BLANCO – Ippodromo delle Capanelle, Roma – 27 e 28 Luglio
Due notti sold out per un’esperienza che ci ha fatto impazzire. Le notti del 27 e 28 luglio, all’Ippodromo delle Capanelle a Roma, Blanco riunisce 65mila persone per quello che è stato un evento più unico che raro
Dopo la vittoria della 71° edizione del Festival di Sanremo insieme a Mahmood con “Brividi”, Blanco annuncia le date del suo nuovo tour “Blu Celeste” andato completamente sold out in pochissimo tempo tanto da aggiungere nuove tappe.
Il 3 aprile è stato il Gran Teatro Geox di Genova ad aprire le danze alle 34 notti in bianco che percorreranno tutta Italia, terminando il 18 settembre all’Ippodromo Snai San Siro di Milano.
Sotto il cielo stellato della capitale, con quell’aria da frontman di una rock band anni ’90, Blanchito ha fatto scatenare l’intero Ippodromo come se non ci fosse un domani.
Il live
Partendo con l’intro “Mezz’ora di Sole” dall’album “Blu Celeste” ha fatto tremare il pubblico per poi farlo scatenare con “Paraocchi”, raggiungendo la folla per cantare con lei.
Non c’è stato un momento durante il concerto in cui il pubblico non saltava o si scatenava partendo da hit come “Mi fai impazzire” e “Finché non mi Seppelliscono”.
Tra follia e grida però non poteva mancare un momento commovente dove ha fatto salire suo padre sul palco a cui ha dedicato “Notti in Bianco” ringraziandolo per tutto quello che ha fatto per lui.
Partendo infatti dai banchi di scuola, dove sedeva sempre all’ultimo banco distratto, tutto quello di cui voleva occuparsi nella vita era la musica e suo padre non ha mai smesso di credere in lui.
Dopo aver asciugato le lacrime, è ripartito a bomba creando sempre più energia. Non poteva mancare inoltre la canzone che gli ha fatto vincere il Festival di Sanremo e portato sul palco dell’Eurovision, “Brividi” con Mahmood.
Se lo avete visto live capite di cosa stiamo parlando e se non lo avete ancora fatto vi consigliamo vivamente di farlo!
Il tour non è ancora finito, ma noi stiamo già aspettando il prossimo.
a cura di
Aurora Oddi
foto di
Vito Nicola Palmisano
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