MIKA – Arena di Verona – 19 settembre 2022

MIKA – Arena di Verona – 19 settembre 2022
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Una bomba di colori ha letteralmente invaso l’Arena di Verona per l’unica data italiana del tour 2022 di Mika dopo il rinvio delle date nei teatri delle principali città italiane

L’aria freddina di un autunno arrivato con qualche giorno di anticipo non ha scalfito gli animi dei fan di Mika che si apprestavano a riempire una delle arene romane più suggestive d’Italia già ore prima del concerto. Una “voglia di Mika” questa, riaccesa anche dalla cancellazione del tour nel 2022 causa per pandemia, e della posticipazione del “Magic piano tour 2022” che doveva vedere l’artista libanese in molti teatri lungo tutt’Italia.

Tre anni, tre lunghi e tortuosi anni hanno separato i fan e Mika da un incontro insieme per celebrare i principali successi di quest’artista eclettico e ormai conosciuto anche grazie alla sua partecipazione come giudice di X Factor fra il 2013 e 2021. Questa volta è giunto il momento di ricongiungersi e festeggiare insieme, e fortunatamente non “Under Water” come altre date!

Giù le luci, su i colori!
Mika fa il suo ingresso in Arena in un look total black

Sin dalle ore prima del concerto l’elemento “luci” è stato parte integrante di questo show arcobaleno. Partendo dalle lucine e palloncini multicolor indossati dai fan sino ai giochi di luce che ci avrebbe regalato tutta l’esibizione dell’artista. È ora! Si spengono le luci e con un solo faro puntato su un pianoforte pralinato di lucine, compare accovacciato su di esso Mika in un abito elegante nero.

“Avete atteso così tanto, io ho atteso così tanto qui dietro le quinte tutto questo tempo -ehehe-, e ora siamo qui! Sono ormai addormentato dall’aspetta (attesa, ndr) che quasi quasi aspetterei un principe che venga a risvegliarmi con un bacio. Il principe ancora non l’ho trovato, per cui Verona, vieni a baciarmi!”

Mika

Piano piano in silenzio, la favola stava per iniziare, e Mika ne era nostro narratore. “C’era una volta una ragazza che voleva vestirsi di rosa, si chiamava Lollipop e cercava l’amore...” e come fossimo in ascolto di una storia dei libri di “Fiabe Sonore” di “Mille ce n’è…” parte la magia con “Origin of Love”. Con essa, parte anche gradualmente l’energia dei suoni e dei colori del concerto. Prima dal vestito dell’artista che strappando qualche pezzo comincia a colorarsi, e poi da una grande surprise del coro gospel sulla balconata reale dell’arena di Verona che intona il pezzo corale. Ecco esplosa l’essenza di Mika!

Mika con il suo abito strappato, che fa fuoriuscire i muscoli e organi del disegno
Passeggiate fiabesche

Con questo inizio scoppiettante, poteva la nostra favola terminare qui? Certo che no! Sempre con effetto sorpresa, il bassista della band inizia a scandire con colpi di basso e giochi di balli e interazioni con il pubblico l’incipit di un brano davvero “big”… Parte quindi il brano “Big Girl”, facendo fare ritorno sul palco a Mika cambiatosi d’ambito con un energico total rosa -fucsia che sprizzava elettricità al di fuori e non solo. Infatti, da lì in poi chi avrebbe più fermato Mika?

Il cantante scende dal palco verso la platea, per iniziare a passeggiare, saltellare, ballare e cantare in tutti gli angoli del pubblico perfino sopra le gradinate. È emozione pura, gioia dei presenti e questo senso di sorpresa della “prossima mossa” che lascia lo spettatore in estrema ammirazione. Prosegue con il brano “Tiny Love” sul quale gioca traducendolo come “piccolo amore”, quello che secondo lui seppur piccolo, può fare grandi cose.

Tutti al big party con Mika!

Di certo non si può non accreditare a Mika una sapiente consapevolezza nel riuscire a unire e catturare persone diverse sotto uno stesso “tetto”. Grazie al suo show interattivo, agli effetti speciali ma anche grazie alla sua grande competenza linguistica fra switch da inglese a italiano, a francese e viceversa, nessuno/a poteva essere escluso. Come diceva lui “eravamo tutti insieme ad un disco party. E ad un party anche con estranei, cosa si fa? Si balla!”. Sulle note di “Relax” il pubblico va in estasi per tutta la durate del concerto alzandosi e ballando a non finire, seguendo con gli occhi (o con le mani, per i fortunati ad averlo sotto mano ndr) quella cavalletta saltellante di Mika in ogni angolo!

Come sempre i colori che hanno fatto da sfondo allo show non mancavano in nessun brano. Tuttavia, non sono mancati alcuni momenti black and white: il primo è stato dato dal momento di “Good Guys” dove tutto il pubblico ha mostrato cartelli bianchi con la scritta “Good Guy” da mostrare al loro beniamino pop, regalando una scenografia suggestiva. Lui donava a noi emozioni, e i presenti cercavano di fare lo stesso.

Secondo momento Black & White è stata la richiesta di Mika di spegnere tutte le luci, e di cantare con lui al buio “così questo momento è davvero nostro, di questa sera, e non sempre per quel maledetto Instagram!!” – Mika.

Il rosa è una filosofia di vita
“E’ solo rosa baby” – Mika mentre interagisce con il suo pubblico

Nonostante fossimo ad un party, in mood da festa senza pensieri, non poteva mancare un richiamo alla denuncia di uguaglianza di genere per la quale Mika si fa evidentemente portavoce.

Mi sono cambiato per l’occasione, in rosa elettrico. È bello il rosa, un bellissimo colore. Non ha niente a che vedere con il genere, non è troppo da donna e meno da uomo, troppo eccentrico… non ha sensualità. Il rosa è rosa, ed è una filosofia di vita!

Con il brano “Elle me Dit” cantato in francese, Mika confessa un ricordo intimo del passato sul suo aspetto e modo di vestire, svelando il vero nome della ragazza di “Lollipop” (suo brano)… sua mamma, e dedicandole la canzone. Ma d’altronde, come ci ha tenuto a cantare l’arista con un pianoforte in mezzo alla platea, domani è domani e “Oh, who gives a shit about tomorrow?”. Messaggio ricevuto forte e chiaro Mika! Sii te stesso/a e fai ciò che ti senti perché è ciò che ti avvicinerà di più al tuo vero io.

Mai più appropriato, “Happy Ending”!

Con ben 15 brani presentati, passeggiate scorrazzanti, un coloratissimo cielo di coriandoli e coro gospel che ha accompagnato quasi tutti i brani di Mika, conferendo un’anima ulteriore al concerto sembrava essere giunti ai saluti dopo i top 3 brani dell’artista: “Grace Kelly”, “Stardust” e “We Are Golden”.

“Verona, I wanna talk to you…”

Mika

E invece no. Dopo un ulteriore gioco di luci, il buio torna a calare sull’arena sentendo solo la voce dell’artista. Ci ricordava come il potere del mondo ce l’hanno le piccole cose, come ad esempio l’amore e la gioia di ballare e vivere quel momento. Al contempo, una sagoma enorme stava prendendo forma gonfiandosi… ed ecco le luci alzarsi piano piano, per mostrarci un cuore rosso enorme con l’iniziale “M” di Mika vestito con corona e mantello, alla mo’ di Freddie Mercury.

Balli e danze per tutto il concerto, insieme al colaoratissimo coro gospel

Il party non è vero finché tutti non danno il massimo prima di uscire. E’ la volta dei brani emotivo-travolgenti come “Love Today” per ricordare l‘importanza dell’amore per sé e per gli altri, seguito da un mini (purtroppo!! ndr) dj set con il brano remix “Yo-Yo” ed esplosioni di serpentoni di coriandoli e palle colorate che hanno avvolto davvero tutti.

Che festa, che serata!! Mika, sei sicuro di non voler far nessuna “Mika stadi party” con dj set? Io e molte altre persone verrebbero sicuramente.

Ecco la setlist della serata:

  1. Origin of love
  2. Big Girl
  3. Tiny Love
  4. Relax
  5. Good Guys
  6. Ice Cream
  7. Yo-Yo
  8. Underwater
  9. Happy Ending
  10. Rain
  11. Elle me Dit
  12. Tomorrow
  13. Grace Kelly
  14. Stardust
  15.  We Are Golden

Encore

  1. Love Today
  2. Yo-Yo remix

a cura di
Francesca Bandieri

foto di
Mirko Fava

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Francesca Bandieri

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