Tananai – Oltre Festival, Bologna – 21 giugno 2022

Tananai – Oltre Festival, Bologna – 21 giugno 2022
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Con i Deftones che tirano cannonate di decibel dall’altra parte della barricata, il buon caro Tananai impacchetta uno spettacolo di un’ora e poco più divertente, molto scanzonato e, per il genere, di pregio

Tananai da una parte, Deftones dall’altra. Anfibi e maglie nere da una parte, cellulari smartphone e colori dall’altra. Da metallaro, devo ammettere che il giovine e felicemente ultimo classificato nell’ultimo Sanremo ha effettuato una gradevole e per certi versi approfondita ricerca per la creazione del suo merchandise. Le t-shirt hanno infatti scritte e disegni che richiamano alcuni grandi del metal: si va dallo scimmiottare gli Iron Maiden (indumento regalato a Tananai a zia Mara Venier) fino al più fine riferimento agli Annihilator.

Questa digressione, tuttavia, credo interessi lo 0,4% di voi lettori. Non avete tutti i torti. Torniamo nei ranghi e procediamo.

Oltre la prima impressione

La scaletta della prima giornata dell’Oltre Festival è abbastanza serrata: alle 19:00 Mancha fa il suo lavoro e accalappia consensi di coloro che ancora stanno arrivando sotto il palco del Parco delle Caserme Rosse; stesso discorso per WILL, il quale non nasconde la sua felicità di calcare un palco dinanzi un pubblico finalmente in piedi, senza la necessità / obbligo di essere seduti.

Il pubblico (giovane, dai maturandi al secondo anno fuori corso di Università) continua a raggiungere alla spicciolata il luogo dell’evento. È caldo, tutti se la prendono comoda, ma il mood che si respira è quello giusto: tutti sorridenti, musica piacevole, artisti felici e token che si tramutano in birra e pizza.

Foto: Vinicio
Oltre la barriera, il re della notte (no, non è vero)

Qualche chiacchiera vicino gli stand, un po’ di emozione sopra il palco con Missey impegnata a tenere caldo il pubblico che continua ad ammassarsi in attesa del main event. Ore 22:00, tecnici e staff ancora sul palco per sistemare le ultime cose. Passa un quarto d’ora circa, ci guardiamo intorno e notiamo che la folla è aumentata da un momento all’altro.

Mentre ci chiediamo dove sia finito Tananai e siamo pronti a mandare un DM all’account di “Chi l’ha visto?”, ecco che parte una batteria, un basso, una chitarra. Un punto di stima in più per la presenza di una vera band.

Il ventisettenne compare e intona “Maleducazione”. La folla lo acclama, partono urla e una foresta di schermi che va oltre qualsiasi immaginazione. Assistere ad alcuni frangenti di un concerto tramite un lcd da 6 pollici sfocato e sgranato ha il suo fascino.

Tananai scherza col pubblico, interagisce e ha quell’ironia che crea un feeling anche verso chi, in quel mondo musicale, non c’entra proprio nulla. D’altronde, se festeggi con fiumi di champagne l’ultimo posto di Sanremo, hai già creato una base di rispetto e stima.

foto: Vinicio
Oltretutto, è andata bene

In un’oretta e un quarto che fila liscia e senza mai troppi momenti morti, grazie anche a parentesi strumentali in cui Tananai si è districato su una piccola console da dj (non se la cava male il figliolo). Usciamo dal Parco delle Caserme Rosse soddisfatti, con un token avanzato perché non abbiamo voglia di idratare il nostro corpo con mezzo litro d’acqua e la sensazione che il ragazzo, quello lì, col cappello e canottiera bianca da tamarro, non si stia montando la testa, ma si stia semplicemente divertendo. Questa è una gran fortuna.

Scaletta
  1. Maleducazione
  2. Volersi male
  3. Ichnusa
  4. Calcutta
  5. Giugno
  6. Baby Goddamn
  7. Esagerata
  8. Sesso occasionale
  9. Comincia tu
  10. Seno sinistro
  11. 10K Scale
  12. Giugno
  13. Saturnalia

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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