizio solo nel titolo.

Questo libro, come raramente mi succede, mi ha attratto inizialmente solo per la copertina. Un plauso a Neri Pozza Editore che mi ha catturato con un’ironica contraddizione, con la sua carta ruvida, e con il giusto mix di elementi natalizi a cornice di una classica e cupa casa degli orrori.

L’opera

L’opera , infatti, è una raccolta di otto racconti di autori inglesi contemporanei dove il tema natalizio è tuttalpiù sfiorato con atmosfere gelide, con una malinconia di fondo e con lunghe scarpinate immersi nella neve.

Insomma, tutto fuorché le classiche visioni di camini accesi, alberi splendenti e tavole imbandite.

(Fonte Pinterest)

I racconti rievocano le atmosfere gotiche vittoriane e hanno tutti in comune protagonisti con un passato difficile. Come sempre accade con i racconti, non è dato sapere tutto della vita dei personaggi. Le storie iniziano in un determinato momento, in una precisa occasione, e si può solo cercare di ricostruire da descrizioni ed allusioni il loro passato.

E così mi sono divertita a ricostruire nella mia mente il vissuto di Morton, primo protagonista appassionato di scacchi, che conosciamo quando si imbatte in una casa misteriosa, in una cittadina a lui sconosciuta. La dimora, bianca e nera, con statue di pedoni, torri e alfieri, è una vera e propria scacchiera a cielo aperto e, guarda caso, è in vendita!

Si era proprio così: la casa gli aveva fatto venire in mente il gioco degli scacchi.”

E poi la signora Lisle, in fuga dal marito violento e crudele, con al seguito il suo figlioletto Stanley, che si rifugia in una vecchia casa gelida e austera, in apparenza disabitata.

Il racconto che più mi ha colpito, invece, è quello di Catherine, rinchiusa in una stanza rosso carminio al momento del parto, tormentata da visioni di una misteriosa donna.

Nella stanza carminio non si aveva la percezione del giorno e della notte”

Accanto ai protagonisti, altrettanto affascinanti sono le storie dei fantasmi che li perseguitano. Spiriti che non sempre si rivelano nemici e aiutano i personaggi a scoprire le verità celate.

Insomma, gli ingredienti per una bella serata rilassante in compagnia di un buon libro ci sono tutti!

I racconti scorrono in fretta. La scrittura è ricercata e sopraffina ma, seppur precisamente particolareggiata, la narrazione è fluida e accattivante.

Si susseguono vari autori ma tutti rispettosi della scorrevolezza, caratteristica principale di un racconto . La tensione è sempre mantenuta alta fino al “classico” finale ad effetto, tipico dei racconti dell’orrore.

Quest’opera mi ha fatto ricredere sulla bellezza di questa forma letteraria. Sono sempre stata restia, tra gli scaffali di una libreria, a soffermarmi sulle raccolte di racconti, ancor più se di autori vari. E, invece, questo libro cattura e spingerlo in contrasto con le atmosfere tipiche natalizie è stato un colpo di genio.

Nulla mi ha più allontanato dal candore delle festività invernali come queste storie. Allo stesso tempo, però, consiglierei di leggerlo proprio così: al caldo sul divano, solo una lampada accesa e le lucine dell’albero a fare da sfondo.

Poi, chissà, sembrerà anche a voi di vedere un’ombra misteriosa fare capolino dalla finestra, o sentirete dei passi strascicati lungo il corridoio.

Auguri!

A cura di
Rossana Dori

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