La moda si offre al fantasy sci-fi

La moda si offre al fantasy sci-fi
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Dal mondo alien, al robotic, fino al magic fantasy tutte le ispirazioni immaginifiche dell’alta moda

La moda ha aperto i suoi cancelli dorati al mondo della fantascienza e della magia da tempo. Negli ultimi anni tendenze hi-tech, vestiti simili a sculture, accessori con orecchie o altri rimandi alle creature extra-terrestri sono apparsi sulle passerelle di tutto il mondo! In primis quelle di Iris Van Herpen la regina della moda sperimentale. Paragonabili agli stilisti del dispotico futuro in cui sono ambientati gli “Hunger Games”, i suoi abiti sono sempre più vicini ad opere d’arte, giochi di prestigio, che ha semplici capi da indossare in città; ma non è sola.

Rick Owens
Rick Owens collezione autunno/inverno 2019/2020 modella – fonte Nssmag
Yoland Visser
Yolandi Visser cantante Die Antwoord

Rick Owens due anni fa aveva aperto il suo show di presentazione della collezione 2019-2020 facendo sfilare modelle e modelli dalle pupille nere o dotate di apparati respiratori simili anfibi. Quasi a richiamare la diva sudafricana Yolandi Visser voce femminile dell’eclettico gruppo rap sudafricano “Die Antwoord”. Yolandi affascinante cantante nota per la sua particolare diafana bellezza e la sua voce acuta, è apparsa più volte sul palco o in videoclip portando lenti completamente scure, che ne esaltano il candore donandole un aspetto alieno.

Una tendenza nata sotto il segno delle conquiste spaziali e gli investimenti nella ricerca sull’universo degli anni ’60, di cui fu grande protagonista la Guerra Fredda tra Usa e Urss.
Il primo brand tra tutti ha lanciare il trend fu André Courrèges con la sua “Moon Girl” nel 1964, apparsa in passerella con casco lunare a pois e tutina corta riflettente.

Moon Girl
André Courrèges – Moon Girl 1964 – fonte Nssmag

Lo segui pochi anni dopo un nome simbolo dell’haute couture niente meno che Pierre Cardin, noto per essere un esponente di spicco della moda futurista, con la sua collezione “Space age and Futurism” datata 1969. Negli anni duemila persino Balenciaga non fu esente da queste ispirazioni, presentando stivali ispirati ai combattimenti spaziali di “Star Wars“. Del resto da quando l’uomo ha deposto la sua corona per aprire lo sguardo alla galassia, essa è diventata il mistero per eccellenza. Il buco nero della conoscenza umana. Il sogno di ogni studioso: rivelarne i segreti!

Pierre Cardin
Pierre Cardin – Space age and futurism 1969 – fonte Nssmag
Pierre Cardin
Pierre Cardin – Space age and futurism 1969 – fonte Vague

Come possiamo pensare che la moda si tenga alla larga da immaginari così pieni infinite possibilità, sfumature, luci e contrasti? Il grande ritorno delle tematiche spaziali anche nell’ambiente del Fashion, si accompagna alle recenti scoperte come l’acqua su Marte o la prima foto scattata ad un buco nero datata 2019. Fotografia sulla quale tanti brand hanno ironizzato. Come dimenticare Ikea, marchio danese di arredamento sempre aggiornata sulle scelte pubblicitarie che, per sponsorizzare i propri capienti cassetti aveva utilizzato proprio quest’immagine.

Fonte website Nasa

Fra gli appasionati del genere sci-fi c’è persino Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci che da quando è entrato in carica non finisce di stupire. Era ispirata a “Star Trek” la campagna Gucci autunno-inverno del 2017. Andata in scena con aliene in stile retro sci-fi con indosso cappelli giganti, stampe vintage multicolor e occhiali oversize ingioiellati, in lotta contro i predatori più affascinanti di sempre: i dinosauri. Mentre nei teaser criptici pubblicati al tempo sull’account Instagram del marchio, extraterrestri leggono battute banali di sceneggiature di fantascienza di fronte a uno schermo verde.

Sono proprio di due anni fa le collezioni aliene di Rick Owens e di Moschino. Quest’ultimo in un’altra citazione filmica, richiamando niente meno che Avatar ha dipinto integralmente le sue modelle di blu.

Gucci
Gucci by Alessandro Michele – collezione autunno/inverno 2017 – fonte Nssmag
Moschino
Moschino Collezione autunno/inverno 2018 – fonte Nssmag

Ultimo ma non ultimo anche un grande classico, un marchio dell’alta moda famoso per la sua integrità e la sua texture indimenticabile, si è aperto quest’anno alle fantasie futuristiche che dal ritorno al futuro sbarcano in uno scandaloso 2022. Di chi parliamo? Burberry, ovviamente! Per la sua collezione primavera/estate 2022 Burberry presenta, forse, le aliene più sensuali mai viste, tutte entrano in scena portando gli iconici trench della maison tagliati per svelare l’intimo sottostante.

Burberry collezione primavera/estate 2022 – fonte Nssmag

Durante la long walk dominano tute metallizzate aderenti, brillanti come reti di stelle aderenti al corpo, caschi da cavallerizza, ma soprattutto finte orecchie elfiche lunghissime. Aspetto a metà tra il “Signore degli Anelli” e l’adorabile “Dobby” di Harry Potter. Lunghe cadenti e in silicone, ricordano i tratti somatici diffusi nella nostra idee estetiche sugli extraterrestri.

Burberry
Burberry collezione primavera/estate 2022 – fonte Nssmag

Insomma nessuno sfugge al fascino dell’immensità dell’universo e i suoi possibili abitanti. Chissà, magari un giorno potremo veramente scambiare opinione e stili tra galassie differenti.
Fino ad allora lasciamo che siano le menti dei migliori stilisti del nostro pianeta ad illuminarci sulla moda futura!

a cura di
Francesca Calzà

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Francesca Calzà

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